Da www.focus.it
Presto le partite di tennis in tv saranno molto più coinvolgenti grazie alla realtà aumentata e all’intelligenza artificiale. Anzi qualcuno può già averne un assaggio, e cioè gli appassionati che in questi giorni stanno seguendo il Roland Garros (il celebre torneo che si gioca a Parigi) sulle app di Orako e Seven (piattaforme di scommesse sportive) ,che hanno integrato nei propri servizi a pagamento una nuova tecnologia basata sulla realtà aumentata e sull’intelligenza artificiale. Il suo ideatore è Sportradar 4Sight, azienda svizzera che opera nel campo della tecnologia per lo sport e partner non solo dell’ATP Tour di tennis, il circuito professionistico maschile, ma anche di altre realtà di primo piano come il basket NBA, l’hockey NHL, l’UEFA e la Serie A di calcio.
L’ERA DELLE STATISTICHE. Attualmente, la visione di un match in TV è accompagnata da una serie di numeri interessanti, mandati in onda tra un game e l’altro, tra un servizio e una riposta: il punteggio, la distanza media dalla rete di un giocatore, la velocità di battuta, le varie percentuali di gioco, senza considerare il cosiddetto “occhio di falco”, in grado di verificare se una pallina abbia toccato o meno una riga del campo. Cosa si può chiedere di più, allora? Semplice: che il tutto sia fruibile in tempo reale, proprio mentre i tennisti stanno giocando. La novità ha debuttato lo scorso marzo con il torneo ATP di Indian Wells, ma Patrick Mostboeck, vice presidente dell’azienda svizzera, ci ha spiegato che in futuro lo scenario potrebbe ampliarsi…
RIVOLUZIONE TECNOLOGICA. «Il nostro obiettivo a lungo termine è lavorare con le tv che trasmettono il tennis al fine di incorporare gli approfondimenti statistici nelle partite in diretta», spiega Mostboeck. «Crediamo fermamente che questa tecnologia trasformerà il modo in cui i fan interagiscono con il tennis, ora e in futuro». E, in effetti, l’offerta è appetitosa: le funzionalità realizzate vanno oltre le grafiche a cui siamo abituati e riescono a dare la percezione immediata di ciò che sta avvenendo in campo. Si può averne un’idea guardando il video qui sopra, che mostra alcuni scampoli di un incontro tra il russo Karen Khachanov e l’americano John Isner.
Mentre i due giocano, le grafiche virtuali si animano, sovrapponendosi alle azioni, con una linea che segue la traiettoria della pallina o con un cerchietto che evidenzia il punto d’impatto con il terreno, avvisando se la palla è caduta all’interno o all’esterno del campo.
Inoltre, si aprono una serie di riquadri a scomparsa che aggiornano lo spettatore indicando dati e statistiche, ma anche evidenziando semplici fasi di gioco come un ace (un servizio andato a punto – a proposito: perché si dice così?!?), un net (una palla finita in rete) o un fallo.
COME FUNZIONA. «L’intero processo è automatizzato e avviene con una latenza (un ritardo rispetto alla realtà, ndr) estremamente bassa», precisa Mostboeck. «Al momento, stiamo producendo un unico flusso per ogni evento, ma il prossimo passo sarà quello di rendere personalizzabili grafiche e telecamere». Ciò significa che si potrà scegliere quali “strati” mantenere attivi e da quali punti di vista guardare un match. Ma come funziona il rilevamento della traiettoria della pallina? O come fa il sistema a capire se un colpo finirà dentro o fuori dal campo? «I nostri partner di Tennis Data Innovations (TDI) e ATP raccolgono milioni di dati da ogni partita», spiega Mostboeck.
L’enorme mole di dati raccolti da telecamere e sensori sparsi sul campo vengono convogliati verso un sistema che, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, li interpreta e li elabora, traformando “numeri grezzi” in… scie che seguono la traiettoria della pallina o in cerchietti che compaiono brevemente sul terreno».
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