Internazionali d’Italia : Troppo forte Zverev, Darderi gioca un set alla pari, ma cede alla distanza

(Foto Sposito-FITP)

RomaLotta fino alle fine Luciano Darderi, classe 2002 e 54 del mondo che si oppone come può alle bombe di ALexander Zverev, numero cinque del ranking. L’italo argentino che quest’anno ha conquistato il primo titolo ATP sulla terra di Cordoba, era l’ultimo italiano rimasto in gara. Primo set equilibrato. Il servizio, nonostante la serata umida viaggia perfettamente da entrambe le parti. Nessuna palla break  e conclusione al gioco decisivo. Purtroppo Darderi perde lucidità. Zverev alza il livello e chiude per sette punti a tre. L’incontro ha preso la strada del numero 5 che toglie il servizio all’azzurro. Zverev è inavvicinabile nei giochi di battuta e chiude con un secondo break per sei giochi a due. Torneo comunque positivo per Darderi proiettato dalle due vittorie al suo best ranking alla posizione 49.

Una bella storia quella di Luciano. Nasce a Villa Gesell, in Argentina, ed è figlio dell’ex tennista Gino, che diventerà il suo coach e lo seguirà anche tra i professionisti. Luciano Darderi ha doppio passaporto argentino e italiano grazie alla cittadinanza del nonno italiano, originario di una località vicino a Firenze, emigrato in Argentina. Prende in mano la racchetta per la prima volta a due anni e a cinque prende le prime lezioni. A 10 anni si trasferisce con la famiglia in Italia e, con il contributo della FIT, inizia ad allenarsi ad Arezzo e a Roma. Gioca a tennis anche il fratello Vito Antonio, nato nel 2008, che è stato campione italiano under 12.

2019-2020: inizi da professionista e prime finali ITF

Fa le prime due apparizioni tra i professionisti nel circuito ITF alla fine del 2019 e al suo secondo torneo raggiunge la finale in doppio all’ITF M25 di Santa Margherita di Pula. Nell’agosto 2020 esordisce in un torneo dell’ATP Challenger Tour a Cordenons, al primo turno elimina il nº 128 ATP Antoine Hoang e viene sconfitto al secondo da Daniel Altmaier. Subito dopo, alla sua prima esperienza in un torneo del circuito maggiore, perde contro João Sousa al primo turno di qualificazione degli Internazionali d’Italia dopo aver vinto il secondo set. Tra i pochi incontri giocati in quella stagione vi è la sua seconda finale persa in doppio nel circuito ITF.

2021: primo titolo Challenger in doppio e primi titoli ITF in singolare

Da marzo inizia a giocare con maggiore continuità, perde un’altra finale di doppio e a giugno alza il primo trofeo da professionista superando Santiago Rodriguez Taverna nella finale dell’ITF M15 di Monastir. Il primo titolo in doppio arriva il mese successivo all’ITF M15 dell’Aquila, mentre ad agosto vince un altro torneo M15 in singolare semore a Monastir. A settembre sconfigge Federico Gaio e si spinge fino ai quarti di finale al Challenger di Siviglia.

A ottobre vince tre tornei di doppio consecutivi: gli ITF M15 del Cairo, l’M25 di Setubal e il primo torneo Challenger in carriera, a Buenos Aires, in coppia con Juan Bautista Torres, superando in finale Hernán Casanova / Santiago Rodríguez Taverna. Disputa poi altre due finali Challenger in doppio a Montevideo e a Brasilia, perdendole entrambe, e fa il suo ingresso nella top 300 del ranking. A dicembre disputa la prima finale Challenger in singolare a San Paolo del Brasile e viene sconfitto in due set dall’argentino Juan Pablo Ficovich.

2022: 3 titoli Challenger in doppio e top 200 in singolare

La stagione lo vede dedicarsi quasi esclusivamente ai tornei Challenger. A marzo gioca la finale di doppio a Las Palmas e perde in coppia con Matteo Arnaldi contro Sadio Doumbia / Fabien Reboul. Un mese dopo perde la finale al Challenger di Tigre II assieme a Juan Bautista Torres.

Nei mesi di maggio e giugno, sempre in doppio, vince tre tornei Challenger in Italia. Nel primo a Vicenza gioca con Francisco Comesaña e sconfigge in finale Matteo Gigante / Francesco Passaro. Negli altri due fa coppia con Fernando Romboli: nella finale del Challenger 125 di Parma supera Denys Molčanov / Igor Zelenay e in quella di Milano ha la meglio su Diego Hidalgo / Cristian Rodríguez. A luglio raggiunge la semifinale di singolare a Iași superando nei quarti il n. 70 del ranking Jiří Lehečka, primo top 100 da lui sconfitto in carriera, e a fine torneo entra nella top 200. Ad agosto porta il best ranking di doppio alla 104ª posizione mondiale, e in singolare partecipa alle qualificazioni degli US Open dove viene sconfitto al primo turno da Daniel Elahi Galán.

