“Se volessi descrivere la mia stagione in tre parole ti potrei dire: lunga, faticosa ma estremamente soddisfacente!” . Così definisce l’annata appena passata Salvatore Caruso, che ha risposto per noi ad alcune domande.
Salvo è in Sicilia a prepararsi per il 2016. Viene da Avola e so di che posti splendidi si tratti, per questo gli chiedo se gli manchi mai casa propria, quando è in giro per tornei. “Devo dirti che all’inizio facevo fatica a lasciare casa per più settimane, poi per fortuna la cosa è cambiata.. certo che stare a casa qualche giorno quando sono sempre in giro per i vari tornei mi fa sempre piacere”.
Iniziata la stagione da n. 454 del mondo, Caruso ha scalato la classifica sino alle 228esima posizione, ma soprattutto ha raggiunto il suo best ranking al n. 206, a settembre. Infatti la crescita incredibile si è avuta quest’estate quando, in vero e proprio stato di grazia, ha infilato una serie di ottimi risultati nei Challenger.
“Di base non è scattato nulla, semplicemente mi rendevo sempre più conto che riuscivo a fare partita pari con grandi giocatori che sono stabilmente nei top 100, quindi sicuramente ho acquisito sempre più consapevolezza nei miei mezzi e questo mi ha aiutato tantissimo, mentalmente sono cresciuto molto in questo senso.”
Anche se il suo gioco sembra adattarsi più alle superfici veloci, i risultati migliori sono poi arrivati sulla terra. Come se lo spiega Salvo? “Il mio gioco si adatta molto bene alle superfici veloci, ma essendo cresciuto sulla terra riesco ad esprimere un buon gioco su entrambe le superfici, di base non ce n’è una che preferisco, mi diverto su entrambe”. E allora si spiegano le qualificazioni disputate sia l’anno scorso che quest’anno agli Internazionali d’Italia, dopo aver vinto le prequalificazioni. Nel 2014 se la giocò con Querrey, quest’anno ha dato battaglia al giovane Coric.
E’ poi iniziata in estate la trafila vincente che l’ha portato fino alla posizione n. 206 in classifica: i quarti a Manerbio, Genova e Recanati, una vittoria nel future di Bolzano, e soprattutto le semifinali a San Benedetto del Tronto e Biella. A chiusura di questo 2015 ha infine battuto a Brescia la giovane promessa Ymer.
Caruso comunque non si ferma e ovviamente continua a lavorare per migliorare. “Ultimamente sto lavorando molto a livello fisico per cercare di irrobustirmi e sul servizio”. E il suo rapporto con i colleghi? “Tra noi italiani i rapporti per quanto mi riguarda sono ottimi, conosco tutti i giocatori nel circuito e sono tutti simpatici e disponibili, si cerca sempre di fare gruppo e sostenerci a vicenda”.
Nell’anno che sta per iniziare, Salvo partirà subito in grande, giocando le qualificazioni degli Australian Open. I suoi obiettivi? “Intanto quello di salire come livello di gioco, il miglioramento della classifica arriverà di conseguenza”.
Insomma, dopo un’ottima annata come quella appena passata, è lecito aspettarsi ulteriori passi avanti da lui. Ormai l’età media nel tennis, lo si ripete sempre, si è decisamente alzata. I giocatori maturano un po’ più tardi e l’esperienza conta tantissimo. Ecco perché Salvo, che ha da pochissimo compiuto solo 23 anni, può mirare a raggiungere altri bei traguardi.
In bocca al lupo! (2402)