Wimbledon : Jannik Sinner batte Quentin Halys in rimonta, e si qualifica per gli ottavi di finale

da eurosport.it

(Foto AELTC)

Wimbledon – Il terzo turno di Jannik Sinner parte in salita, ma alla fine l’altoatesino è bravo a trovare le energie nervose per rimontare Quentin Halys in quattro set. L’allievo di Vagnozzi vola così agli ottavi di finale, dove pregusta un confronto contro il vincente tra Mikael Ymer e Daniel Galan. Una parte di tabellone orfana di Fritz e Ruud, costringe l’azzurro a sognare in grande. Sono bastate 24 ore per creare una voragine nel tabellone di Jannik Sinner. I tonfi improvvisi di Taylor Fritz e Casper Ruud hanno posto l’altoatesino di fronte a una missione precisa: allontanare i dubbi una volta per tutte, alla ricerca della continuità. Un’opera il cui completamento parte non tanto dall’analisi dei prossimi sfidanti – nessuno, fino alla potenziale semifinale con Djokovic, rientra nella top 25 del ranking -, ma dalla perseveranza con cui l’azzurro bilancerà ambizione e concretezza sui prati dei Championships. Detto in parole più semplici: la chiave è non finire preda di se stessi. Il terzo test del torneo, dopo la grigliata in salsa argentina contro Cerundolo e Schwartzman, ci racconta di un Sinner più sereno e determinato in questo senso, capace di invertire la rotta dopo un primo set tutt’altro che positivo. Così, tra le buche del campo 3, il big server transalpino Quentin Halys viene rimontato in quattro set, sul punteggio di 3-6 6-2 6-3 6-4. Agguantati gli ottavi di Wimbledon per la seconda volta in carriera, Jannik può concentrarsi su un altro appuntamento abbordabile: al varco, lo attende uno tra Mikael Ymer e Daniel Galan.  La partenza non è delle più semplici: per tutto il 1° set, Jannik fatica a trovare la ricetta giusta per ammortizzare la pesantezza del servizio avversario. Dall’altro canto, Halys parte in fiducia – non aveva perso nemmeno un servizio nelle prime due gare – e domina l’azzurro di pura forza bruta. A tratti fiacco e fuori tempo Jannik, che incassa un doloroso break al quarto gioco e da lì non riesce più a rientrare nel set. Azzerata la risposta del numero 8 mondiale, Halys veleggia verso il 6-3 conclusivo. Quella di Jannik allora, diventa una gara di attesa: serve pazientare affinché il martello pneumatico del transalpino si scarichi. Fortunatamente, la svolta si materializza subito a inizio secondo set: Halys allenta la morsa, e l’altoatesino fiuta il sangue. Il break immediato per il 2-0 permette a Jannik di ritrovare armonia e serenità nei propri fondamentali: finalmente una reazione dopo essere entrato in campo col piede sbagliato. Sinner strappa così due servizi e il set all’avversario, pareggiando i conti sul 6-2. Stesso copione nel terzo set, in cui il numero uno italiano stana Halys al sesto gioco senza concedergli diritto di risposta. Il set più combattuto è di gran lunga il quarto: Sinner azzanna subito l’avversario al primo gioco, senza sfruttare la palla break. Halys allora rincara la dose, ritagliandosi due palle break e strappando il servizio al gioco successivo. Qui però sale in cattedra la forza di volontà dell’altoatesino: controbreak immediato, e messaggio lanciato al francese. E’ la botta di fiducia necessaria a chiudere il match: Jannik concede le briciole a servizio, e sferra la zampata finale al nono game. Non avremo visto la miglior versione di Sinner quest’oggi, ma abbiamo di sicuro assistito a quella più battagliera e testarda. E forse era proprio questo il tassello che mancava per pensare a una corsa più lunga del previsto. (1663)

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