(Foto Adelchi Fioriti e Giampiero Sposito)
G. Strocchi per supertennis.tv
Risultato : M.Berrettini b. S.Travaglia 76 76
Matteo con due tie-break sfata il tabù Travaglia e raggiunge i quarti di finale agli Internazionali BNL d’Italia per la prima volta in carriera (seconda in un “1000”): “Sapevo che era una partita complicata e sono contento per come ho giocato nei momenti importanti”
L’urlo liberatorio di Matteo Berrettini
e il rammarico di Stefano Travaglia.
Ecco le due facce del derby tricolore, che ha promosso per la prima volta ai quarti di finale in carriera agli Internazionali BNL d’Italia il 24enne romano (seconda in un “1000”): 76(5) 76(1) il punteggio con cui il numero 8 della classifica mondiale e quarta testa di serie, ha superato in un’ora e 59 minuti il 28enne marchigiano, numero 84 Atp, in tabellone con una wild card.
Non è stata una sfida spettacolare, come del resto capita quando si affrontano due tennisti che si conoscono bene e quindi non hanno segreti uno per l’altro, comunque l’allievo di Vincenzo Santopadre pur se contratto nel suo gioco ha saputo far valere sangue freddo e maggior abitudine ai momenti chiave del match facendo pendere la bilancia dalla sua parte, senza rischiare un terzo set che poteva nascondere tantissime insidie.
Dal canto suo il marchigiano, maglia gialla fiammante, incitato in tribuna dalla fidanzata Maria Paola, ha disputato una prova di buon livello (curiosamente stesso numero di vincenti, 17, e di errori non forzati, 28), reggendo il confronto con il numero uno azzurro (come il completo sfoggiato sul Centrale del Foro Italico, purtroppo deserto). Insomma, “Steto”, capace in passato di superare tante battute d’arresto dettate dalla cattiva sorte, a cominciare da quella drammatica caduta sulle scale di casa che gli provocò nel 2011 la lesione dei tendini del braccio sinistro o della frattura dello scafoide della mano sinistra nel 2015, a cui seguì una frattura da stress alla colonna vertebrale (complessivi sette mesi di stop), può guardare al futuro con tanto ottimismo, ora che si è ritagliato uno spazio tra i top 100 del mondo, nel tennis che conta.
“Bene nei momenti chiave del match”
“Sapevo che sarebbe stata una partita difficile, lui è un lottatore, si muove davvero bene bene in campo, non ha grossi punti deboli e per caratteristiche è un avversario che mi dà fastidio, non a caso non ci avevo mai vinto prima e quindi nutrivo qualche dubbio – ha ammesso a caldo Berrettini -. Ho dovuto giocare il mio miglior tennis per aggiudicarmi la partita in due tie-break, riuscendo ad esprimermi bene nei momenti chiave dopo esser rimasto concentrato dopo aver perso il servizio, senza farmi destabilizzare da questo sul piano psicologico. Cosa è successo quando ho servito per il match? Stefano ha risposto bene e io non sono stato abbastanza pronto nel primo colpo dopo il servizio. Comunque sono contentissimo per il risultato fin qui, la mia prima volta nei quarti a Roma, per nulla scontata come cosa”.
FInisce agli ottavi il toreno di Jannik Sinner, che avanti di un set ed un break lascia via libera al terzo a Grigor Dimitrov ex m.3 del mondo.
Anche Lorenzo Musetti lascia il Foro cedendo a zero il secondo set al tedesco Koepfer. Resta comunque la bella settimana vissuta dal toscano, classe 2002, che guadagna in classifica 69 posizioni e segna il suo best ranking al n.180. (391)