(Foto Patrick Boren)
Risultato : Matteo Arnaldi (ITA) b. Daniel Galan (COL) 2-6 6-3 6-0 6-2
Parigi – Si tingono di azzurro i campi in terra rossa del Roland Garros. Matteo Arnaldi, 106 del mondo si vendica del
colombiano Daniel Galan (91) che lo aveva eliminato lo scorso anno al turno finale delle qualifiche degli US Open, e vince il suo primo incontro in uno Slam. Incontro iniziato male per il 22enne sanremese che sceso in campo contratto ed anche emozionato non riesce a lasciare andare via il braccio. Molti errori, la prima di servizio che non entra un po’ di nervosismo e Galan brekka due volte Arnaldi e chiude il primo set per sei giochi a due. “Ero teso. La prima volta in uno Slam è sempre complicata. Quello che mio ha aiutato è stata l’esperienza degli ultimi tornei. Barcellona, Madrid, Roma. Ho imparato a gestire le situazioni. Poi ho anche pensato che si giocava 3 su 6 ed avevo ancora molto tempo per gestire la partita.” Racconta Matteo che aggiunge “C’era vento e non aiutava e le palle si gonfiavano tanto dopo pochi giochi. Poi si giocava anche nel campo accanto e per la concentrazione non era il massimo.” Sta di fatto che pensando ai cinque set, Arnaldi ha lasciato andare il braccio ed cominciato a comandare il gioco. Break in apertura del secondo set, confermato fino alla fine per rimettere lo score in equilibrio e poi dominio assoluto nella terza frazione vinta con 6-0 che ha tagliato definitivamente le gambe a Galan. Il quarto set è stato poco più di una formalità. Servizio e dritto marciavano come a Madrid quando Matteo ha battuto il n.5 del mondo Casper Ruud. Doppio break e prima vittoria in carriera in uno Slam. “Voglio dedicare questa vittoria al mio team A tutti loro a tutti quelli che mi sono stati vicino. Da Barcellona Madrid, a Roma abbiamo fatto tutti insieme un grande lavoro con il mio team.” Sorride Arnaldi “Giocare tornei importanti mi ha dato esperienza. Il livello forse c’era anche prima, ma il declic è stato giocare Indian Wells, Miami, Doha dove non ho fatto grandi cose, ma mi è servito molto. Perché un conto è sapere come giocano Tsitsipas, Medvedev, un’altra cosa è giocarci contro. Sono anche dovuto scendere di livello ed andare a giocare a Murcia dove ho vinto ed ho fatto un’iniezione di fiducia. Speriamo di andare ancora avanti” conclude Matteo che attende al turno successivo il vincente del match tra Brandon Nakashima e Denis Shapolavov. Una bella avventura quella
di Arnaldi iniziata a cinque anni grazie al nonno che lo ha iniziato al tennis ed al nuoto per pois scegliere a 12 anni la pallina gialla. Poi una progressione senza stop. A 13 anni vince i campionati italiani Under 13, sia in singolare sia in doppio. A 14 anni esordisce a livello internazionale in Svizzera, conquistando il suo primo titolo Under 14. Al suo debutto nell’ITF Junior Circuit, nel 2017 vince in singolare il torneo Grade 5 di Tbilisi e in seguito si aggiudica in tornei di Grade 1 e 2 altri due titoli in singolare e due in doppio. Il suo miglior risultato nei tornei di Grade A è la semifinale disputata al Trofeo Bonfiglio nel maggio 2019, risultato che lo porta alla 22ª posizione del ranking ITF juniores. L’esordio nel 2018 come professionista. Il 5 marzo disputa la sua prima finale Challenger al torneo di doppio di Las Palmas, e in coppia con Luciano Darderi viene sconfitto per 10-7 nel set decisivo da Sadio Doumbia / Fabien Reboul. Ad aprile raggiunge a Spalato la sua prima semifinale Challenger in singolare, partendo dalle qualificazioni, e si arrende al nº 147 ATP Christopher O’Connell, vincitore del torneo. A maggio fa il suo esordio nel circuito ATP agli Internazionali d’Italia, entrando nel tabellone principale sia in singolare sia in doppio grazie alle wild card conquistate nei tornei di pre-qualificazione. In singolare perde in due set contro il nº 23 del mondo Marin Čilić. In maggio conquista a Francavilla al Mare il suo primo titolo Challenger sconfiggendo in finale Francesco Maestrelli in tre set. Alla sua prima esperienza nelle prove del Grande Slam, viene eliminato al primo turno di qualificazione a Wimbledon. Ad agosto raggiunge la finale al Challenger di San Marino e viene sconfitto in due set da Pavel Kotov, risultato con cui entra per la prima volta nella top 200 del ranking, in 186ª posizione. Nel 2022 prende parte anche alle qualificazioni degli US Open, e dopo i successi su Ryan Peniston e Gilles Simon viene sconfitto nell’incontro decisivo da Daniel Elahi Galan. Costretto al ritiro in semifinale al Challenger di Como, raggiunge i quarti al Challenger 125 di Stettino e a fine torneo sale alla 157ª posizione mondiale. Tornato a giocare sul cemento raggiunge la semifinale all’Alicante Challenger e viene sconfitto in tre set dal dominicano Nick Hardt. Continua a risalire la classifica a Saint-Tropez raggiungendo la terza finale Challenger in carriera senza perdere alcun set e senza cedere il servizio, e viene sconfitto in due set da Mattia Bellucci. Esce nei quarti al Challenger di Bergamo dopo che al primo turno aveva concesso solo 4 giochi al nº 93 ATP Gregoire Barrere, primo top 100 sconfitto in carriera, la settimana dopo porta il best ranking alla 131ª posizione. Subentra come sostituto di Holger Rune alle Next Generation ATP Finals, dove però non supera la fase a gironi perdendo i tre match contro Brandon Nakashima, Francesco Passaro e Jiří Lehečka.
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