Semifinale : M.Berrettini b. H.Hurkacz 6/3 6/0 6/7 6/4
Londra – Dopo 134 anni un italiano va in finale nel torneo di Wimbledon.
Matteo Berrettini supera in quattro set il
polacco Hubert Hurkacz e diventa il terzo italiano maschio, dopo Pietrangeli e Panatta a disputare una finale di un Grande Slam. La tensione si tagliava a fette oggi nel campo centrale di Wimbledon. Con l’erba consumata solo lungo la linea di fondo a testimonianza di come è cambiato il tennis anche su erba, le tribune complete, il Royal Box senza un posto libero, tra gli altri David Beckham e Pat Cash, il tempio del tennis è stato testimone della prima volta di un italiano in finale.
E’ stato Hurkacz il primo a servire ed anche il primo ad offrire palle break, Tre consecutive che Matteo non trasformava, ma il romano comandava il gioco e gli scambi. Finalmente arrivava il break e per Hurkacz era una mazzata da ko. Il polacco accusava il colpo e Berrettini saliva in cattedra. L’azzurro vinceva 8 giochi consecutivi portando a casa il secondo set a zero e passando a condurre nel terzo. Spalle al muro Hurkacz cambiava tattica, cercando di prendere la rete non appena possibile. Ritrovato anche il servizio il polacco non offriva palle break a Matteo e si arrivava al tie-break. In una semifinale di Slam, anche un punto può fare la differenza. Una facile volèe di Berrettini in rete dava al polacco il set che vedeva complessivamente 49 punti vinti da Hurkacz contro 38 da parte di Berrettini. Si ripartiva per il quarto con l’incognita della reazione di Berrettini. Avrebbe accusato il colpo o continuato a macinare aces e dritti? La risposta l’ha lo stesso Matteo dopo la partita :“Per giocare a questi livelli devo essere al massimo, il terzo mi sembrava di poterlo vincere ed invece l’ho perso. Mi sono detto bisogna che reagisca ed il gioco è arrivato”
L’azzurro manteneva il massimo della concentrazione ed al terzo gioco già arrivava il break. Ingiocabile sul proprio turno di battuta, Matteo aveva una prima palla match sul servizio del polacco che l’annullava con un vincente. Poi l’urlo di Berrettini sul secondo match-point trasformato. Finale a Wimbledon ed il sogno non è ancora finito.
“Non ho parole veramente. Mi serviranno due ore per capire quello che è successo, Sono contento di stare qui davanti al pubblico, la mia famiglia, non avrei mai sognato una cosa del genere ed invece ci sono e non ci sono altre parole” il primo commento di Matteo che continuava
“Si vedono i successi, ma non il lavoro che c’è dietro. Mi ricordo due anni fa la prima volta su questo campo contro Roger e mi divertii lo stesso anche se avevo perso. Sarà difficile non seguire la semifinale, mi conviene guardare, avrò bisogno di riposo. Domenica grande giornata per l’Italia. Spero che vada ancora meglio porterò la bandiera e domenica devo crederci. “ (497)