(Foto P. Boren)
Parigi – Continua il grande momento di Matteo Arnaldi (35). Il sanremese batte Andrey Rublev sei del mondo e si qualifica per gli ottavi del Roland Garros. Una partita perfetta. Contro un picchiatore come Andrey, Matteo ha opposto la palla veloce quando necessario, ha spezzato il ritmo con rovesci molli in back, ha fatto venire avanti l’avversario con la palla corta per poi passarlo senza problemi. Avversario difficile, che tira tutti i colpi quando è in giornata Rublev non ti lascia respirare.
Oggi è stato Matteo ad avviluppare nelle spire di un gioco perfetto il n.6 del mondo. Cinquanta punti vincenti. Un risultato inaspettato solo per chi non conosce la serietà con cui Arnaldi si allena e si approccia al tennis. “Ho giocato il miglior tennis della mia vita” dice subito dopo la partita “Il primo set è stato importante perché non ero favorito, le condizioni erano perfette perché avevo giocato ieri in un campo pesante, mentre oggi sotto il tetto con il campo secco mi trovavo benissimo” continua Matteo “Non so è un buon momento per gli italiani: Elisabetta e io ci conosciamo da quando ho 11 anni. Siamo cresciuti insieme e queste vittorie ci danno a tutti fiducia reciproca. Ringrazio il pubblico per avermi incitato. Ho sentito che eravate tutti per me e questo mi ha dato grande forza.”
Nessuno può dubitare dell’intelligenza tattica di Matteo Arnaldi. Senza un colpo decisivo, ma tecnicamente completo, gioca bene il dritto, il rovescio, sa staccare la mano per giocare il back, fortissimo nei recuperi, non male anche nei pressi della rete, oggi ha giocato una partita che è stata un capolavoro di strategia. Consapevole che se lo si lascia fare
Rublev diventa ingiocabile, Matteo è stato aggressivo fin dal primo scambio. Dopo aver tranquillamente tenuto il gioco di servizio aggredendo ogni seconda si procura subito due break-point. Rublev li annulla così come il terzo, ma l’aggressività dell’azzurro manda fuori il numero sei del mondo. Il vicnitore di Madrid inizia un soliloquio con se stesso come nelle giornate peggiori, ma il servizio tiene ed è il primo a fare il break. Potrebbe essere la fine del set, ma è invece l’inizio della fine. Arnaldi reagisce e mette a segno il contro break. SI va al gioco decisivo. Matteo va avanti cinque punti a tre, ma contro un campione imprevedibile come il russo nessun punteggio ti mette mai al sicuro. Rublev infila picchiando la palla come non ci fosse un domani, tre punti consecutivi e va a set-point. La concentrazione e la regolarità di Arnaldi fanno il resto. Otto punti a sei primo set in tasca.
Si inizia il secondo set con il tetto chiuso. Il tempo umido ed il grigio minacciano pioggia ed è meglio prevenire che bloccare la partita. Tetto o non tetto anche la seconda frazione inizia nel segno tricolore. Rublev scuote la chioma ad ogni vincente di Matteo. Non riesce a capire come mai la palla gli ritorna sempre, una volta veloce, una volta rasoterra in back, cerca la soluzione di forza che inevitabilmente porta all’errore. Matteo va avanti di un break, ma subisce la reazione la reazione dell’allievo di Fernando Vicente. Si discute su una palla che Rublev vede fuori, ma l’arbitro concede ad Arnaldi. Andrey urla e si mette le mani nei capelli, fa volare la racchetta tra i buh del pubblico. Arnaldi non si scompone ed ha ragione. Infila cinque giochi consecutivi e chiude il set con Rublev che prende a calci la sua panca.
