Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis, intervistato ai microfoni de ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento ha parlato dei recenti episodi accaduti a Fabio Fognini che negli ultimi mesi è stato multato dall’ATP per i suoi comportamenti fuori dalle righe.
Dichiara Binaghi: “Il gestaccio di Fognini a Shanghai? Ho parlato con lui, nel suo gesto non c’è cattiveria, malafede, spirito di fare dei danni, c’è un momento di sana follia che è avvenuto troppo spesso in questa ultima parte dell’anno.
Ricordiamoci che è uno dei più forti giocatori al mondo, ricordiamoci quello che ha fatto per la maglia azzurra, per la squadra di Davis, portandola in semifinale e battendo Murray. Oltre a essere un campione in campo, poi, è un bravissimo ragazzo. Stiamo cercando di aiutarlo a non nuocersi, a non farsi del male, a esprimere le sue potenzialità e chi gli sta vicino non deve cercare attenuanti e scuse ma assieme a noi deve aiutarlo a capire la gravità di certi suoi atteggiamenti, che fanno male a lui, al suo tennis e ai suoi risultati. Fabio sa benissimo cosa vuole la Federazione da lui, cosa ci si aspetta da lui”.
Binaghi esclude però sanzioni da codice etico di prandelliana memoria: “Non mi sembra che ci siano le stesse condizioni, il calcio è una cosa, il tennis un’altra – continua – I giocatori sono soggetti a regole e sanzioni da parte di Atp e Wta, la Federazione non può incidere come succede in altri sport ma anche noi e i nostri tesserati sono soggetti a un codice etico uguale per tutti, approvato dal Consiglio nazionale del Coni”.
“il voto alla stagione è un 8. Siamo tra le prime quattro nazioni sia fra gli uomini, abbiamo vinto per la prima volta il doppio femminile a Wimbledon, la Errani ha fatto la finale a Roma e la Pennetta ha vinto Indian Wells.
Il movimento femminile ormai da dieci anni mostra delle capacità generazionali straordinarie, è una sicurezza. E la Errani, la Giorgi e la Knapp sono tutte giovani. Fra gli uomini, invece, abbiamo un settore giovanile che in prospettiva è migliore rispetto alle donne anche se il nostro numero uno, Quinzi, si è dovuto fermare qualche mese. Ma quelli che lui ha battuto, poi hanno sconfitto mostri sacri come Nadal. Dietro Quinzi, c‘è comunque un buon gruppo di ragazzi che nei prossimi anni continueranno a darci soddisfazioni”.
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