Finale : (4) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. (6) Andrey Rublev (RUS) 63 63
Montecarlo – 40 anni dopo sua madre,
anche Stefanos Tsitsipas ha inciso il suo nome sulle targhe di marmo che adornano il Monte-Carlo Country Club. In un momento in cui la maggior parte degli abitanti del pianeta sono ancora in quarantena, rinchiusi in casa a causa di questo maledetto Covid, vedere la storia scritta all’aria aperta, e per l’eternità, costituisce una bella vendetta su questo maledetto virus. L’edizione 2021 del Rolex Monte-Carlo Masters si è giocata senza pubblico, senza il fasto che merita questa cornice sempre maestosa, senza nemmeno il suo bellissimo sole , imbronciato e nascosto per la finale, ma ha designato uno splendido vincitore, il 71esimo da quando sono stati creati i Masters 1000 nel 1990. Stefanos Tsitsipas, vincitore del Masters 2019, non aveva mai alzato un Trofeo in questa categoria. Dopo la sua vittoria omerica in cinque set contro Rafael Nadal nei quarti di finale dell’Australian Open, questa è la sua seconda impresa quest’anno.
Ma questo conta molto di più, perché alla fine c’è un titolo prestigioso. Gli anni a volte cancellano i ricordi delle grandi partite, non dei vincitori.
Nel 1981, Julia Salnikova, aveva vinto il torneo junior a Monaco sotto la bandiera dell’Unione Sovietica. Nel 2021, suo figlio Stefanos Tsitsipas è diventato il primo greco a vincere nel Principato. Dopo una settimana da da maestro dall’inizio alla fine. In cinque partite, contro Aslan Karatsev (6-3, 6-4), Cristian Garin (6-3, 6-4), Alejandro Davidovich Fokina (7-5 ab.), Daniel Evans (6-2, 6 -1) e Andrey Rublev (6-3, 6-3), Tsitsipas non ha concesso un solo set. In finale ha controllato Rublev dal primo all’ultimo punto. Conoscevamo il greco inventivo, ispirato, imprevedibile. Abbiamo scoperto Tsitsipas solido, applicato e manageriale. Rublev, senza dubbio un po ‘ provato dalla sue corse estenuanti, ha cercato di colpire forte come al solito. Ma o la palla è tornata instancabilmente, oppure era lui a commettere l’errore. Accampato sulla sua linea di fondo, rifiutandosi di arrendersi, Tsitsipas distribuiva il gioco a suo piacimento. Un primo break sull’1-0 nel primo set mantenuto fino alla fine (6-3 in 32 minuti), un altro sull’1-1 nel secondo e un copia e incolla per concludere in 1h11. Dal primo match point. Un rovescio incrociato nel corridoio, Tsitsipas inginocchiato, sguardo e braccia alzate al cielo. Un dio greco a Monaco. (365)