(foto Monte-Carlo Rolex Masters)
Monte-Carlo – Una partita che lascia l’amaro in bocca. Jannik Sinner (8) esce sconfitto al terzo set, 1-6 7-5 7-5, dal danese Holger Rune (9) classe 2003 che si qualifica per la finale del Masters 1000 di Monte-Carlo.
Una partita iniziata bene con un primo set dominato dall’azzurro in un atmosfera umida che prometteva pioggia.
Vinta la prima frazione Sinner pagava l’inizio del secondo set. Break per il danese che volava sul 3-0 quando l’incontro veniva sospeso per pioggia. Dopo circa un’ora di interruzione, i due giocatori rientravano in campo. Sinner non trovava più l’ispirazione della prima frazione e Rune andava avanti cinque giochi a due. Al momento di servire per il set il danese si bloccava e Sinner riusciva a rimettersi in parità sostenuto da un pubblico infuocato, in un’atmosfera degna della Coppa Davis. Purtroppo il servizio del nativo di San Candido oggi faceva le bizze.
Ancora un break per Rune che sul 6-5 chiudeva la seconda frazione e sfidava il pubblico portandosi una mano all’orecchio, come a dire: “Non vi sento più“. Di fronte Sinner impassibile e pacato atteggiamento che conservava per tutto l’incontro. Il campo umido, purtroppo, aiutava le difese del danese, che proprio difese vere non sono, essendo nella maggior parte dei casi travestite da contrattacchi. Bloccando così Jannik che rinuncia anche a venire avanti, cosa che aveva fatto con maggiore costanza in avvio, con il supporto del vento. L’inerzia sembra andare verso la Danimarca: Rune abbonda di personalità, è quasi impeccabile al servizio e sembra non soffrire i cambi di ritmo dell’azzurro. L’incontro procede seguendo la regola del servizio fino al 5 pari. Jannik sale 30-0, ma poi commette tre errori dando il match-point al danese che chiude . Gioco partita incontro . La finale sarà Rune-Rublev.
“Sono molto dispiaciuto per questa sconfitta. All’inizio c’era molto vento ma avevo gestito bene la situazione. Poi quando siamo entrati di nuovo dopo la pausa per pioggia ho avuto qualche difficoltà a stare nel match, anche perché le condizioni di gioco erano diventate più lente. Cosa che peraltro valeva per entrambi, non voglio trovare scuse”. Ha detto Jannik.
Che sul tema comportamento, si trincera dietro un no comment: “Sull’atteggiamento di Rune preferisco non commentare”.
Tornando al match, invece: “Quando tentavo un vincente, la palla non andava veloce quanto all’inizio, e ho servito anche un po’ peggio, mentre lui al contrario serviva bene e io faticavo a rispondere. Peccato perché mi sentivo spesso in controllo dello scambio, ma ho fatto qualche errore di troppo, in particolare quando cercavo di prendere l’iniziativa”.
“Ogni partita racconta la sua storia, ma per certi versi ci sono dettagli simili alla sconfitta dello scorso anno contro Zverev. Alla fine è girata un po’ male, non c’è molto altro da dire. Ringrazio il pubblico che mi ha supportato. Mi dispiace perché ero molto vicino a questo torneo. Adesso andrò a Barcellona e proverò a continuare questo periodo positivo”.
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