da eurosport.it
Sidney – Un epilogo amaro alla Ken Rosewall Arena di Sydney (Australia). La sfida tra Italia e Russia si è conclusa (2-1) in favore di Daniil Medvedev e compagni e saranno loro ad accedere alle semifinali dell’ATP Cup 2022.
Decisivo il doppio nel decretare la formazione vincitrice e il duo Medvedev/Safiullin l’ha spuntata per 5-7 6-4 10-5. Il super tie-break ha condannato Matteo Berrettini e Jannik Sinner che hanno dato tutto quello che avevano, ma nei momenti cruciali non sono stati sufficientemente lucidi.
Sinner-Safiullin 7-6 6-3 – 1-0
Una vittoria di grinta e di determinazione. Jannik Sinner (n.10 del mondo) si è imposto per 7-6 (6) 6-3 contro Roman Safiullin (n.167 del ranking) in 1 ora e 57 minuti di partita. Un match complicato per il nostro portacolori, non brillante come al solito da fondo al cospetto di un tennista in fiducia e autore di un’ottima prestazione. Tuttavia, Sinner si è dimostrato superiore nell’interpretare i momenti decisivi dell’incontro, regalando quindi il primo punto alla selezione guidata da Vincenzo Santopadre. annik chiude con 11 ace, il 71% dei punti vinti con la prima di servizio e il 41% in risposta alla seconda di Safiullin. Un dato importante ai fini del confronto è il 92% delle palle break annullate a completamento di quanto detto precedentemente.
Berrettini-Medvedev 2-6 6-7 (5) 4-6
Matteo Berrettini lotta come un leone, ma al termine di quasi tre ore di gioco deve alzare bandiera bianca al cospetto di Daniil Medvedev (n.2 del mondo). Medvedev si è imposto per 6-2 6-7 (5) 6-4 mettendo in mostra un grande tennis e costretto a estrarre dal cilindro alcuni effetti speciali per battere un ottimo Berrettini. Il romano (n.7 ATP), dopo una prima frazione problematica, è salito nettamente di tono dalla seconda in poi e gli scambi sono stati appassionanti e di alto rilievo. Un ottimo banco di prova per lui, reduce dai problemi fisici sul finire del 2021. Berrettini termina con 6 ace, l’80% dei punti vinti con la prima di servizio e il 33% con la seconda, rispetto al 69% del suo rivale. Un dato che fa il paio con la poca incidenza in risposta dell’azzurro (28% rispetto alla seconda di Medvedev). Per l’accesso alla semifinale è dunque decisivo il doppio.
IL DOPPIO
Tornano dunque in campo Berrettini e Sinner dopo i rispettivi incontri per giocare insieme in doppio. Nel primo set l’avvio è all’insegna dell’equilibrio. Entrambe le coppie mantengono una velocità di crociera invidiabile al servizio fino al settimo game: nel turno di Sinner qualcosa non va per il verso giusto e i russi mettono il naso avanti, ma gli azzurri rispondono prontamente e pareggiano sul 4-4. Nella fasi calde è la coppia italiana a mettere in mostra le cose migliori, con Jannik che sfodera alcune risposte fulminanti. E così matura il 7-5 della prima frazione.
Nel secondo set i due tennisti nostrani peccano di pragmatismo nel secondo gioco, sprecando tre palle break. Ironia della sorte, nel gioco successivo, il break lo subiscono e lo strappo si rivela letale ai fini del parziale vinto dalla coppia Medvedev/Safiullin 6-4.
Nel terzo set ci si gioca il tutto per tutto nel super tie-break e gli azzurri peccano di precisione e di lucidità. Il 10-5 fa calare il sipario sull’avventura dell’Italia.
Dal punto vista delle statistiche, colpisce il dato dell’89% dei punti vinti dai russi con la prima di servizio rispetto al 63% dei nostri portacolori, senza considerare l’11% in risposta alla prima di servizio di Medvedev/Safiullin. (644)