US OPEN : Osaka in finale, superata Brady

E. Anderloni per www.supertennis.tv

(Foto USTA e P.Boren)

Partita strepitosa tra la giapponese e la statunitense Brady: missili di servizio e fulmini da fondo campo per tre set: alla fine la differenza la fa l’abitudine a giocare bene i punti importanti

Un partitone, la semifinale tra Naomi Osaka

e Jennifer Brady

che aveva preceduto la sfida tra Serena e Vika. Hanno giocato un tennis di altissimo livello, esprimendo il massimo della loro potenza, hanno combattuto con le unghie e con i denti per tre tiratissimi set nell’Arthur Ashe Stadium, prima che Osaka riuscisse finalmente a chiudere 7-6, 3-6, 6-3 conquistandosi un posto per la sua terza finale del Grande Slam. La giapponese, che nel corso del torneo è stata costretta per tre volte a lottare fino al tre set, torna a giocarsi a New York quel titolo che ha conquistato nel 2018.

“Significa molto per me”, ha detto Osaka. “Considero New York la mia seconda casa. Adoro l’atmosfera, anche se purtroppo quest’anno non c’è la gente sulle tribune, mi sento davvero bene su questo campo “.

In una battaglia di servizi esplosivi, diritti potentissimi e piccolo opportunità da cogliere al volo la differenza tra le due giocatrici è stata in quei dettagli che distinguono una grande giocatrice da una campionessa vera e propria. Nello specifico la capacità di giocare bene i punti importanti e la forza per reagire al momento di difficoltà.Nel primo set, un duello di servizi devastanti, è stata la Brady, n.41 del mondo ma recente vincitrice del torneo di Lexington, una palla break a suo favore: sfortunatamente per lei la sua risposta di rovescio è finita larga. E quando si è arrivati al tie-break, il game che rompe gli equilibri in cui tutti punti sono importanti, l’americana ne ha colto uno solo. Lasciando il set alla giapponese con lo score di 7-1.

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