(Foto AELTC / P.Boren)
da eurosport.it
Jasmine Paolini si arrende in finale a testa alta, la ceca Barbora Krejcikova vince il suo secondo titolo Slam in carriera dopo il Roland Garros 2021: 3-6 6-3 6-4 il punteggio dell’ultimo atto del tabellone femminile a Church Road. L’allieva di Furlan lascia Londra da n° 5 del mondo
Non riesce a Jasmine Paolini l’impresa mai riuscita a nessun italiano nella storia, vincere il torneo singolare di Wimbledon. L’allieva di Renzo Furlan si ferma in finale davanti alla ceca Barbora Krejcikova, al terzo set: 3-6 6-3 6-4 il punteggio finale, al terzo match point. Per Krejcikova si tratta del secondo titolo Slam vinto in carriera dopo il Roland Garros 2021, l’azzurra perde la seconda finale Major consecutiva dopo quella con Swiatek a Parigi poco più di un mese fa. Jasmine lascia Londra a testa altissima, nella top5 del ranking mondiale e al terzo posto della Race davanti ad Aryna Sabalenka.
LA FINALE IN SINTESI
Paolini parte male come nella semifinale con Vekic, subendo il break in apertura a 15. Krejcikova serve bene, con variazioni e rotazioni pericolose, e mette in grande difficoltà l’azzurra in risposta. Da fondocampo la ceca amministra con i due fondamentali profondi e ben equilibrati. Jasmine salva due palle break nel secondo gioco al servizio, ma in quello successivo va ancora sotto: il doppio break è una pietra tombale sulle speranze per ribaltare il primo set che si chiude in 36 minuti. 6-2, 33 punti a 19 per la 28enne di Brno.
Jasmine rientra dal toilet break di circa 5 minuti con un altro piglio, vince il primo game al servizio e caccia un urlo liberatorio. Il Centrale è tutto per lei, vuole la partita e la ottiene perchè Krejcikova incespica col rovescio e concede il primo break all’azzurra. La ceca ora è meno sicura nei colpi e più lenta nei movimenti, le percentuali al servizio sono calate drasticamente. Dopo non aver sfruttato una palla del controbreak nel game successivo (rovescio stanco a rete), è costretta ad annullare due palle break da 15-40. Il vento è cambiato, l’allieva di Renzo Furlan ora vola sul prato dello stadio più famoso del tennis e in 36 minuti trascina la contesa al terzo e decisivo set, 6-2. Primi due parziali speculari. Equilibrio totale.
L’inerzia è dalla parte di Jas, ma il tennis a volte è beffardo e, dopo sei game che corrono via veloci, un doppio fallo condanna l’azzurra. Subisce un break che purtroppo le costa la finale perchè la sua avversaria non trema fino al traguardo, nonostante sia costretta a salvare due break point nel turno di servizio finale. Al terzo match point Barbora Krejcikova diventa la nuova campionessa di Wimbledon, a distanza di 26 anni dal trionfo di Jana Novotná, sua mentore scomparsa nel 2017. Un cerchio che si chiude.
(4742)