“No non credo che lo chiameranno mai Nadal Garros il nome é bello cosi’. E’ stata una vittoria meravigliosa. Contro lui dovevo giocare al limite ed aggressivo e spesso è difficile giocare questo tipo di colpi. All’inizio il match era in equilibrio poi è passato nelle sue mani perché io facevo troppi errori. Nel secondo sono stato aggressivo ed ho preso a controllare la partita. Vincere il secondo set é stato fondamentale. E’ stata una giornata molto dura con condizioni completamente diverse dai giorni scorsi, faceva caldo e dopo un set e mezzo ho sentito che lui era stanco. Il secondo set ha fatto cambiare il match. Sarebbe stato molto duro se non l’avessi vinto. Forse non sarebbe finita cosi’.” Felice, ma anche provato dal match Rafael Nadal dopo avere vinto il suo nono Roland Garros ed il quattordicesimo Slam risultato che lo mette al secondo posto della storia alla pari con Pete Sampras. “ I campioni del passato sono molto importanti per la storia del tennis e per la promozione del nostro sport. Borg é stato la prima grande stella del tennis e va ringraziato per tutto che ha fatto per il tennis. Non mi piacciono i confronti con le altre vittorie Per me la cosa importante é vincere il Roland Garros. Che poi sia il primo, il secondo, il terzo della serie non importa. Dei record mi preoccuperò’ quando avrò’ smesso di giocare. Quello che é importante è avere vinto il torneo più importante del mondo su terra, quello che per me è il torneo più importante dell’anno.” Nadal poi parla delle emozioni sentite ascoltando l’inno nazionale. “E’ stata una vittoria emozionante. Dopo quello che mi era successo in Australia dove non ho potuto competere con Stan. Non dico che avrei vinto ma almeno avrei giocato. Ho passato qualche mese con il mal di schiena e mentalmente giù e non mi sentivo forte in campo non trovavo il mio gioco. Poi ho iniziato a giocare di meglio in meglio settimana dopo settimana ed alla fine ho il Roland Garros contro l’avversario più forte di tutti. Al momento della premiazione e dell’inno pensavo che non sarà cosi’ per sempre che é difficile arrivare in finale, che poi alla fine non ci sono tante occasioni e durante l’inno spagnolo mi sono commosso, è stata una grande emozione.” Sotto di un set Rafa ha trovato la forza di reagire “ Ognuno è capace di fare quello che facciamo perché alla fine riusciamo a trovare soluzioni, ma solo perché vogliamo lottare e combattere. Novak, Roger ed io non giochiamo tutti i giorni al meglio, cerchiamo di fare sempre tutto il nostro meglio per vincere ogni partita. Io lotto sempre fino in fondo e le soluzioni si trovano perché si vuole vincere.” Rafa commenta poi la fine del match “In quel momento non ti rendi condo che é un doppio fallo pensi solo che hai vinto il Roland Garros. Il disturbo del pubblico, sono cose che succedono nei grandi stadi, mi dispiace per lui, ma finire in un modo o nell’altro non fa differenza. Domani comunque sarò’ gia ad Halle. Non posso rinunciare. Già l’anno scorso avevo saltato il torneo, e poi mi serve come preparazione per Wimbledon, un torneo che io adoro.”
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