(Foto USTA)
New-York – Era una sfida tra amici, Rublev è il padrino della figlia di Medvedev, che si conoscono da ragazzini ed è finita logicamente come le altre volte che i due si sono in contrati. Daniil Medvedev n.3 del mondo ha superato in tre set , 6-4 6-3 6-4, Andrey Rublev numero tre del ranking. Una partita resa ancora più difficile dalle condizioni climatiche. Sempre il primo a fare il break,
Rublev ha subito l’inesorabile ritorno del connazionale che punto su punto ogni volta recuperava il ritardo con l’avversario sfinito dai lunghissimi scambi condotti ad un ritmo infernale. Al limite della resistenza fisica Rublev, mentre Medvedev sembrava sopportare meglio il caldo e l’opprimente cappa di umidità che gravava su New York e sullo stadio.
“Un giorno un giocatore morirà e allora vedranno”. Rivolto alla telecamera, Daniil Medvedev ha lasciato capire senza alcuna possibilità di essere frainteso il suo pensiero.
Anche Medvedev comunque risente fisicamente delle condizioni estreme. A metà secondo set deve chiedere un primo medical time out per un problema alla schiena. Nel terzo invoca nuovamente l’assistenza sanitaria per difficoltà di respirazione: gli porgono un inalatore.
In semifinale il russo che quest’anno è il giocatore che ha vinto di più sul veloce affrontera Carlos Alcaraz. contro il quale ha perso entrambe le partite giocate quest’anno a Indian Wells e Wimbledon (1990)