Da eurosport.it
New York – Prova di carattere per Jannik Sinner che soffre per due set contro un ottimo Brandon Nakashima per poi dilagare: 3-6 6-4 6-1 6-2 per raggiungere gli ottavi di finale. Eccellente prestazione dell’americano che offre un livello di gioco stellare per due set, poi finisce la benzina. Premiata la costanza dell’azzurro che ora se la dovrà vedere con Ilya Ivashka.
Due settimane e poco più di cinquanta posizioni in classifica, questo separava i due contendenti alla vigilia della sfida. I due 21enni (entrambi nati in agosto, uno nella tiepida California e l’altro nella fredda Val Pusteria) hanno messo in scena, come preventivato, una partita muscolare e fulminea, tipica della Next Generation. Soprattutto nel primo set la spettacolarità viene meno, in favore di scambi lesti ed estenuanti perlopiù per vie centrali. L’acume tattico si appiattisce in un braccio di ferro che premia, in un primo momento, lo statunitense. Determinanti un paio di sbavature dell’altoatesino nel sesto game, tra le quali un doppio falle tremebondo sul 30-30. A fiducia spianata Nakashima conquista il primo set in 50 minuti.
Il secondo, nuovamente, non si distingue per particolare qualità di gioco. Molti errori da ambo i lati, Sinner è il primo a trovare il break più per una sorta di status quo acquisito che per reale superiorità tecnica. Si eleva la qualità dei servizi ma rimangono molti passaggi a vuoto: 4-1 Sinner, quasi 5-4 Nakashima, alla fine è 6-4 per Sinner al termine di un game interminabile, convertendo il quinto set point avuto a disposizione. Premiata la maggiore intraprendenza dell’azzurro, nel voler azzardare qualche variazione e qualche avventura nei pressi della rete. Premiata la maggiore abitudine di Sinner a giocare a questi ritmi furibondi – “Povera pallina!” dice Federico Ferrero in cabina di telecronaca, e ha ragione: nella parte centrale della partita i due si scambiano delle sassate allucinanti – dopotutto l’altoatesino ha già dimostrato in più occasioni di possedere questo tennis stellare, per
Nakashima questa serata è stata al massimo il coming out di un tennista esplosivo, impressionante, ma ancora acerbo sul piano della resistenza e su altri aspetti tattici del gioco. 100% di risposte rigiocate in campo sulla prima di servizio avversaria, questa la sintesi della prestazione in risposta di Sinner nel terzo parziale. Nakashima sente l’esigenza di fare qualcosa di diverso perchè da fondo campo è sempre costretto a tirare il fiato, ma molti aspetti del gioco dello statunitense sono incerti, quando ci si discosta dal canonico cannoneggiare dritto per dritto. Sempre più prorompente l’altoatesino, sempre più attonito e ciondolante l’americano, sempre più silenzioso il Louis Armstrong. Il resto del match scivola via rapido e indolore, anche se l’americano non smette mai di provarci. Per Sinner ora c’è il bielorusso Ivashka, che ha rovinato i nostri progetti di vedere un derby con Musetti.
(Foto Patrick Boren and courtesy of USTA)
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