(Foto Fioriti-FITP)
Roma – Superlativo Luciano Darederi che super l’argentino Navone e si qualifica per il terzo turno dove sfiderà Zverev. Escono invece Cobolli e Musetti che si ritiro dopo aver perso il primo set.
Per essere una prima volta può già dirsi più che soddisfatto. Luciano Darderi si è qualificato per il terzo turno degli Internazionali BNL d’Italia battendo l’argentino Mariano Navone in due set, vendicando la sconfitta in semifinale subita meno di una settimana fa a Cagliari in quello che è anche stato il loro quarto confronto del 2024. E’ cresciuto molto, il n.54 del mondo nel corso dell’ultimo anno, e il pubblico italiano accorso a sostenerlo è stata per lui la ricompensa più bella nonché la spinta di cui aveva bisogno per rilanciare le sue ambizioni in vista del prosieguo del torneo: “E’ la prima volta che gioco al Foro – esordisce Darderi in conferenza stampa – ma il tifo della gente si fa sentire molto e mi ha aiutato molto. Oggi ho giocato su un campo diverso, il Grand Stand è un po’ più piccolo e si sentiva di più. Penso che sia una cosa che aiuta tanto tutti gli italiani durante le partite tirate”.
Ad attenderlo dopodomani ci sarà il n.5 del mondo Alexander Zverev, “un giocatore veramente forte, tra i primi 5 al mondo. Però spero di fare una bella partita, non ho alcuna pressione e proverò a fare bene e a godermi il momento”, riflette ancora il ventiduenne, consapevole dei progressi fatti negli ultimi dodici mesi e degli step di crescita che ancora l’attendono per completare la costruzione del suo gioco: “E’ dall’anno scorso che ho iniziato a migliorare diverse cose – sia il fisico che la testa – già da agosto quando ho vinto Todi, poi il miglioramento è proseguito giorno dopo giorno, ho giocato ad un bel livello nei Challenger e sono continuato a crescere”.
“Dalla metà campo in su ci sono tante cose su cui sento di poter migliorare, a partire dal rovescio. Poi, non ho mai giocato contro un top10, sarà la mia prima volta: spinge, tira forte, aspettiamo la partita perché non ho mai affrontato un giocatore così forte”.
Impossibile non sognare dopo un’annata come la sua, tanto vale allora provare a farlo in grande dividendosi tra il sogno di una convocazione in Coppa Davis e la partecipazione alle Olimpiadi: “Tengo molto a tutte e due le cose – si schernisce prima di congedarsi Darderi – sono importanti sia la Davis che la Olimpiadi, spero di giocarle e di essere presente in entrambe”. Per il momento c’è il pubblico del Foro da scaldare, in quella che sulla carta sarà una prima volta ma che si spera possa diventare una delle sfide di routine della sua carriera.
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