CHALLENGER MANERBIO : NIENTE MIRACOLI, SARA’ MUNOZ DE LA NAVA – KUZNETSOV

A Volandri e Giustino non riesce l’impresa: finale tra le prime due teste di serie. “Filo” si arrende a un dolore alla spalla, Giustino era stanco dopo le battaglie dei giorni scorsi. Titolo di doppio a Cipolla-Munoz de la Nava.

Finisce spesso così: dopo tante partite combattute, i match decisivi risentono delle lotte dei giorni precedenti. E’ certamente successo nelle semifinali del Trofeo Dimmidisì di Manerbio, che però si consolerà con la finale migliore possibile: numero 1 contro numero 2 del tabellone. Niente Italia, dunque: saranno Daniel Munoz de la Nava e Andrey Kuznetsov a giocarsi il titolo. Nel complesso, le semifinali sono durate meno di due ore: Filippo Volandri si è ritirato contro Munoz dopo appena 48 minuti, in svantaggio 6-3 2-0. L’azzurro soffre di un dolore alla spalla destra che gli ha impedito di rendere al meglio (“A dire il vero mi dava fastidio sin da inizio settimana” avrebbe poi confessato). Contro un avversario così in forma, fresco di ingresso tra i top-100, non c’era nulla da fare. A quel punto, a match ormai compromesso, meglio evitare di correre rischi e aggravare la situazione. Adesso il livornese ripartirà dal Challenger di Como, dove peraltro avrà un impegno non semplice contro Andrej Martin. Sarà a Como anche Munoz de la Nava, che però ha ancora un impegno al Tennis Club Manerbio.

Tra lui e il successo c’è Andrey Kuznetsov, che nella seconda semifinale ha disposto di uno stanchissimo Lorenzo Giustino. Il campano, al settimo match in sette giorni, non aveva più benzina. Decisamente più fresco, il russo ha rapidamente preso il comando delle operazioni e non l’ha più mollato. Perso nettamente il primo set, Giustino ha provato a stringere i denti in avvio di secondo, ma quando ha perso il servizio sul 3-3 ha definitivamente alzato bandiera bianca. E’ finita 6-1 6-4 in 65 minuti e c’è il rimpianto di non sapere come sarebbe andata con il napoletano in piena efficienza fisica. La presenza di Kuznetsov in finale è comunque una buona notizia per il torneo: si tratta di un ex campione di Wimbledon junior, ex numero 68 ATP, ancora giovane per nutrire ambizioni importanti. L’anno scorso giunse al terzo turno dello US Open, quest’anno ha rinunciato alle qualificazioni americane con l’idea di difendere i punti sulla terra europea: dovesse vincere a Manerbio, la missione sarebbe già compiuta. Accompagnato nella bassa bresciana da papà Alexander, che lo allena sin da quando aveva 6 anni, e dalla biondissima fidanzata che non si perde neanche un colpo in allenamento, ha mostrato un tennis degno del circuito ATP. Classifica a parte, sarà leggermente favorito contro Munoz de la Nava anche in virtù dei precedenti che lo vedono avanti 3-0, peraltro tutti sulla terra battuta e risalenti al 2012 (i Challenger di Casablanca e Rabat, nonché l’ATP di Umago).

L’Italia si consola con la vittoria di Flavio Cipolla nel torneo di doppio. L’azzurro, in coppia proprio con Munoz de la Nava, ha superato i tedeschi Satschko-Kretschmer al termine di un match molto combattuto, deciso dal super tie break. Nel finale, il protagonista in negativo è stato Kretschmer: sull’8-8 ha commesso un sanguinoso doppio fallo. La sorte gli ha dato una mano nel punto successivo, quando una volèe colpita col telaio gli è rimasta in campo, ma poi sul 9-9 Satschko ha messo in rete un facile colpo sotto rete e sull’ultimo punto lo stesso Kretschmer non ha contenuto il passante di Munoz. Per lo spagnolo è il sedicesimo titolo Challenger in carriera, per il romano addirittura il 22esimo. Adesso Munoz de la Nava proverà a centrare la clamorosa doppietta nella finale contro Kuznetsov, in programma a partire dalle 16 (ingresso 10 euro). Vorrà festeggiare nel migliore dei modi l’ingresso tra i top-100 ATP… (1042)

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