(Foto P.Boren)
Roma – Si ferma al terzo turno la corsa del perugino Francesco Passaro, classe 2001, e 240 del mondo all’inizio del torneo esce per mano del portoghese Nuno Borges attuale 83 del ranking. Partita combattuta conclusa al tie-break della terza frazione e giocato sotto un sole cocente, come solo Roma sa regalare nel mese di maggio. Passaro parte male cedendo il servizio al quarto gioco. Sotto 1-3 il perugino reagisce ed infila tre giochi consecutivi. Contro un avversario come il portoghese più solido da fondocampo, Francesco cerca di mettere pressione ed accorciare gli scambi. Il servizio funziona così come il dritto. Sotto pressione Borges cede sul 4-5 il servizio e la prima frazione va all’azzurro che inizia il secondo set servendo per primo. Il secondo parziale, salva un paio di palle break annullate da entrambe le parti segue la regola dei servizi. Si arriva al tie-break dove Passaro sotto 1-3 reagisce e conquista sul parziale di sette punti a sei un match-point. Borges arma il servizio e conquista i tre punti successivi. Un set pari e tutto rinviato al terzo. Passaro non si demoralizza, continua sul livello di gioco delle prime due frazioni ed ancora una volta il verdetto è rimandato al tie-break. Sono passate quasi tre ore dal primo scambio dell’incontro ed è una questione di resistenza e lucidità. Passaro va sotto di un mini-break prontamente recuperato, ma poi un rovescio non forzata porta Borges sul 6-4 con due match-point a disposizione. La tensione si fa servire e. Passaro annulla il primo, ma sul secondo commette uno sciagurato doppio falla che da via libera per gli ottavi al portoghese. Peccato perché la differenza in campo non si vedeva ed avere il n.83 del mondo al terzo turno di un 1000 è una di quelle occasioni che nella vita passano poche volte. Comunque un ottimo torneo per Passaro che guadagna 54 posizioni salendo al n.186 del mondo. Una rimonta da continuare per lui che nel 2023 era arrivato al numero 108. Anno iniziato bene il 2023 quando a febbraio migliora i best ranking portandosi al 108º posto in singolare e al 256º in doppio. All’ATP 250 di Marrakech supera in 3 set l’ex nº 14 del mondo Aslan Karacev ed esce di scena al secondo turno. Purtroppo nei mesi successivi l’unico risultato significativo è la finale Challenger raggiunta in luglio a Trieste, dove era campione uscente, e viene sconfitto in 3 set da Hugo Gaston. A settembre perde la finale di doppio al Challenger 125 di Bad Waltersdorf assieme a Marco Bortolotti e a ottobre esce dalla top 200 in singolare.
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