(Foto AELTC)
Wimbledon – Troppo forte Carlos Alcaraz per Matteo Berrettini che cede in 4 set, 3-6 6-3 6-3 6-3, lo score, ma la partita di oggi una certezza l’ha data. Matteo è tornato ed a sprazzi ha fatto vedere il livello di gioco che nel 2021 lo avevano portato a cedere solo in finale allo strapotere di Novak Djokovic. Servizio e dritto ci sono, e anche il rovescio è migliorato rispetto ad un anno fa. Nel primo ed anche negli altri set Berrettini ha giocato alla pari con il numero uno del mondo. Come succede sull’erba ogni set è stato deciso da una o due giocate. Basta un dritto steccato, una palla che rimbalza male e ci trova a difendere una palla break. Contro un Alcaraz determinato e deciso come quello di oggi un lusso che non ci si può permettere. Sotto di un set. Carlos ha continuato a giocare il suo tennis, a volte imprevedibile. Una smorzata per spezzare uno scambio, una discesa a rete controtempo, aspettando il varco nel servizio di Berrettini. Matteo ha giocato un’ottima partita, il servizio lo ha sostenuto sempre, ma purtroppo ancora nello scambio da fondo non è continuo come dovrebbe. In qualche occasione ha anche dato l’impressione di non correre su tutte le palle. Forse qualche dolorino ancora persistente che ne limita la mobilità. Trentacinque errori non forzati sono troppi per riuscire a battere il più giovane numero della storia del tennis. Finisce agli ottavi l’avventura londinese di Matteo con tre partite vinte con autorità cedendo solo ad un Alcaraz che si pone come uno dei favoriti del torneo. Sensazioni positive. Matteo è tornato. (1699)