Fonte Arianna Ravelli www.corriere.it
MILANO La «crema» c’è anche nel tennis. Decisamente appetitosa. Quando il calcio latita («soccer until april no creme», dice a un certo punto Manlio Bruni, commercialista già indagato, a Thomas Nyghan, ex tennista svedese, i suoi occhi e le sue orecchie sui circuiti, che gli risponde: «Big cremas stanno arrivando»), i maghi delle combine si rivolgono ai campi di tennis. Dove trovano la stessa disponibilità che hanno sperimentato nel mondo del pallone. È questa una delle scoperte cui è arrivata la procura di Cremona, quando ha letto il contenuto di circa 200 smartphone e computer degli indagati del Calcioscommesse. Le millanterie non mancheranno e le responsabilità penali sono tutte da provare, ma il quadro che emerge è una gigantesca figura di… crema.
Bracciali: «Viva il re»
Illuminante una conversazione tra Daniele Bracciali, in chat «braccio78», e Manlio Bruni, il commercialista del gruppo dei bolognesi. È il 9 luglio 2007, siamo alla vigilia del match di Bracciali contro Jenkins a Newport. Il tramite tra i due è tale Goret. Comincia Bruni: «È importantissimo vincere il primo set e se possibile andare un break avanti nel secondo». Braccio78 è titubante: «Tira una brutta aria». Bruni: «Ok, ma facendo in live non se ne accorgerebbe nessuno». Braccio78: «Se lo conoscevo (l’avversario, ndr) avrei potuto. Di solito ci offrono 50. Poi dipende, ma domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta se ne può parlare». Bruni: «50 potrei farcela ma è indispensabile vincere il primo»; Braccio78: «Molto importante è che quello che ci gioco lo conosco così ci parlo prima»; Bruni: «Tu prova a vincere il primo, se lo perdi e perdi in due non se ne fa niente». Braccio78: «Oggi Volandri ha fatto di sicuro così»; Bruni: «50 per un set mi sembra buono»; Braccio78: «Non male, però a ‘sto giro gioco normale. Se cambio idea ti faccio sapere»; Goret: «Se decidi mandami sms con scritto Viva il re». Bracciali è incerto: «O perdo in due set, o vinco il primo, gioco 1-2 game del secondo e mi ritiro. In questi due casi a quanto si può arrivare?». Bruni: «Tu provi a vincere il primo e poi ti ritiri dopo alcuni games e siamo d’accordo per 50, altrimenti se perdi il primo poi puoi arrivare a vincere la partita e con me non hai nessun impegno». Braccio78: «Al 90% è no. Ma tra un paio d’ore ti mando sms». Bracciali perse in 2 set. L’11 novembre Bracciali è preoccupato: Alessio Di Mauro, un altro tennista, è stato squalificato per aver scommesso. «Visto Di Mauro? Ora tocca a noi. Mi rompono le palle per 370 euro. Galimberti è nella merda. Ha giocato molto e forse anche su suoi match. Volandri… troppi match sospetti».
«Potito acquistato»
Il 6/12/2007 Bruni parla con tale Enrico Sganzerla. «Abbiamo acquistato Potito». Sganzerla: «Meno male una buona notizia»; B.: «Dice che lo vuole fare. Lunedì torniamo apposta per parlare con lui. Devo portargli tre telefoni e tre schede. Anche uno per Mara» (Santangelo?, ndr). I due poi parlano di altri tennisti italiani. B.: «Bolell è difficile. Pistolesi (il coach, ndr) non vuole. Unico problema è che Mara è ancora mezza rotta. E Poto è a rischio squalifica. Speriamo solo una multa. Comunque ho convinto Braccio a fare quali a Chennai, non si sa mai». Anche Massimo Erodiani, gestore di un’agenzia di scommesse indagato della prima ora, parla di Starace con tale Corradino. Siamo a poche ore dalla finale del torneo di Casablanca 2011 che Starace gioca (e perde in 2 set) contro Andujar, fin lì sempre battuto. «Starace ha fatto un assegno in garanzia?». «Sì. Ho visto i due assegni loro . Mi hanno detto muovi il max perché è fatta, vince ansimar (poi si corregge: Andujar, ndr). Ieri l’hanno fatto con Montanes (sconfitto in semifinale, ndr). Hanno vinto 1,5 milioni di euro, sul live altrettanti» . (1025)