T.Tricarico per supertennis.tvt
Risultato: F.Fognini (ITA) b. S.Caruso (ITA) 46 62 26 63 76 (12)
Melbourne – Vittoria sofferta per Fabio Fognini, n.17 del ranking e 16 del seeding, che si è aggiudicato per 46 62 26 63 76(14-12), dopo quasi quattro ore di battaglia, il derby tricolore contro Salvatore Caruso, n.78 del ranking, alla quinta partecipazione agli Australian Open, la terza nel tabellone principale dove fino a quest’anno non aveva mai vinto un match.
I derby sono sempre partite un po’ strane, ed anche la sfida tra Fabio e “Salvo” non ha fatto eccezione. E ci è voluto il super tie-break per decidere il vincitore. Brutto, però, il diverbio tra i due a fine partita. Dopo qualche game di studio è stato Fognini ad offrire la prima palla-break nel settimo gioco con Caruso che grazie ad un errore di rovescio del ligure è passato in vantaggio 4-3. Nel decimo game con tre gratuiti il siciliano ha confezionato tre palle consecutive per il contro-break, ma grazie ad un ace e a due errori di Fognini il 28enne di Avola si è tirato fuori dalla buca: poi con il quinto punto vinto di fila (e tanta collaborazione di Fabio) ha archiviato il primo set.
Nella seconda frazione è arrivata immediata la reazione del 33enne di Arma di Taggia (3-0): Fabio ha rischiato di rovinare tutto nel quinto gioco ma poi nell’ottavo ha pareggiato il conto dei set strappando la battuta a zero al siciliano. Ancora un ribaltamento nel terzo parziale con Fognini che ha perso sette punti consecutivi ritrovandosi indietro 2-0. Il ligure nel terzo game ha evitato di un soffio il doppio break ed in quello successivo si è visto annullare da Caruso la palla del due pari: poi però nel quinto gioco il siciliano gli ha tolto di nuovo la battuta. Al cambio campo Fabio ha richiesto l’intervento del trainer per lo stesso problema alla caviglia destra accusato nel match d’esordio contro Anderson. Alla ripresa “Salvo” si è limitato a controllare e con una prima robusta ha messo in cascina anche il terzo set.
Nel secondo gioco della quarta frazione Caruso ha concesso una palla-break con un doppio fallo ma Fognini ha sbagliato di diritto (1-1). Nel sesto game con un diritto a campo libero spedito fuori ed un rovescio uscito di lato di un soffio il siciliano ha ceduto la battuta e Fabio ne ha approfittato per allungare sul 5-2. E poco dopo per trascinare la sfida al quinto set.
E qui improvvisamente la partita si è accesa. All’inizio della frazione decisiva è stato chiuso il tetto sulla John Cain Arena. Al cambio di campo sul 2-1 per Caruso medical time out richiesto stavolta dal siciliano per curare una vescica al piede destro. Nel secondo punto del sesto gioco, sul 3-2 Caruso, il piede sinistro di “Salvo” ha ceduto in appoggio ed il siciliano è caduto rovinosamente. Si è rialzato dolorante e in campo è arrivato il trainer – seguito dallo sguardo preoccupato di coach Paolo Cannova in tribuna – al quale il 28enne di Avola ha spiegato di sentire dolore sotto la pianta del piede.
Alla ripresa del gioco, dopo qualche momento di titubanza, Caruso ha ripreso a spingere e nel settimo game ha annullato due palle-break (con molta complicità di Fognini) salendo 4-3. Nel decimo gioco, sul servizio del ligure, il siciliano è arrivato a due punti dalla vittoria ma in quello successivo due colpi gli sono usciti di un soffio ed ha concesso due delicatissime palle-break che Fabio, però, si è giocato proprio male. Così a decidere il derby, sul 6 pari, è arrivato il super tie-break.
Il primo punto lo ha vito Fognini con un mini-break ma il primo strappo è stato di Caruso che conquistando cinque punti di fila è volato sul 5-1, Fabio lo ha riagguantato sul 5 pari: poi però il ligure si è innervosito per una palla sulla riga del siciliano chiamata fuori da uno spettatore idiota e “Salvo” ha provato un altro allungo (7-5) ma Fabio lo ha riagguantato di nuovo e poi superato (8-7). Caruso ha annullato un primo match-point con un diritto sulla riga (9-9 e warning per verbal abuse rimediato da Fabio), poi ne ha salvato anche un secondo (10-10), quindi se ne è procurato a sua volta uno ma ha cacciato fuori il rovescio (11-11). Con un ace Fabio si è guadagnato un terzo match-point ma anche stavolta il siciliano ha “pizzicato” la riga (12-12): sul quarto però Fabio ha messo la prima e ha chiuso la sfida 14 a 12.
Peccato solo per qualche parola di troppo volata tra i due sotto rete: davvero un brutto epilogo per un bellissimo spettacolo. (575)