Andando a spulciare nelle statistiche dell’ATP, la prima che analizziamo è quella relativa agli aces.
Nel 2014 la situazione degli aces vede come al primo posto Ivo Karlovic (1020), seguito da John Isner (970), Milos Raonic (939) giocatore con la migliore classifica, mentre distanziato di quasi trecento ace segue al 4° posto Marin Cilic (695) il primo tra i quattro vincitori di Slam del 2014.
Il n°1 del mondo Novak Djokovic (398) è 15esimo, Roger Federer (552) 9°, Rafael Nadal (177) 56° e Stan Wawrinka (402) quattordicesimo.
Nei primi cento tre italiani. Andreas Seppi (230 n.40, Fabio Fognini (190) n.51 e Paolo Lorenzi(92) n.100.
La media di aces x match vede invece al primo posto l’australiano Nick Kyrgios (19 ace ) seguito da Tim Puetz (19 ace ), Karlovic ed Isner (18). Djokovic (7) è al n.51, Federer (8) n.33, Nadal (3) n.131 e Wawrinka (9) n.22 mentre Cilic (11) n.13.
Nella classifica di tutti i tempi (era del computer) leader assoluto ed inarrivabile Goran Ivanisevic che con la sua Prestige e l’effetto mancino del servizio ha messo a segno 10183 aces . Seguono Andy Roddick (9074) e Pete Sampras(8858) che è incalzato a corta distanza da Ivo Karlovic (8830) primo dei tennisti in attività e Roger Federer (8820). L’altro tennista ancora in attività nella top-ten è Feliciano Lopez (6837) anche lui mancino, per poi arrivare a John Isner (6163) al n°12.
Se si considera invece la media per partita il n°1 in assoluto è Ivo Karlovic (19 ace x match) seguito da John Isner (16 ace x match) a pari merito con l’australiano Wayne Arthurs (16 ace x match). Al quarto posto Milos Raonic (15 ace x match) che promette di scalare velocemente tutte le classifiche, mentre dopo il canadese il primo tennista ancora attivo è il lussemburghese Gilles Muller alla 12esima posizione (12 ace x match).
Nessun italiano tra i primi 100, Troviamo al n°105 Andreas Seppi ed al 112 Davide Sanguinetti e questa da da pensare su quella che deve essere l’evoluzione obbligatoria del tennis insegnato in Italia. Il servizio è un colpo che i maestri italiani non amano insegnare, che viene sempre alla fine di tutte le lezioni.
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