(Foto P.Boren)
da supertennis.tv
Miami – Nell’ATP Masters 1000 sul cemento della Florida Jannik, secondo favorito del seeding, si prende la rivincita sull’australiano, che lo aveva battuto negli ottavi di Atlanta nel 2021: prossimo avversario per lui il ceco Machac, che ha stoppato Arnaldi
Continua a vincere con quel che ha a disposizione in questo momento, che evidentemente è più che sufficiente. In più c’è anche il vento da governare per non smarrire la rotta verso la vittoria. Per il quarto anno di fila Jannik Sinner ha staccato il pass per i quarti di finale del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.
Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), ha sconfitto per 64 63, in un’ora e 51 minuti di gioco, l’australiano Christopher O’Connell, n.66 ATP, diventando il primo tennista italiano con 10 quarti da “1000” all’attivo. Per il numero uno azzurro in questa stagione un bilancio di 19 successi in 20 partite disputate.
“E’ stata una partita dura, molto dura. Molto diversa da quelle precedenti: oggi c’era davvero tanto vento – commenta a caldo l’azzurro -. Ho commesso diversi errori, mi sono trovato un break sotto ma ho cercato di rimanere lucido. Mi sono procurato un paio di chance per brekkarlo, non le ho sfruttate, ma poi ci sono riuscito. Ho cercato di fare le cose giuste, di avere la mentalità giusta e credo che questa sia stata la chiave. L’’incidente’ al mio fisioterapista? Mi sono scusato subito perché l’avevo colpito in un posto molto delicato per noi maschietti…”.
Jannik ha chiuso con 21 vincenti a fronte di 7 errori gratuiti (14 contro 17 il bilancio dell’”aussie”): per lui il 61% di prime in campo con il 76% dei punti portati a casa ed un ottimo 71% di punti vinti anche con la seconda di servizio. Ha anche annullato tre delle quattro palle-break concesse.
LA PARTITA
Il 29enne di Sydney aveva vinto l’unico scontro diretto, disputato negli ottavi sul cemento di Atlanta nel 2021. Ma quello era un Sinner un po’ diverso da quello attuale. C’è parecchio vento e Jannik parte male: nel game d’avvio del primo set recupera da 0-40 ma poi con un doppio fallo concede il break (1-0). O’Connell ringrazia e conferma il vantaggio. Jannik muove il punteggio (2-1) e si procura anche una chance per il contro-break nel quarto gioco ma non riesce a sfruttarla (3-1). L’australiano continua a mettere e togliere peso sulla palla e questo sembra dare parecchio fastidio all’azzurro che non trasforma un’altra palla-break (stavolta più per merito del suo avversario) nel sesto game (4-2). Nell’ottavo, però, sulla seconda palla-break (la quarta complessiva) il passante di rovescio incrociato stretto va a segno (4-4). Nel decimo game con una mattonata di rovescio Jannik si procura il set-point e poi al termine di uno scambio a tutto braccio, sul diritto lungo di O’Connell, incamera il 6-4. In avvio di seconda frazione si allunga la striscia positiva dell’altoatesino (2-0), al termine di un secondo gioco dove Giacomo Naldi, il fisioterapista di Jannik rimedia una pallata dall’altoatesino in un posto un po’ delicato….Poi il match è sospeso per diversi minuti perché uno spettatore in tribuna si è sentito male. Sinner non si distrae (3-0), O’Connell interrompe a sette game la serie tricolore (3-1). L’altoatesino gioca oramai a braccio sciolto, l’australiano cerca di restare in scia. Nel decimo game con il primo doppio fallo dell’incontro O’Connell concede un match-point sul quale però Jannik mette largo il diritto ed il 29enne di Sydney si salva (5-3). Per poco, però, perché Sinner archivia la pratica (6-3), alla seconda opportunità (la terza complessiva), con uno smash che non si prende.
IL PROSSIMO TURNO
Nei quarti Sinner – come detto i decimi per lui in un “1000” – troverà il ceco Tomas Machac, n.60 del ranking, che ha eliminato per 63 63 Matteo Arnaldi, n.38 ATP. Tra l’altoatesino ed il 23enne di Beroun non ci sono precedenti. Non il miglior Sinner quello visto finora a Miami, lui che in questo torneo vanta due finali: nel 2021, battuto dal polacco Hurkacz, e nel 2023, stoppato da Medvedev. Ma se vincere pur non giocando al meglio è indice di grandezza, bene così. In Florida Jannik, dopo essersi aggiudicato il derby d’esordio (direttamente al secondo turno) contro il qualificato Vavassori, n.148 del ranking, ha battuto in rimonta – aiutato da una provvidenziale interruzione per la pioggia – l’olandese Griekspoor, n.26 del ranking e 25 del seeding, diventato il quinto tennista in questo 2024 ad essere riuscito a strappare almeno un set all’azzurro dopo Djokovic e Medvedev (Australian Open), Monfils (Rotterdam), Alcaraz (Indian Wells) ed ora Griekspoor (Miami). Ora la “vendetta” sull’australiano O’Connell, n.66 ATP. E la scalata alla vetta continua. (3475)