A volte con un top-10 anche un vantaggio di due set a zero può non essere sufficiente. Quando si gioca tre su cinque difficile è tenere la concentrazione a lungo specialmente quando si è in vantaggio e vicini ad un grosso risultato. Rublev sembra essersi calmato ed entrambi sono inavvicinabili al servizio (12 ace Arnaldi 7 Rublev) . Nessuna palla break per i primi sei giochi. Su una seconda del russo a 128 km/h Matteo attacca . Break point. Rublev serve di nuovo a 119 km/h e si prende un lungolinea vincente. Matteo va anti quattro giochi a tre. Break da confermare. Ace ed un rovescio in rete e ne fanno le spese le ginocchia si Rublev che si prende a racchettate. Break confermato a zero. Rublev serve per restare nel match. Il russo tiene il servizio, ma ormai la partita è decisa.
Matteo Arnaldi non solo tennis
Classe 2001, nato a Sanremo, Matteo Arnaldi è stato il giocatore determinante per la conquista della seconda Coppa Davis nella storia del tennis italiano. Nella finale contro l’Australia infatti è stata determinate la sua vittoria contro Popyrin, perché dato per sicuro il punto di Sinner, il doppio australiano finalista agli Open d’Australia sarebbe stato un scoglio troppo alto per la coppia azzurra. Questa volta è il nonno che inizia Matteo al tennis all’età di cinque anni. Come tutti i ragazzi della sua età fino a dodici anni pratica vari sport, specialmente il nuoto per poi dedicarsi totalmente al tennis. Il talento c’è e vince il campionato italiano under 13 e viene selezionato per il centro federale di Tirrenia. Matteo non tralascia gli studi e prende la maturità scientifica. Nel 2001 torna ad allenarsi a Sanremo con l’attuale coach Rocco Petrone. La carriera di Matteo prende il via nel 2022 . Gioca gli Internazionali d’Italia grazie alla wild-card conquistata nel torneo di prequalificazione . Perde al primo turno contro Marin Cilic allora 23 del ranking. Sempre in maggio arriva la prima vittoria in un Challenger quello di Francavilla a Mare e la finale in agosto nel Challenger di San Marino e l’ingresso nella top 200 alla piazza 186. La scalata continua. Finale al Challenger di Saint Tropez,senza perdere alcun set e senza cedere il servizio, dove viene sconfitto in due set da Mattia Bellucci. L’anno si chiude alla posizione 134 con ancora cinquanta posti guadagnati in classifica .
2023 Debutto Slam , 3 Titoli Challenger e vittoria in Coppa Davis
Il 2023 è l’anno dei tre titoli Challenger . Tenerife, Murcia e Heilbronn. La prima vittoria con un top-10 contro Casper Ruud a Madrid, il debutto al Roland Garros (2° turno), Wimbledon e US Open nono giocatore italiano a qualificarsi per gli ottavi di finale dello Slam newyorkese, dove raccoglie 10 giochi contro campione in carica e n. 1 del mondo Carlos Alcaraz. I risultati a New York più la semifinale di Umago gli valgono l’ingresso nella top-50. Il 2023 si chiude in bellezza con la conquista della Coppa Davis. Il contributo di Matteo è fondamentale. Nella fase a gironi , insieme a Simone Bolelli, perde il doppio nella sfida contro il Canada, ma si riscatta in singolare nelle sfide successive con le vittorie su Cristian Garín e Leo Borg, garantendo all’Italia il secondo posto nel girone e l’accesso ai quarti di finale. Nei quarti di finale di Coppa Davis contro i Paesi Bassi, perde in tre set contro Botic van de Zandschulp, mancando tre match point. Il 26 novembre 2023, nel primo incontro della finale contro l’Australia, batte in tre set Alexei Popyrin per 7–5, 2–6, 6–4 portando il primo dei due punti che regalano la seconda Coppa Davis all’Italia, 47 anni dopo quella conquistata nel 1976 da Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli. Ormai la carriera di Matteo è lanciata . Ad aprile 2024 arriva il best ranking alla posizione n.35 con la quale inizia il Roland Garros purtroppo solo per tre posizioni fuori dalle teste di serie.
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