(Foto P. Boren)
D.Ben fatto. Ovviamente non come volevi con Novak che si ritira dal torneo ma come hai reagito al fatto che sarai il numero 1 della Classifica PIF ATP lunedì?
JANNIK SINNER: Significa molto per me sicuramente. Non è come in realtà tutti ci aspettavamo. Aveva due molto partite lunghe, partite difficili, cinque set, quindi è dura. Anche il primo match lo ha finito molto tardi. Sai, è dura anche per il torneo. Novak che si ritira, è una brutta notizia. Parlando di me, sono molto felice di questo risultato. È frutto del lavoro che svolgiamo ogni giorno. E’ un lavoro quotidiano tanta routine. Ovviamente felice di essere numero uno, ma tra due giorni c’è una partita molto importante per me, la semifinale, quindi sono concentrato su questo al momento. Ma, sì, certo, adesso sono molto felice di questo traguardo
Posso chiederle del campo? Come sapete, Novak si ritira e dice che era troppo scivoloso. Si scivola di più quest’anno sul Chatrier, e secondo te c’è meno terra sulla superficie di quella che normalmente ci sarebbe?
JANNIK SINNER: Oggi c’era un po’ di vento, quindi con il vento l’argilla se va. Era anche la prima volta che c’era un po’ di sole, quindi quando c’è il sole, il campo è un po’un po’ scivoloso. Questo è normale per la terra rossa. Ultimamente ho giocato molte partite al chiuso in condizioni molto fredde condizioni in cui il campo era molto umido. Non lo so com’era ieri perché ogni giorno è un po’ diverso. Quindi non saprei rispondere su questo.
Volevo solo chiederti, con Novak che si ritira, Casper va in semifinale. Mi chiedevo solo, come qualcuno ha suggerito che potrebbe giocare Francisco che invece ieri ha perso contro Novak. Mi chiedo solo se avevi un’opinione su questo
JANNIK SINNER: Scusa. Che cosa?
Casper ottiene il passaggio in semifinale perché non gioca Novak, e c’è stato un suggerimento che forse Casper potrebbe giocare contro Francisco che invece ha perso contro Novak. Mi chiedevo solo se tu hai pensato che fosse possibile farlo oppure pensi che non sia una buona idea?
JANNIK SINNER: Ma ha già perso, no?
Come un lucky-loser nelle qualifiche. Una cosa così
JANNIK SINNER: No, penso che se qualcuno perde nel tabellone principale, questo è tutto, no. Poi non so se cambiano la regola. Non lo so.
Posso chiederti del tuo co-allenatore Darren Cahill, ora tu sarai il suo quarto Numero 1 al mondo. È già di per sé un record straordinario. Potresti parlarci di lui e di cosa significa per te? E cosa ne pensi di quel risultato.
JANNIK SINNER: Abbiamo iniziato a lavorare e siamo insieme da quasi due anni. È ovviamente un enorme piacere per me per averlo. Ricordo ancora la prima settimana che abbiamo trascorso ad Eastbourne sull’erba. Da subito ho avuto delle belle sensazioni con lui perché ovviamente ha molta esperienza. So che ha portato diversi tipi di giocatori al numero uno del mondo . Ha avuto grandi risultati anche con diversi giocatori. Lui sa adattarsi a ogni giocatore, e io penso che questa sia una qualità sorprendente, no? Lui e l’abbinamento con Simone è davvero, veramente buono. Sono due allenatori diversi, ma funzionano insieme davvero bene. Sono molto umili, e loro si rispettano moltissimo.
Penso che la combinazione sia molto buona. Sono fortunato ad averli entrambi e tutto il resto della squadra. Questo è tutto, quindi lo sono contento della mia equipe
Hai servito per il match sul 5-4. Cosa è successo in quel momento?
