(Foto AELTC)
Wimbledon – Purtroppo è finita come da pronostico. Novak Djokovic n.2 del mondo ha dominato la semifinale contro il nostro Jannik Sinner. Lo score impietoso 6-3 6-3 7-6 riflette l’andamento della partita che ha visto il serbo perfetto nei primi due set e Sinner che nel terzo è riuscito a mettere la testa fuori dall’acqua e ad avere anche due set point sul 5-4 il secondo dei quali sprecato con un errore di dritto. Jannik ce l’ha messa tutta, ma il Djokovic odierno è stato vicino alla perfezione. Il terzo set oltre che di un livello più alto dell’azzurro risente anche di un calo di tensione del serbo ormai avanti due set a zero e vicino alla 35esima finale in uno Slam, la nona a Wimbledon dove ha già conquistato 7 trofei. A Jannik manca ancora la capacità di stare concentrato e tenere alto, altissimo il livello contro uno come Novak, per tre set. Inoltre il nativo di San Candido nelle prime due frazioni non ha saputo variare la qualità del suo tennis. Sempre a fondo campo a scambiare missili. Un braccio di ferro che con altri tennisti sarebbe stato vincente, ma non contro Djokovic.
I risultati migliori infatti li ha avuti nel terzo quando ha cercato di verticalizzare scendendo a rete, e spezzare il ritmo con qualche smorzata. Lo slice di rovescio purtroppo è ancora un colpo sconosciuto, ma siamo sicuri che Sinner saprà migliorare anche in quello. Purtroppo la distanza con Novak è ancora grande.
Jannik non ha come Berrettini (servizio e dritto) colpi che fanno male e che possono dare il punto immediato. Funziona con tanti, ma quando si arriva al top delle classifiche (Djokovic, Alcaraz, Rune) spingere da fondo non basta più. Rimane il grande risultato di una semifinale a Wimbledon, terzo italiano nella storia, dopo Pietrangeli e Berrettini, e non dimentichiamo Sinner ha solo 21 anni. “Il ragazzo si farà” cantava De Gregori. E’ una certezza. (1738)