da www.supertennis.tv
Parigi – La 23enne di Postonja era la giocatrice con la classifica più alta approdata tra le migliori otto al Roland Garros, è la prima rappresentante del suo Paese a riuscirci in uno Slam, ma non si è accontentata: ha battuto anche la spagnola Badosa qualificandosi per il penultimo atto. Che sorprese a Parigi, al femminile naturalmente. Con 6 delle 8 protagoniste dei quarti mai così avanti in un Major vuoi vedere che per il sesto anno di fila il Roland Garros sarà il primo trofeo Slam nella bacheca di qualcuna? E’ stato così a partire dal 2016 per Muguruza, Ostapenko, Halep, Barty e Swiatek (l’unica ancora in corsa anche in quest’edizione). E magari potrebbe esserlo anche per Tamara Zidansek, indubbiamente la rivelazione di questa edizione. Quando sei lì ad un passo dal sogno la tensione si fa sentire, eccome. Esempio illuminante il primo quarto vinto da Tamara Zidansek, che si è imposta 75 46 86 dopo quasi due ore e mezza di lotta sulla favorita Badosa. Una sorpresa con la “S” maiuscola la 23enne di Postonja, n.85 del ranking, che negli Slam non era mai andata oltre il secondo turno e che in questa stagione a parte una finale in quel di Bogotà (WTA 250) non è che avesse fatto intuire chissà cosa. Una sorpresa fino a un certo punto la 23enne di Barcellona che dopo gli ottavi dello scorso anno ha fatto ancora meglio, forte di un salto di qualità in questo 2021, soprattutto sulla terra: ha fatto semifinale nel “500” di Charleston e nel “1000” di Madrid e poi a Belgrado (WTA 250) ha conquistato il suo primo trofeo in carriera. E’ stato un match strano, con tanti errori da una parte e dall’altra. E con una tensione infinita. Badosa è partita forte (3-0) con doppio break ma poi ha perso tutta la sua sicurezza al servizio (chiuderà con ben 9 doppi falli) e si è fatta riagganciare (3-3). Ha strappato di nuovo la battuta a Zidansek ma ha restituito immediatamente il break. Brava la slovena nel dodicesimo gioco ad approfittare della seconda delle due palle-break/set-point concesse dalla spagnola per assicurarsi il primo set (7-5). Nel secondo parziale la 23enne di Postonja ha provato l’allungo salendo 3-1, è stata ancora in vantaggio 4-2 ma poi ha subìto la rimonta della sua avversaria che le ha tolto la battuta per due volte di fila e poi con il quarto game consecutivo ha pareggiato il conto dei set (6-4). In avvio di frazione decisiva la striscia positiva di Badosa si è allungata a sei giochi (2-0) prima che Zidansek riuscisse a mettere un freno, a riagguantarla e poi a superarla (3-2). Improvvisamente il servizio è stato determinante e la prima ad offrire due palle-brek/match-point è stata la spagnola: la slovena ha fallito il primo ma sul secondo il diritto lungo linea in contropiede le ha regalato una fantastica semifinale, la prima in un Major per una rappresentante del suo Paese. “Folle, pazzesco, sono in semifinale! Non riesco nemmeno a crederci. La vittoria all’esordio contro Andreescu (9-7 al terzo; ndr) mi ha dato molta fiducia. Mi ha fatto capire che posso puntare in alto. Oggi nel terzo set ero sotto di un break e Badosa stava giocando bene ma io non ho mollato”, ha detto raggiante Zidansek che ha messo a referto 48 vincenti a fronte di 39 gratuiti (per Badosa 31 contro 47). Prossima avversaria per lei – giovedì – la vincente tra la kazaka Elena Rybakina, n.22 del ranking e 21 del seeding, e la russa Anastasia Pavlyuchenkova, n.32 WTA e 31esima testa di serie. La 21enne kazaka nata a Mosca è alla terza partecipazione a Parigi dove non era mai andata oltre il secondo turno (e in un Major mai oltre il terzo): la 29enne di Samara è tornata tra le migliori otto al Roland Garros a dieci anni di distanza dalla prima volta (14esima presenza per lei). (419)