Da www.supertennis.tv
Indian Wells – Comunque vada la finale del BNP Paribas Open 2021, in programma domenica nella notte italiana, ci sarà da celebrare un primato.
Dovesse infatti imporsi Paula Badosa, che nella semifinale di stanotte ha superato in due set, 6-3 6-3, l’amica rivale Ons Jabeur, sarebbe la prima spagnola ad aggiudicarsi la manifestazione, dopo le due finali raggiunte nel 1992 e ’96 da Conchita Martinez (oggi coach di Garbine Muguruza).
Per Vika Azarenka, vincitrice di una vera e proria battaglia contro Jelena Ostapenko (3-6 6-3 7-5 in due ore e 20 minuti di gioco), si tratterebbe del terzo successo, un recod assoluto.
La bielorussa, già n.1 del mondo, si è infatti già imposta nel 2012 ( battendo Maria Sharapova) e nel 2016 (superando Serena Williams) e con il terzo titolo si lascerebbe alle spalle il gruppetto di grandi campionesse che possono vantare un doppio successo alle Surgenti Indiane che comprende Lindsay Davenport, maria Sharapova, Matina Navratilova, Mary Joe Fernandez, Stefanie Graf, Serena Williams, Kim Clijsters e Daniela Hantuchova.
Paula Badosa arriva a questa finale dopo un percorso strepitoso, che suggella la sua crescita in questo 2021 che l’ha vista partire dal n.70 del ranking WTA e arrivare, con l’emissione delle classifiche di lunedì prossimo, come minimo al n.17, per la prima volta nella Top 20.
In California ha superato nell’ordine: Yastremska, Gauff, Krejcikova (n.5 del mondo), Kerber e, la scorsa notte, Ons Jaber, una delle giocatrici più in forma del circuito.
La 23enne spagnola, allenata da Janier Martì, ha fatto valere tutta la sua aggressività, a partire dalla risposta al servizio, una delle sue armi migliori. Prima delle semifinali aveva infatti strappato ben 20 volte il servizio alle avversarie nel torneo.
Contro l’amica Ons ci è riuscite altre quattro volte e ha sempre spinto forte negli scambi da fondo, mettendo in difficoltà l’amica con la quale aveva perso quest’anno a Miami dopo tre set tiratissimi.
Questa volta sono bastati due set e si può dire che una volta partita in vantaggio 2-0, subito in avvio di partita, Badosa abbia fatto sempre una corsa di testa, per usare un’immagine cara al ciclismo. Chiuso il set 6-3, ha breakkato nel secondo sul 3-2, mantenendo poi il vantaggio fino al termine, con l’unico brivido proprio nel game finale quando si è trovata sotto 0-40 e ha dovuto recuperare prima di chiudere al settimo match-point.
Ben più tosta la vicenda della semifinale tra Vika Azeranka e Jelena Ostapenko, con la bielorussa che si è trovata a dover rimontare lo svantaggio di un set e un break nel secondo. Con la solita veemenza infatti Ostapenko ha comandato le operazioni fino al 6-3 2-0 in suo vantaggio: bersagliata da tutte le parti, a cominciare dalla risposta al servizio, l’ex numero 1 del mondo ha messo a segno solo 4 vincenti nella prima partita contro i 15 dell’avversaria.
All’inizio della seconda Azarenka è però riuscita ad arginare l’irruenza dell’avversaria, n, portando il gioco dalla parte del diritto della 24enne lettone, che da quel lato è più fallosa. Ottenuto il break per il 4-2 Vika ha saputo gestire il vantaggio.
Il terzo set è stato combattuto punto a punto, con un primo scambio di break per arrivare sul 3-3. Lo stappo decisvo è arrivato sul 5-5 quando Azarenka ha strappato il servizio a Ostapenko. Ha dovuto però trovare nel game successivo il miglior rendimento al servizio del match per salvare le tre palle break che la ragazza di Riga è riuscita ancora una volta a crearsi e chiudere alla prima occasione. (414)