Indian Wells – Tre italiani in campo nella terza giornata del BNP paribas Open, il primo Masters 1000 della stagione. Sinner batte Kokkinakis che regge per sette game e centra la 13ma vittoria in altrettante partite nel 2024
Jannik Sinner apre al meglio la terza giornata del BNP Paribas Open, il primo Masters 1000 della stagione in programma dal 6 al 17 marzo all’Indian Wells Garden (duro, Plexipave – montepremi $9,495,555). Sinner domina 63 60 l’australiano Thanasi Kokkinakis, numero 99, che aveva sempre battuto in tre confronti diretti: a Cincinnati nel 2022, ad Adelaide-1 e agli Internazionali BNL d’Italia 2023, perdendo solo un set. L’australiano ha retto per i primi sette game, durati complessivamente tre quarti d’ora, poi l’azzurro ha firmato il break del 5-3 e ha preso il largo. Ha infilato così la 13ma vittoria nelle prime 13 partite giocate nel 2024, complessivamente la 16ma consecutiva.
Fuori nella notte italiana Matteo Arnaldi, battuto in rimonta da Carlos Alcaraz, e Flavio Cobolli.
INDIAN WELLS, SINNER BATTE KOKKINAKIS: LA CRONACA
Kokkinakis vince sette dei primi otto punti quando mette in campo la prima. Sinner, invece, in avvio stenta al servizio e nel quinto game deve anche ricorrere a una notevole accelerazione di diritto per cancellare una palla break. L’altoatesino si mantiene aggressivo in risposta, colpisce nella maggior parte delle occasioni con i piedi dentro il campo contro la seconda, e alla lunga questa strategia paga. Nell’ottavo gioco l’azzurro gioca il suo miglior game di risposta. Trascina l’australiano ai vantaggi e alla seconda occasione viene a rete a prendersi il break del 5-3. Lo difende con agio e completa il parziale con un serve and volley sul set point: il manifesto di un giocatore sciolto e sicuro, che sa come dosare energie e velocità.
L’inizio del secondo equivale a un colpo da ko per Kokkinakis. Sinner vince 12 dei primi 13 punti e sale 3-0 e servizio. Poi allunga ancora 4-0 dopo un game meno agevole dei precedenti, risolto con una combinazione da manuale: rovescio vincente, diritto vincente, ace. Tre indizi che provano il suo tennis da numero 1, come emerge dai dati ATP elaborati da Tennis Data Innovation e Tennis VIZ.
Sinner ha allungato così a 15 la striscia di vittorie consecutive contro avversari australiani (l’ultimo a batterlo rimane James Duckworth a Toronto nel 2021), Kokkinakis invece ha incassato la settima sconfitta in otto incontri contro Top 5: il suo unico successo resta quello memorabile firmato contro Roger Federer a Miami nel 2018.
Il percorso di Sinner, che ha ammesso di dover migliorare ancora in tanti aspetti, proseguirà contro il tedesco Jan-Lennard Struff, numero 25 ATP (nessun precedente), che ha piegato 67(3) 62 76(9) il croato Borna Coric, numero 35,.
ARNALDI, UN GRAN PRIMO SET NON BASTA
Dopo il successo su Luca Van Assche, Matteo Arnaldi gioca un gran primo set ma cede 67(5) 60 61 contro Carlos Alcaraz, chiamato a difendere la posizione di numero 2 da Jannik Sinner che potrebbe diventare il primo italiano in Top 2 nella storia del tennis maschile.
Arnaldi aveva già affrontato Alcaraz nel suo primo ottavo di finale in uno Slam, cedendo in tre set ma senza sfigurare.
E anche in questa occasione il sanremese, oggi numero 40 del mondo, ha dimostrato un buonissimo livello di gioco. Per oltre un’ora tiene testa al due volte campione Slam, al più giovane giocatore capace di salire in vetta al ranking ATP da quando è stato introdotto il ranking computerizzato.
Subito il break del 3-4 nel primo set, Arnaldi sfodera il suo tennis migliore contro Alcaraz che si è detto sorpreso da quanto cambino le condizioni di gioco quando si gioca di sera. I 23 gratuiti commessi nel primo set, comunque bilanciati da lampi di notevole brillantezza, lo confermano. Arnaldi ci mette del suo, non perde troppo campo, tatticamente interpreta il match con lucidità e spavalderia. Spinge il match al tie-break, lo chiude in suo favore alla seconda occasione dopo 65 minuti e fa sognare un’altra grande impresa per il tennis italiano.
Poi però Alcaraz sale e raggiunge, per citare la famosa frase di Andre Agassi riferita a Roger Federer nella sua autobiografia “Open”, un posto che Arnaldi non conosce. Lo spagnolo infatti registra solo due errori nel secondo set e vince dieci game di fila fino al 60 40, di fatto l’anticipata conclusione del match. “Ho dovuto cambiare qualcosa – ha detto dopo la partita -. Nel secondo e nel terzo set ho capito come giocare, ho messo più prime in campo al servizio. Alzare il mio livello negli scambi, anche lunghi, è stata la chiave della vittoria”. Lo spagnolo, battuto all’esordio solo 2 volte negli ultimi 20 tornei giocati, affronterà al terzo turno il canadese Felix Auger-Aliassime, numero 31 del mondo, che ha battuto il francese Constant Lestienne, numero 100.
Flavio Cobolli, numero 62 del mondo, ha dovuto aspettare un giorno in più per esordire in un Masters 1000 fuori dalla terra battuta. Finora, infatti, in questa categoria di tornei aveva giocato solo agli Internazionali BNL d’Italia e a Monte-Carlo, tenendo conto anche degli incontri di qualificazione.
Ancora in attesa della sua prima vittoria in un Masters 1000, Cobolli si è arreso 64 64 contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena, numero 64 del mondo che non aveva mai affrontato in carriera.
L’ottavo successo in un Masters 1000 proietta Carballes Baena al secondo turno contro Daniil Medvedev, finalista a Indian Wells l’anno scorso, che punta al settimo titolo in un Masters 1000, il primo in California.