(Foto P.Boren)
Risultato : [2] Jannik Sinner (ITA) b. Daniil Medvedev (RUS) 7-6 4-6 6-3
Secondo ATP 500 per Jannik Sinner in meno di un mese. Il numero 4 del mondo batte in tre set il russo Daniil Medvedev che lo precede in classifica di una posizione. Tre ore e quattro minuti di lotta con scambi interminabili da fondo campo a velocità stratosferiche. Una vittoria conquistata con pazienza, maturata punto dopo punto, aspettando il momento giusto per accelerare o per venire a rete. Rimarchevole da questo punto di vista l’azzurro che è andato a rete 45 volte chiudendo in 32 occasioni il punto. Una maturità ormai acquisita da n.4 del mondo con i gradini più alti ormai non più irraggiungibili. Nella prima frazione Jannik ha perso per primo il servizio per poi riagguantare Medvedev e portarlo al tie-break. Sotto 1-4 sotto gli occhi di coach Darren Cahill (Vagnozzi non era presente in questa trasferta) Jannik ha recuperato i due mini break di svantaggio per chiudere per sette punti a cinque. Nel secondo un calo quasi fisiologico per l’azzurro che gioca dal torneo di Pechino un tennis stellare. Doppio break per il russo, che cede una volta il servizio, ma chiude la seconda frazione per 6-4. Nel terzo set Sinner inizia a servire per primo e sul 2-1 toglie il servizio all’ex numero uno del mondo. Gioco lunghissimo durato 36 punti nel quale Jannik ha bisogno di ben 9 break point prima di chiudere il game. La fatica per i punti giocati si fa sentire e Medvedev nel gioco successivo recupera la battuta del nativo di San Candido. Ma le gambe sono diventate pesanti anche per Medvedev. Come al solito dopo lunghissimi scambi da fondo Jannik mette a segno il break che lo porta sul 4-2. Sul 2-5 Medvedev serve per restare in partita ed annulla un primo match-point. Le emozioni non sono finite. Jannik serve sul 5-3 e deve annullare due palle break. La prima è un regalo di Medvedev che spara fuori un facile dritto da sopra la rete. La strada è tracciata. Sinner chiude al secondo match point. Il titolo di Vienna è suo. Un filotto di 12 vittorie contro una sola sconfitta quella con Ben Shelton al Masters 1000 di Shangai. Ancora più importate il fatto di
avere battuto per la seconda volta consecutiva Daniil Medvedev con il quale prima di Pechino aveva un bilancio di 6 sconfitte e zero vittorie. Un ascondente psicologico importante perché il russo che lo precede alla terza piazza della classifica ha ormai solo 1700 punti di vantaggio. Considerato che ci sono ancora il Masters 1000 di Parigi e le ATP Finals non ci sarebbe da meravigliarsi di trovare a fine anno Jannik vicinissimo se non seduto sulla terza poltrona mondiale. Con questa vittoria Sinner arriva a 56 incontri vinti supera il record di Corrado Barazzutt1 di 54 vittorie in un anno. Jannik inoltre raggiunge quota 10 tornei vinti ed affianca al primo posto Adriano Panatta anche lui vincitore di 10 tornei, (2090)