Tennis: verso una consapevolezza di gioco superiore

Fregatevene dell’ambiente, fregatevene del risultato, fregatevene dell’avversario. Fregatevene delle chiacchiere al bar. Fregatevene di quello che potrà scrivere la stampa.

Una volta raggiunto un allenamento tecnico sufficiente è opportuno che la vostra mente si liberi anche dalle preoccupazioni più contingenti che possono influenzare il livello di concentrazione sul compito che state svolgendo. In questo caso (il tennis) colpire una pallina e indirizzarla in un’area delimitata. Indirizzarla più volte secondo la vostra volontà e il gioco che avete in mente. Tutto ciò che non rientra in questo lavoro è da considerare un elemento distraente di cui non dovete tenere conto, soprattutto se è al di fuori delle vostre possibilità di controllo.

Colpire una palla in certo modo è tecnica, colpirla più volte come volete per dirigere il gioco è tattica. Rimanere concentrati su queste azioni da compiere significa rimanere focalizzati sul processo, ovvero un insieme di cose che vogliamo eseguire. Il processo tecnico tattico è il vostro obiettivo principale. Tutto il resto è distrazione.

La vita moderna è sempre più colma di fonti di distrazione: cose da fare in tempi limitati, appuntamenti, impegni, richieste. I cellulari si riempiono sempre di notifiche molto spesso superflue. Ogni cosa che accade è una potenziale interruzione della vostra concentrazione. Anche l’arrivo di un amico, un conoscente o un parente a bordo campo può distogliervi dall’attività che state svolgendo.

Un primo approccio mentale utile è quello di **lasciare fuori dal campo tutto quello che fa parte della vita extra sportiva**: ogni tipo di preoccupazione, ogni impegno, ogni pensiero non inerente allo sport va sospeso. L’attività sportiva deve essere un rifugio dalle situazioni lavorative e familiari quotidiane per la vostra mente. Un’isola dove è difficile arrivare.

Accettate l’ambiente di gioco e quello circostante.

Tutte le attività sportive risentono dell’ambiente. Le condizioni atmosferiche (vento, pioggia, temperatura) la presenza del pubblico e il suo comportamento, la presenza di familiari o amici, un arbitro poco gradito, una decisione arbitrale, sono tutti fattori che possono distogliere la vostra concentrazione. Una superficie più o meno veloce nel tennis può rendere più complessa la ricerca del timing e l’esecuzione dei colpi. Prestare troppa attenzione a questi aspetti, che non possiamo controllare, significa non dedicarla alla vostra attività principale che è il processo tecnico-tattico. Tutti gli aspetti che riguardano l’ambiente non sono controllabili direttamente dall’atleta, quindi ogni preoccupazione al riguardo è frustrante, perché la situazione non può essere modificata. Gli effetti negativi sulla prestazione possono essere notevoli.

Non preoccupatevi dell’avversario.

Nemmeno l’avversario è una variabile controllabile. Non potete decidere di farlo giocare meglio o peggio, o secondo le vostre aspettative. Nel tennis l’osservazione dell’avversario è più importante rispetto ad altri sport. E’ opportuno osservarlo per vedere la sua posizione in campo e l’esecuzione dei colpi, in modo da valutare gli spostamenti e la traiettoria della pallina per reagire di conseguenza, ma questa attenzione non deve diventare una preoccupazione di quello che farà, di come reagirà alle vostre soluzioni, di come sta giocando rispetto a voi. Deve rimanere funzionale al vostro gioco, in caso contrario, sarà un fattore che distrae.

L’unica cosa su cui potete influire è il vostro gioco e farsi aspettative riguardo al gioco dell’avversario non ne fa parte.

Concentratevi sul processo non sul risultato.

Potrà sembrare strano ma se la vostra mente indugia sul risultato della partita, su ciò che vi aspettate da questa, o presta troppa attenzione al punteggio in corso questo devierà la vostra attenzione dal processo tecnico e tattico. Gli sports ed il tennis sono composti da azioni non da ipotesi o valutazioni. Nel momento della competizione è opportuno rimanere concentrati sulle azioni e sul tempo presente. Per le valutazioni dei risultati c’è tutto il tempo a fine gara, a mente fredda. Non lasciate che la vostra mente vada troppo avanti, pensando a quello che potrebbe accadere a come potrebbe svilupparsi il gioco o una situazione. Rimanete nel presente del gioco.

Il risultato finale è solo l’effetto del processo esecutivo messo in atto se la vostra mente devia l’attenzione dal processo l’effetto ne risentirà. Avere obiettivi tecnici e tattici chiari aiuta a mantenere la concentrazione su quello stiamo facendo, sul compito immediato, aumentando le probabilità di realizzazione dell’effetto desiderato, che, riassumibile nella vittoria.

Ogni possibile fonte di preoccupazione va eliminata, solo così si possono raggiungere esperienze gratificanti e i migliori risultati. (189)

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