AUS OPEN : Le speranze dei tennisti azzurri

(Foto P.Boren)

da eurosport.it

AUSTRALIAN OPEN – Facciamo il punto sui 13 italiani presenti in tabellone a Melbourne: Sinner, Musetti, Arnaldi, Sonego, Berrettini, Cobolli e Zeppieri per il maschile; Risultati recenti e stato di forma a poche ore dalla partenza del primo Slam dell’anno

Ci siamo. Dopo la pausa invernale torna il tennis che conta con il primo appuntamento Slam dell’anno: gli Australian Open. Al tabellone principale di Melbourne sono iscritti 128 giocatori e 128 giocatrici con 32 teste di serie. La nutrita spedizione azzurra conta 13 elementi (7 nel main draw maschile, 6 in quello femminile) con tre teste di serie, ovvero Jannik Sinner (4) e Lorenzo Musetti (25) da una parte e Jasmine Paolini (26) dall’altra. Al via il 14 gennaio ci saranno anche Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini, Flavio Cobolli e Giulio Zeppieri per il maschile. Diamo uno sguardo a ultimi risultati, sorteggio e condizione delle nostre  speranze all’Happy Slam.

JANNIK SINNER

Inutile girarci tanto attorno: le aspettative sull’altoatesino alla vigilia del torneo, anche considerando il sorteggio, sono altissime. Reduce da un finale di stagione da fenomeno tra Atp Finals e trionfo in Coppa Davis, in cui si sono visti i netti miglioramenti dal punto di vista tecnico e atletico, centrare anche solo l’obiettivo minimo, ovvero difendere l’ottavo degli Australian Open 2023, match in cui venne fermato al quinto set da Stefanos Tsitsipas, dovrebbe essere ampiamente alla sua portata. Esordio agevole con Van De Zandschulp, Pedro Cachin o un qualificato al secondo. Galan, Kubler, Wolf o Baez al 3° non spaventano. Poi Jannik parte favorito negli ottavi teorici con Khachanov o Tiafoe, come anche ai quarti dove sulla carta dovrebbe sfidare Rublev. L’obiettivo è regalarsi il quinto scontro diretto in due mesi con Sua Maestà Novak Djokovic che insegue il suo 11° titolo a Melbourne, il quinto in sei anni. Sarebbe una semifinale da sogno, la seconda a livello Slam per l’azzurro dopo quella persa sempre col Djoker a Wimbledon la scorsa estate. L’allievo dell’ormai consolidato tandem Vagnozzi-Cahill ha scelto di non giocare tornei ufficiali in avvicinamento al primo Slam dell’anno, così come i suoi rivali diretti Alcaraz e Medvedev, e a differenza di Djokovic che ha disputato la United Cup con la Serbia. Decisione che, guardando ritmo e velocità della palla nei test contro Polmans e Ruud al torneo-esibizione Kooyong Classic negli scorsi giorni, sembra aver dato i suoi frutti.

LORENZO MUSETTI

La seconda, e ultima, testa di serie azzurra del main draw maschile ci ha abituati a exploit da campione (vedasi vittoria contro Djokovic a Montecarlo) alternati a periodi di down, soprattutto nell’approccio mentale ai tornei. Il carrarino, che a Melbourne insegue ancora la prima vittoria, ha sulla carta un esordio soft con il francese Bonzi e anche nell’eventuale secondo turno partirebbe favorito (contro Van Assche o Duckworth). Il primo grande ostacolo per Lorenzo dovrebbe coincidere col bivio per la seconda settimana, ovvero Stefanos Tsitsipas che esordirà agli AO contro Berrettini, che parte sfavorito. A gennaio l’allievo di Simone Tartarini non ha pienamente convinto, perdendo contro il non irresistibile Kotov agli ottavi ad Hong Kong e contro Bublik ai quarti di Adeilade. La sensazione è che possa essere una mina vagante nel suo quarto di tabellone.

