(Foto P. Boren)
Risultato : Stefanos Tsitsipas (GRE) b. Matteo Arnaldi (ITA) 3-6 7-6(4) 6-2 6-2 (3h11)
Parigi – Un’altra illusione. Matteo Arnaldi gioca per un’ora un tennis strepitoso e mette sotto il numero nove del mondò Stefanos Tsitsipas. Poi come ieri sera Musetti al momento di fare la differenza, e chiudere il match subisce il ritorno dell’avversario ed esce dal match. Purtroppo quella è la differenza tra un buon giocatore ed un campione. Giocare bene i punti importanti. Matteo che dopo Parigi arriverà al suo best ranking al n.35 ancora ha tanta strada da fare per giocare alla pari con un top-10 (Tsitsipas è n.9) che ha già giocato due finali Slam, ha vinto tre volte Monte – Carlo, una volta le Finals ed è stato numero tre del mondo. I colpi ci sono e la capacità di lettura della partita anche. Manca solo la continuità ed anche tanto lavoro fisico e soprattutto mentale. Forza Matteo i risultati arriveranno.
Primo set : Arnaldi perfetto
Inizia la partita in modo laborioso Matteo Arnaldi che ha bisogno di tredici punti e di annullare tre break point per portare a casa il primo gioco dell’incontro. Poi Matteo si scioglie ed inizia a macinare gioco. Martellamento sul rovescio dell’ex numero tre del mondo per poi chiudere in lungolinea. Sul 2-1 per il sanremese prima palla break sfruttata perfettamente. Matteo conferma a zero il break nel gioco successivo. Tsitsipas non riesce a girarsi dalla parte del dritto e non riesce a trovare ritmo. Ogni volta è una palla diversa che gli arriva sulla racchetta. Rovescio in back, in top, palla corta. Il finalista del 2021 non trova la soluzione. A rete o da fondo è Matteo che domina gli scambi. Sei giochi a tre senza discussioni.
Secondo set : Le occasioni sprecate.
Anche la seconda frazione inizia nel segno di Arnaldi. Come al solito Matteo ha un game complicato, il secondo, nove punti e due palle break contro, ma riesce a tenere il servizio. Tsitsipas cerca di fare qualcosa. Scende a rete, ma il passante di Arnaldi lo trafigge implacabilmente. Un lob liftato dell’azzurro strappa l’applauso di tutto il Suzanne Lenglen. Tsitsipas mette un dritto in rete. Arriva il break. Matteo conferma nel gioco successivo e sul 5-3 arrivano due set point consecutivi. Con le spalle al muro l’ex numero tre del mondo ritrova il servizio. Due prime ad oltre 200 km/h e set point annullati. Ne arriva un altro, annullato anche quello con un dritto vincente. Poi ancora due prime e gioco chiuso dal finalista degli Open d’Australia del 2023. E’ la svolta dell’incontro. Arnaldi serve il set, e va trenta a zero, ma la magia è passata. Matteo difende un break point, poi guadagna il quarto set point che si infrange su un rovescio out. Un doppio fallo da un’altra palla break al greco. Il dritto di Arnaldi esce. Tutto da rifare. Si va al tie-break, ma il vincitore della Davis 2023 accusa il colpo. Il martellamento sul rovescio di Tsitsipas non è più efficace come avanti. Stefanos ha il tempo di spostarsi sul dritto, e sono dolori. Tsitsipas vince il tie-break per sei punti a due e mette una pesante ipoteca sul resto del match.
Terzo set : Tsitsipas ritrova fiducia.
Purtroppo la partita è finita anche se ci sono ancora almeno due set da giocare. Arnaldi perde il servizio nel gioco d’apertura. Il morale non c’è più. I colpi sono più corti e Tsitsipas domina il gioco. Matteo difende cinque palle per doppio break, ma poi sull’uno a quattro lascia via libera al greco. Certo ci sono dei punti, qualche smorzata vincente, ma sempre su condizioni di punteggio ininfluenti. Tsitsipas mantieni il controllo del gioco e chiude il set per sei giochi a due.
Quarto set : La resa di Matteo
Ormai non c’è più niente da fare. Certo ogni punto si lotta, si corre, si combatte. Sotto nel punteggio gambe e palline pesano come fossero di piombo. Tsitsipas infila quattro giochi consecutivi che mettono una pietra tombale sull’incontro. Dritto e servizio rifunzionano a livello di top-10 (Tsitsipas è attualmente n.9) ed Arnaldi scompare dal campo. Finisce con un rovescio vincente di Tsitsipas. Peccato per Arnaldi, ma vittoria pienamente meritata.
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