Madrid – Colpo grosso di Andrea Vavassori (164) che batte in due set 6-2 7-6
il britannico Andy Murray attuale 52 del mondo. Certo Murray dopo la doppia operazione all’anca non è più il Murray vincitore di 3 Slam, ex numero del mondo e membro, finche la salute lo ha assistito, dei favolosi 4 (Djokovic, Federer e Nadal in rigoroso ordine alfabetico). La terra battuta non è la sua superficie preferita, ma è sempre un tennista che ha vinto a Madrid nel 2015 e nel 2016 ha fatto finale a Madrid e Roland Garros ed ha vinto gli Internazionali d’Italia. Andy non lascia andare un punto ed oggi lo ha dimostrato. Vavassori che usciva dalle qualificazioni ha giocato un primo set perfetto. Settanta per cento di prime in campo, concentrato sulla risposta, non ha lasciato spazio al britannico. Un 6-2 perentorio veramente meritato. Anche la seconda frazione iniziava bene per l’azzurro che toglieva subito il servizio all’ex numero del mondo e andava avanti 4 giochi a 2. Purtroppo il meccanismo si inceppava . Un po’ di tensione di troppo, Murray che giocava un paio di punti all’antica ed il break sfumava nel caldo del Centrale di Madrid. “Peccato per il break “ commenta Vavassori. “Ero avanti 30 a 0 e poi avrei servito con palle nuove ed oggi il servizio funzionava a dovere. Lui lo conosciamo. E’ uno che non molla mai che ha costruito la sua carriera lottando punto su punto.”
Si va al tie break e Vavassori non trema. Il torinese va avanti 5-3 poi 6-3 con tre set point a disposizione. Il primo se ne va su un doppio fallo. “Mi sono detto di spingere di avere coraggio” sottolinea Andrea “ La palla sul doppio fallo è uscita di poco, perché l’ho forzato. Peccato per il secondo sul kick di servizio ho mancato la volèe, sarebbe stato bello chiudere così.” Arriva comunque un terzo match point su un errore a rete di Murray, e poi il quarto che finalmente è quello buono. E’ la vittoria più importante della carriera di singolarista di Vavassori . “E’ un risultato importante. In un grande torneo e in un grande stadio e contro un grande campione. Sono contento. “ Il prossimo turno sarà contro il russo Daniil Medvedev attuale 3 del mondo. Non importa il risultato, Vavassori il suo torneo lo ha già vinto.
Andrea Vavassori 27 anni nasce a Torino ed inizia la sua carriera professionista nel 2011. Esordisce nelle qualificazioni di un torneo Futures nel 2011 ad Aosta, e nel 2013 entra per la prima volta nel tabellone principale di un Futures al torneo Turkey F50, vincendo al primo turno nel torneo di doppio. L’esordio in singolare in un Futures avviene nel 2014 e nei primi tornei subisce 4 sconfitte consecutive. Nel marzo 2015 vince il primo incontro in singolare al Futures Turkey F10 e in luglio raggiunge la sua prima finale da professionista in coppia con Alessandro Luisi, perdendo in tre set contro Andrea Collarini/Tomas Lipovsek Puches all’Italy F18 di Modena. Il mese dopo perde la finale in doppio anche all’Italy F24 di Piombino. Verso fine anno disputa per la prima volta i quarti di finale in singolare in due tornei Futures egiziani.
Nel gennaio 2021 arriva in semifinale all’Antalya Open (ATP 250) in coppia con Salvatore Caruso e sale al 90º posto del ranking. Il mese dopo viene convocato per la prima volta a rappresentare l’Italia all’ATP Cup[3] e viene sconfitto con Bolelli dalla coppia Mahut / Roger-Vasselin. Il 10 febbraio vince per la prima volta un incontro dello Slam agli Australian Open in coppia con Sonego contro la coppia Paire/Arneodo prima di perdere da Bolelli e González. Il 10 aprile vince il suo primo titolo ATP, il Sardegna Open, in coppia con Lorenzo Sonego, superando in finale Bolelli/Gonzalez per 6-3, 6-4. A fine torneo sale alla 71ª posizione del ranking. Due settimane più tardi raggiunge con Matteo Berrettini la semifinale al 250 di Belgrado, risultato che lo porta il 3 maggio al 70º posto mondiale. Nei successivi 9 tornei vince in totale due soli incontri e viene eliminato al primo turno agli Internazionali d’Italia, al Roland Garros e a Wimbledon. Raggiunge quindi la semifinale al Challenger di Salisburgo e i quarti nei tornei ATP di Båstad e Kitzbühel.