MATTEO ARNALDI

Il 2023 è stato l’anno della consacrazione nel circuito maggiore. Il sanremese, grazie alla prima vittoria 1000 a Madrid, lo scorso maggio è entrato nella top100. Poi ha scalato il ranking fino alla posizione 41 e a fine stagione è entrato nella storia del tennis italiano alzando da protagonista la Coppa Davis a Malaga: in finale contro l’Australia, prima del sigillo di Sinner contro De Minaur, l’allievo di Alessandro Petrone ha messo a segno il primo punto contro Popyrin. L’avvicinamento agli AO è stato tutto sommato positivo: tre successi e due sconfitte tra Brisbane ed Adelaide. Al primo turno, che coincide anche con la sua prima volta sul cemento di Melbourne, se la vedrà con la wild card di casa Adam Walton, n°176 del mondo, ma le cose potrebbero complicarsi presto. Al secondo turno, infatti, per il ligure potrebbe esserci Alex de Minaur, fresco di top10 e in grande forma (in United Cup ha appena battuto Djokovic, fermando la striscia di 43 vittorie consecutive in Australia del serbo).

 

LORENZO SONEGO

Poca fortuna dall’urna anche per Sonego, unico italiano nella parte bassa del tabellone maschile, che esordirà con i favori del pronostico contro il redivivo Daniel Evans (2-0 per il torinese i precedenti) ma, in caso di successo, con ogni probabilità troverebbe la testa di serie n° 2, Carlos Alcaraz (per onor di cronaca Sonny ha vinto in due set l’unico precedente a Cincinnati datato agosto 2021, ma lo spagnolo aveva da poco compiuto 18 anni ed era 32 del mondo). L’allievo di Gipo Arbino, altro protagonista della seconda Davis italiana a novembre con le vittorie nei doppi decisivi contro Olanda e Serbia, ha un successo contro Hanfmann e un ko contro Korda all’attivo nel 2024. Per arrivare al terzo turno servirà un’impresa.

MATTEO BERRETTINI

Il tennista romano non gioca un match ufficiale dal secondo turno degli US Open contro il francese Rinderknech, match del 31 agosto 2023 in cui si infortunò alla caviglia. I problemi al piede l’hanno obbligato a posticipare il rientro in campo, inizialmente previsto a Brisbane a inizio gennaio, mentre il forfait dal Kooyong Classic degli scorsi giorni potrebbe essere ricondotto a motivi precauzionali. Nel frattempo, nel periodo di inattività, Matteo ha interrotto il rapporto con lo storico coach Vincenzo Santopadre scegliendo come nuova guida tecnica l’ex collaboratore di Rafa Nadal, Francisco Roig. Il suo esordio, sulla carta proibitivo, contro il n° 7 del mondo, Stefanos Tsitsipas (remake del primo turno del 2019, vinto dal greco al quarto set) è una vera e propria incognita. Da ogni punto di vista. Difficile prevedere lo stato di forma, nell’economia di un match al meglio dei 5 set, dell’azzurro che lunedì è uscito dalla top100 dopo quasi 6 anni.

FLAVIO COBOLLI

Il tennista romano, classe 2002, è uno dei due sopravvissuti azzurri dagli Hunger Games delle qualificazioni: Flavio, che non era riuscito ad accedere al tabellone principale per sole due posizioni, ha lasciato per strada complessivamente 17 game (6-2 6-2 con Jin, 6-4 6-3 con Hassan, 6-4 6-2 con Rodriguez Taverna al turno decisivo). Farà il suo esordio nel main draw degli Australian Open (il secondo a livello Slam dopo quello dell’ultima edizione del Roland Garros dove ha perso contro Alcaraz) contro il big server cileno, Nicolas Jarry, testa di serie n° 18. Impegno non proprio agevole.

GIULIO ZEPPIERI

Il 22enne romano si è guadagnato il debutto agli AO con un percorso netto, proprio come Cobolli, dominando contro ogni avversario e perdendo solo 12 giochi, di cui 6 arrivati nella sfida decisiva contro Ritschard. Un exploit considerando che Zeppieri partiva da testa di serie numero 26 e il cemento non è certo la sua superficie preferita (a livello ATP ha disputato solo una partita grazie a una wild card a Firenze). Terraiolo dalla nascita, si era fatto conoscere al grande pubblico due anni fa ad Umago strappando un set ad Alcaraz in semifinale. A livello Slam, a differenza di Cobolli, può vantare già un successo, al Roland Garros 2023, contro Bublik, al quinto set. Esordirà contro il serbo Dusan Lajovic. Ce la può fare.

 

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