Sono stati sorteggiati i gironi delle Atp World Tour Finals, quest’anno intitolati a Stan Smith e Ilie Nastase. Nel primo, si troveranno già di fronte Djokovic e Federer, insieme poi a Nishikori e Berdych. Dall’altra parte, Murray, Wawrinka, Nadal e Ferrer.
Alle porte dell’ultimo atto della stagione, il favorito, come negli ultimi tre anni, non può che essere Novak Djokovic. Il serbo ha giocato il miglior anno della sua carriera, portando a casa tre Slam e sei Master 1000 e lasciando solo le briciole a tutti gli altri. Unica nota stonata (per modo di dire) per il tennis odierno è il fatto che sia ancora una volta Federer, trentaquattrenne, l’unico in grado di provare a mettergli i bastoni tra le ruote. Con l’eccezione ovviamente di Wawrinka al Roland Garros, che (in collaborazione con Murray, che ha avuto il merito di sfiancare Nole in semifinale) è riuscito nell’impresa di portare a casa il secondo Slam della carriera, anche lui a trent’anni compiuti. Ecco perché sembra davvero difficile considerare un altro nome come candidato numero uno per la vittoria finale.
Nel girone Djokovic si troverà subito di fronte Federer, e i favoriti per il passaggio alle semifinali sono ovviamente loro. Nishikori, sceso all’ottava posizione in classifica a causa dei punti che aveva in scadenza a New York, ancora una volta è limitato dai suoi problemi fisici, che l’hanno tra l’altro costretto al ritiro a Bercy contro Gasquet. A proposito di Gasquet, è proprio il francese, insieme a Tsonga, che si trova in prima linea come riserva, semmai uno dei Top 8 dovesse venire meno.
Per quanto riguarda invece Berdych, dopo la buona partenza con la semifinale raggiunta a Melbourne, è stato poi protagonista di una stagione senza particolari picchi, inanellando però come sempre una serie di buoni risultati gli hanno permesso di rimanere ancora una volta tra i primi otto del mondo e timbrare il cartellino per le Finals. Il ceco ci ha abituato a continui alti e bassi, e sul veloce soprattutto indoor, dove si trova particolarmente a suo agio (come le recenti vittorie a Stoccolma e Shenzen e i quarti a Shanghai e Bercy dimostrano) può riservare sempre qualche sorpresa,
A lottarsela con Djokovic e Federer per la vittoria finale ci sarà poi Wawrinka. Stan, dopo la fantastica vittoria al Roland Garros, ha raggiunto i quarti a Wimbledon e soprattutto la semifinale agli Us Open, mostrando finalmente quella continuità tanto cercata. A New York solo il miglior Federer della stagione è riuscito a fermarlo. Nelle ultime settimane ha portato a casa onesti risultati, quindi è da lui, dopo Federer, che possiamo aspettarci la maggiore resistenza al dominio serbo.
Proverà a raddrizzare ulteriormente la sua annata invece Rafa Nadal, in netto recupero fisico e psicologico dopo un lungo periodo buio, in cui ha dovuto fare i conti con sconfitte deludenti soprattutto negli Slam. La semifinale a Shanghai, ancor più la finale di Basilea nella sfida di sempre contro Federer, infine i quarti a Bercy, hanno mostrato i segni della ripresa. Alla vigilia di queste Finals, ha fatto scalpore Nadal affermando l’ingiustizia del fatto che il terreno di gioco sia sempre stato il veloce. Non sembra però del tutto condivisibile il pensiero di Rafa, in quanto il cemento è la superficie più accessibile ai diversi stili di gioco, per permettere di duellare ad armi (più o meno) pari.
Sembra essere con la testa altrove invece Andy Murray. Inizialmente tentato di saltare le Finals, pare ci sarà alla fine lo scozzese, ma con l’attenzione decisamente già rivolta alla finale di Coppa Davis. Tanto che questa settimana precedente il torneo, era sì presente a Londra, ma ad allenarsi al Queen’s sulla terra rossa, superficie su cui si disputerà la sfida contro il Belgio. Arriva dall’ennesima sconfitta contro Djokovic, in finale a Bercy, e per di più trova nel suo stesso girone Wawrinka e un migliorato Nadal, oltre che l’onnipresente Ferrer. Il passaggio alle semifinali potrebbe non essere scontato. (1127)