DIAMO I NUMERI
Di Paolo Rossi
ROMA – L’edizione numero 77 degli Internazionali d’Italia di Roma ha autentici numeri da capogiro. Si perché quella che conta alla fine è la resa in termini di fatturato e di presenze di pubblico del torneo di Tennis più prestigioso dello stivale, capace ormai di affiancare le migliori competizioni tennistiche del mondo. Se le 4 tappe Major del circuito sono probabilmente inarrivabili per ragioni di durata, impianti di gioco, collocazione nel calendario, tabelloni da 128 iscritti e il tradizionale best of five in quello maschile, l’evento del Foro Italico ha guadagnato anno dopo anno nell’ultimo decennio punti di gradimento. La Federtennis ama definirlo il quinto Slam e se l’organizzazione riuscirà a collocare a breve un tetto sopra il Campo Centrale probabilmente l’appellativo si trasformerà in dato di fatto.
Nella consueta conferenza stampa andata in scena prima dell’inizio delle finali del torneo il Presidente federale Ing. Angelo Binaghi ha esposto tutti i numeri (startosferici) di una competizione in crescita continua negli ultimi 7 anni e che quest’anno ha quasi raggiunto i 200 mila spettatori (192.787 per l’esattezza) negli 8 giorni di gare per un incasso di udite, udite 9 milioni e 600 mila euro solo di biglietti. A questi vanno aggiunti i ricavi degli sponsor e i diritti televisivi per cui le entrate sono arrivate a 26 milioni di euro (!). Trattandosi di un evento extracalcistico c’è veramente da rimanere entusiasti e soddisfatti.
Ma c’è un rovescio (visto che si si parla di Tennis…) della medaglia. E che rovescio. Il complesso sportivo del Foro Italico, una tra le location più suggestive del mondo, con questi numeri diventa sempre più risicato, pur essendo stato ampliato e reso più vivibile. Ci sarebbe bisogno di un’altra ubicazione per accogliere ancora più spettatori, magari una zona ad hoc dalle parti di Fiumicino e della Fiera di Roma. Quest’area infatti potrebbe ospitare un nuovo Centro per il Tennis con circa 30 campi, con Centro Tecnico Federale annesso e tanti campi coperti dove svolgere attività tutto l’anno. L’idea non è tanto campata per aria visto e considerato che Roma vuole diventare la città olimpica del 2024. Non sappiamo tuttavia se la proposta uscita dalla conferenza stampa sia più una provocazione per le difficoltà logistiche ad operare in una zona ad alto vincolo urbanistico oppure una prima ipotesi progettuale per lanciare un messaggio forte e chiaro a qualche amministratore. Staremo a vedere gli sviluppi. Il dato di fatto lampante ad esempio è che la vicinanza con lo Stadio Olimpico e la presenza settimanale delle partite vuoi della Roma o della Lazio vada a trasformare il Foro Italico in un’isola in cui diventa difficilissimo parcheggiare l’auto e complicato spostarsi anche coi mezzi pubblici. Inoltre la fermata Metro più prossima allo Stadio del Tennis (Ottaviano) dista almeno 3 chilometri e gli autobus per raggiungerla (32) che fanno sosta agli ingressi del Foro sono sempre gonfi di persone fino a traboccare. Per questo aspetto, quello dei trasporti pubblici, si è ancora lontani ad esempio da quanto offre il torneo del Roland Garros di Parigi. Ma si sa, Parigi non ha la storia urbanistica di Roma e chissà se questo problema verrà risolto prima o poi con l’ampliamento dei servizi di linea urbana di superficie.
Qualche curiosità dettata dai numeri: il montepremi in denaro che si sono spartiti i giocatori e le giocatrici ammontava a € 3.830.295 per la gara ATP maschile e a € 2.183.600 per quella WTA femminile.
Quasi 5 milioni le pagine viste del sito degli Internazionali d’Italia con un 49% in più rispetto all’anno scorso. Ben 708.580 le visite dall’estero allo stesso sito.
I giornalisti accreditati italiani e stranieri sono stati 409 a cui vanno aggiunti 357 giornalisti e tecnici televisivi e radiofonici italiani e stranieri.
113 i fotografi che hanno immortalato le immagini del torneo.
Il totale dei tennisti e delle tenniste che hanno preso parte al torneo fin dalle qualificazioni hanno raggiunto quota 321. In campo con loro 293 raccattapalle e 140 giudici di linea.
Numeri in costante aumento esponenziale. Da quinto Slam appunto. Meno che per le fermate della Metro. Che proprio non ci sono. Nemmeno allo Stadio Olimpico dove giocano giallorossi e biancocelesti. Da qui nasce il Caos fatto di code ed ingorghi domenicali. Boh… (1219)