JANNIK SINNER: Le cose possono succedere. Di sicuro quando servi per il match, il primo punto è molto importante. Ho mancato il rovescio facile, e poi dopo sono andato 15-30, e ho sbagliato dei dritti facili. Ma sai, questo è parte dello sport, parte della tensione. Non puoi giocare sempre allo stesso modo. Devi accettarlo, no? Penso che sia stato molto importante tenere il mio gioco di servizio sul 5-6. Nel tie-break ho giocato davvero bene,anche se avessi avuto quelle due occasioni prima. Ma tu sai, sono felice di vedere queste due cose mentre sono lì giocando, cercando di capire. Sì, penso che sia normale avere degli alti e bassi. Quindi andava tutto bene.
Quando esattamente hai saputo sapevi che Novak si era ritirato? E che saresti il numero 1 al mondo? Come è stato difficile per te tenere tutto questo fuori dalla mente quando sei sceso in campo e concentrarti solo sul tuo quarto di finale?
JANNIK SINNER: Beh, è facile perché me lo hanno detto dopo la partita. (Risate.) Non sapevo che si fosse ritirato. Anche se l’avessi saputo prima, come ho detto, è un ottimo risultato, ma voglio restare concentrato sulla terra rossa, sul torneo. È una superficie dove ho fatto fatica molte volte e soprattutto all’inizio della mia carriera. Lo abbiamo visto negli ultimi anni. E quindi sono ancora più felice di essere in semifinale.
Sono venuto qui con alcuni dubbi, dubbi fisici e per fortuna il mio fisico migliora di giorno in giorno
L’Italia ha avuto grandi giocatori nel corso degli anni, alcuni campioni del Grande Slam, ma cosa significa per te da italiano essere il primo n.1 italiano?
JANNIK SINNER: Significa molto, ma penso che sia fantastico per l’Italia. Siamo un grande paese con grandi allenatori e giocatori, e ora possiamo vedere come è questo momento. Sono felice di far parte di questo movimento italiano. Persone, ora iniziano a giocare a tennis sempre di più, il che è bello da vedere. Penso che sia la cosa più importante. Se qualcuno è il numero 1, il numero 2 o il numero 10, tutti ci provano a fare il loro meglio. Abbiamo molti tornei. Abbiamo tornei junior, futures e challengers, e abbiamo anche grandi tornei, tornei ATP, abbiamo le ATP Finals a Torino e abbiamo avuto la Next Gen a Milano. È bello vedere questo movimento in Italia. Penso che l’Italia se lo meriti, no, perché è un grande Paese. Abbiamo tutto. È bello fare parte di questo movimento.
Negli ultimi 12 mesi c’è stato un momento così ti sentivi un po’ diverso ed eccoti come numero 1 al mondo.
JANNIK SINNER: Penso di aver imparato molto dalle sconfitte subite soprattutto quella di un anno fa qui. Ho studiato, e ho dovuto accettare di imparare da me stesso, dal mio corpo.
Ci ho lavorato molto. Poi anche l’eliminazione agli US Open. Ho avuto un piccolo cambiamento dopo La sconfitta con Zverev. Ci sono alcuni momenti in cui tu devi realizzare cosa hai fatto di sbagliato e a volte è dura da accettare, ma questa è la strada giusta. Ho persone molto oneste intorno a me e che mi dicono solo la verità. Quando va bene, va bene; quando va male. Fa parte del processo. Continueremo così lavorando molto. So nella mia mente che devo migliorare alcune cose, quindi Non vedo l’ora, sì, di diventare un tennista ancora migliore.
Hai parlato di difficoltà sulla terra battuta durante la tua carriera. Quella che per te è stata la superficie più difficile
JANNIK SINNER: Penso fisicamente di sicuro. È una superficie molto fisica e devi giocare di più a tennis. A volte sul cemento colpisci velocemente per un paio di scambi e poi basta è finita, o se servi bene, è finita. Su questa superficie, ce ne sono altri, momenti chiave che devi capire. Ogni giocatore fatica un po’ di più su alcune superfici. Vedremo quest’anno come farò giocare sull’erba perché sull’erba ne ho avuto una sola buona stagione, l’anno scorso. Prima ero molto in difficoltà.
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