In settembre perde la finale in doppio al Challenger di Como e si aggiudica il titolo in quello di Tulln an der Donau in coppia con Dustin Brown. Il mese dopo, ancora con Brown, vince il Challenger di Napoli e perde la finale in quello di Ercolano, l’8 novembre porta il best ranking alla 69ª posizione. A novembre gioca il suo primo match di singolare in un torneo del circuito maggiore all’ATP 250 di Stoccolma, dove dopo aver superato le qualificazioni vince contro Pavel Kotov per 6-3, 6-4. Al secondo turno viene sconfitto da Denis Shapovalov 7-6, 6-1. A fine mese conferma i progressi in singolare raggiungendo la semifinale al Challenger di Bari, che gli consente di portare il best ranking di specialità alla 262ª posizione, mentre viene sconfitto nella finale di doppio insieme a David Vega Hernández.
2022: una finale ATP, terzo turno agli US Open e top 60 in doppio; prime finali Challenger e top 200 in singolare
Sconfitto al primo turno agli Australian Open, raggiunge i quarti di finale nei successivi tre tornei ATP in coppia con Sonego, in particolare all’ATP 500 di Rio de Janeiro dove eliminano al primo turno le teste di serie nº 2 Juan Sebastián Cabal / Robert Farah. In marzo perde in semifinale al Torino Challenger e a fine mese vince il titolo allo Zadar Open in coppia con Zdeněk Kolář. Ad aprile disputa a Marrakech la seconda finale nel circuito maggiore e in coppia con Jan Zieliński viene sconfitto in due set da Rafael Matos / David Vega Hernández. Un infortunio lo tiene fermo alcune settimane, rientra al Roland Garros[4] e in coppia con Sonego viene sconfitto al secondo turno dopo aver eliminato gli specialisti Matthew Ebden / Max Purcell. In coppia con Nikola Cacic esce al secondo turno anche a Wimbledon, dove supera le qualificazioni in singolare e viene sconfitto al primo turno del main draw. Vince quindi il torneo di doppio al Challenger di Verona assieme a Luis David Martínez.
A fine luglio disputa a San Benedetto del Tronto la sua prima finale Challenger in singolare e raccoglie solo due giochi contro Raul Brancaccio. La settimana successiva prende parte al Challenger di Cordenons, vince il torneo di doppio assieme a Dustin Brown e perde la seconda finale consecutiva in singolare, questa volta contro Zhang Zhizhen. Con questi risultati ritocca il best ranking in entrambe le specialità, salendo al 176º posto in singolare e al 63º in doppio. Alla sua prima partecipazione agli US Open, dove gioca assieme a Sonego, raggiunge per la prima volta il terzo turno in uno Slam dopo aver eliminato le teste di serie nº 9 Bopanna / Middelkoop. A settembre vince assieme a Brown i Challenger 125 di Stettino e Genova, superando in entrambe le finali Jebavý / Pavlásek, e porta il best ranking alla 51ª posizione. Il mese successivo raggiunge con Sonego le semifinali nei tornei ATP di Firenze, nel quale battono nei quarti Mektic / Pavic, e di Napoli, perdendo in entrambe le occasioni dopo incontri molto equilibrati contro Ivan Dodig / Austin Krajicek.
2023: due titoli ATP e top 50 in doppio, primo quarto di finale ATP in singolare
Gioca i primi tornei stagionali assieme a Marcelo Demoliner, con il quale esce al secondo turno agli Australian Open e raggiunge la semifinale all’Argentina Open, persa contro Bolelli / Fognini. A marzo vince il suo secondo titolo del circuito maggiore al Chile Open, gioca in coppia con Andrea Pellegrino e superano in finale Thiago Seyboth Wild / Matias Soto al terzo set. Assieme a Luciano Darderi perde la finale al Viña del Mar Challenger, dove esce in semifinale in singolare. Ad aprile si impone con Demoliner anche all’ATP 250 di Marrakech con il successo in tre set in finale contro Alexander Erler / Lucas Miedler. Nel torneo marocchino raggiunge inoltre per la prima volta i quarti di finale nel circuito maggiore in singolare, elimina la testa di serie nº 8 Nicolás Jarry e Jaume Munar e cede in due set a Daniel Evans. Perde la finale in doppio e nei quarti in singolare al successivo Challenger 125 di Oeiras. Con questi risultati migliora entrambi i best ranking, portandosi alla 47ª posizione in doppio e alla 164ª in singolare. (882)