Roland Garros : Camila Giorgi ” Quando smetto voglio scrivere libri per bambini

(Foto Patrick Boren)

Parigi – Lascia Parigi con l’amaro in bocca Camila Giorgi. Un ritiro, sul Centrale contro la n.3 del mondo Jessica Pegula, ma la consapevolezza di stare giocando un ottimo tennis al di là dei problemi fisici.

Insomma sorridente, malgrado una sconfitta dolorosa, per infortunio
“Sì, certo, e specialmente perché non sto giocando male. Cioè, mi sento bene in campo, quindi per me è  un problema e me lo porto dietro da un po’. Ora quindi vediamo . Purtroppo’ non è una cosa che guarisce da un giorno all’altro. Però sono comunque contenta perché sto esprimendo un bel gioco.”

L’infortunio è al ginocchio, ma sembra sia esclusa un’operazione
No no ancora non è necessaria un’operazione però devo starci dietro comunque è qualcosa sul menisco quindi bisogna farci attenzione. Secondo me  andrà bene per la stagione sull’erba. Adesso c’è tanto tempo per recuperare.”

Dolore che perseguita Camila sin dal primo turno
“Anche l’altro giorno mi hanno chiesto anche come stavo al ginocchio. Stavo sempre male. C’è sempre dolore. È un po’ come ti senti dolore, ma un po’ in tutto, anche quando salto sul servizio però secondo me è una questione di logicamente quando ho avuto il problema non mi sono mai fermata alla fine perché c’è stato peccato tutti i tornei i tornei da giocare quindi niente.
No no è vero così come hanno detto mi hanno consigliato quello, ma ho visto i tornei, ho detto no non mi voglio fermare, cioè adesso no, però se lo tengo sotto controllo mi piace. Sì, ma poi adesso mi fermo un po’. Adesso comunque per il prossimo torneo sarà Nottingham, quindi c’è un po’ di tempo.

Contro la Pegula in passato ci sono stati match equilibrati, delle battaglie
“Ma sì, sì, anche perché non stavo giocando male. Oggi c’è una questione che poi dopo logico, se non c’hai quella mobilità che è una parte del mio gioco importante è diverso.”

E purtroppo il ritiro alla fine del set
“Sì alla fine del set era già abbastanza aggravante oggi anche perché ho fatto poco riscaldamento ho fatto 20 minuti in campo e basta. Quindi ho detto vediamo, non si sa mai. Però dopo non stavo giocando, e si aggravato un po’.”

E ora arriva l’erba
“Mi auguro di comunque giocare tante partite in erba che quando mi trovo bene le posso giocare, è diverso che la terra dove devo essere molto più paziente, avere la pazienza che non è il mio forte però, ma secondo me sto giocando bene. Ripeto devo migliorare certi aspetti del gioco a prescindere del ginocchio che quella un’altra cosa che è anche fondamentale e poi andrà bene secondo me ma anche quest’anno secondo me andrà molto bene si.”

Ottimismo importante.
“Perché comunque mi sono fermata tre mesi l’anno scorso ho ripreso e adesso sto giocando più stabile quindi secondo me giocando tutti i tornei senza problemi fisici come quello di oggi secondo me posso. esprimere un bel tennis.”

Ora riposo e tempo da impiegare
“Adesso vado a fare un giro sicuro a Parigi, quella sicura. E poi una visita dagli specialisti A Firenze a Firenze ce l’ho a casa perché secondo me queste cose deve averle vicino a casa come il parrucchiere.”

In quei tre mesi in cui sei stata ferma hai fatto molte cose diverse, raccontato varianza e rivisitato dell’Argentina, ecc. Quindi in questo momento cosa farai al di là di curarti il ginocchio? Hai già qualche idea, magari per distrarti un po’ dal tennis?
“E sì, sicuramente non c’è tanta passione. La verità è che adesso comunque sto cercando, cioè sto facendo dei progetti per un domani e quando arriverà il momento per me ci sarà il momento di smettere, che per me poi inizierà un’altra cosa. Quindi adesso sto cercando di vedere come costruire questo, questo progetto che ho e poi nulla, ma sicuramente in casa comunque è sempre bello stare un po’ che ultimamente sto due giorni riparto e quello è anche un po’ cambi, la valigia e poi riparti che mi fa un po’ così. E c’ò anche il progetto di un libro per bambini. Di sei anni. Poi un domani vorrei proprio insegnare ai bambini. Sì, anche sì, certo, io adoro i bambini, gli animali, Quindi domani mi piacerebbe fare una casa. A Roma che mi è piaciuta tanto.”

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