Conclude la stagione alla posizione n. 206 del ranking ATP in singolare e 149 in doppio.

2023: 2 titoli Challenger in singolare

Alle qualificazioni degli Australian Open supera Juan Pablo Ficovich e Dane Sweeny, e al turno decisivo perde contro Mattia Bellucci. Giunge quindi in finale al Challenger Concepción in coppia con Oleg Prihodko e vengono sconfitti da Guido Andreozzi / Guillermo Durán.

A febbraio dopo aver superato le qualificazioni del torneo 250 del Cordoba Open, vince il suo primo incontro ATP superando Hugo Gaston al primo turno per poi cedere a Sebastián Báez. Entra da lucky loser al torneo 500 di Acapulco venendo sconfitto al primo turno da Mackenzie McDonald.

A marzo perde la finale di doppio al Viña del Mar Challenger assieme ad Andrea Vavassori.

In singolare, dopo una prima parte di stagione priva di risultati di rilievo, raggiunge la finale al Challenger Tenis Club Argentino dove viene sconfitto da Thiago Seyboth Wild con il punteggio di 3–6, 3–6. Nel mese di luglio raggiungerà poi la semifinale nel Milano ATP Challenger dove verrà sconfitto dal connazionale Matteo Gigante con il risultato di 4–6, 6–3, 5–7. Ad agosto vince agli Internazionali di Tennis Città di Todi il primo dei due titoli challenger stagionali dove si impone in finale su Clement Tabur per 6–4, 6(5)–7, 6–1.

Dopo quattro sconfitte in semifinale nei Challenger di Antofagasta (3–6, 5–7 dallo statunitense Tristan Boyer), Campinas (2–6, 1–6 da Thiago Monteiro), Buenos Aires (6–2, 4–6, 5–7 da Mariano Navone) e Curitiba (2–6, 3–6 dal britannico Oliver Crawford), vince il suo secondo torneo stagionale. Al Challenger di Lima sconfigge in finale Mariano Navone per 4–6, 6–3, 7–5 e raggiunge la posizione numero 137 del ranking ATP.

2024: primo titolo ATP e top 60

Accede al tabellone principale del 250 di Cordoba attraverso le qualificazioni. Nel primo turno del main draw vince il suo secondo incontro ATP in carriera superando Marcelo Tomás Barrios Vera con il punteggio di 4–6, 6–1, 6–2. Negli ottavi di finale si impone su Sebastian Ofner e nei quarti su Yannick Hanfmann, sempre in due set. In semifinale sconfigge il campione in carica e testa di serie numero due del torneo Sebastián Báez. Nell’atto conclusivo, l’11 febbraio, ha la meglio su Facundo Bagnis con il punteggio di 6–1, 6–4 conquistando il primo titolo ATP, il secondo mai vinto da un tennista italiano proveniente dalle qualificazioni.

Il 12 febbraio fa il suo esordio nella top 100 portandosi al numero 76 del ranking ATP.

Nel 250 di Buenos Aires elimina al primo turno Mariano Navone in due set e, dopo sei incontri ATP vinti consecutivamente, viene sconfitto negli ottavi di finale dal numero cinque del torneo Sebastián Báez con il punteggio di 4-6 5-7.

Dopo essere uscito al primo turno delle qualificazioni del 500 di Rio per mano di Juan Manuel Cerúndolo, al primo turno del tabellone principale del 250 di Santiago elimina lo stesso Cerúndolo al tie-break del set decisivo per poi cedere in due partite ad Alejandro Tabilo.

Alla sua prima presenza nel tabellone principale di un torneo Masters 1000, esce al primo turno a Miami sconfitto in tre set da Denis Shapovalov, mentre sulla terra marrone del 250 di Houston, raggiunge la sua seconda semifinale ATP in carriera superando Denis Kudla in rimonta, Francisco Cerúndolo, testa di serie n. 2 e n. 23 del mondo al tie-break del set decisivo e, nei quarti di finale, Marcos Giron, al quale concede soltanto quattro game (6-0, 6-4). In semifinale cede in due set a Frances Tiafoe.

Nonostante l’eliminazione al primo turno del 250 di Bucarest per mano di Mariano Navone, il 22 aprile raggiunge la posizione n. 60 del ranking ATP.

Il 6 maggio si issa al n. 54 del ranking mondiale. (3791)

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