A.Mastroluca per supertenns.tv
Serena Williams contro “Vika” Azarenka, un classico che non passa mai di moda. In semifinale torneranno a sfidarsi, per la ventiquattresima volta. La bulgara ha vinto il primo set, come non le succedeva dal 2011 contro l’attuale testa di serie numero 3, ma si è arresa 46 63 62. La bielorussa ha dominato 61 60 Elise Mertens, che non ha mai tenuto il servizio in tutta la partita.
Williams ha messo a segno 20 ace e chiuso il match con 45 vincenti e 21 gratuiti contro la bulgara, frenata dal 60% di risposte in campo. Ha raggiunto così i 101 successi nello stadio di tennis più grande del mondo. Nessun tennista, uomo o donna, ha vinto più partite sull’Ashe. Al suo 75mo Slam, ha disputato il 53mo quarto di finale: seconda all-time insieme a Martina Navratilova, uno in meno della primatista Chris Evert (54).
Testa di serie numero 3, Williams ha vinto più partite di tutte negli Slam e allo US Open dal 1968 ad oggi. Insegue il 24mo Slam, il 14mo sul duro: sarebbe il suo 48mo titolo WTA su questa superficie, più di ogni altra giocatrice ancora in attività. Se dovesse completare il trionfo che le permetterebbe di eguagliare gli Slam in singolare di Margaret Court, risalirebbe al numero 4 del mondo, o 5 se dovesse battere in finale Naomi Osaka. Altrimenti, sarà numero 9 la prossima settimana.
Tsvetana Pironkova, invece, non è mai stata nemmeno tra le prime trenta del mondo. Ha toccato un best ranking di numero 31 il 13 settembre 2010, l’anno della semifinale a Wimbledon. La bulgara con la miglior classifica di sempre non giocava da tre anni, da un secondo turno perso sempre ai Championships contro Caroline Wozniacki. Si è dedicata al figlio Alexander, ha fondato un brand di abbigliamento sportivo a Plovdiv, poi ha deciso di riprovarci e disputare il suo dodicesimo US Open.
Ha riportato in campo il suo rovescio elegante, i suoi dritti in slice, ha eliminato due teste di serie (Garbine Muguruza e Donna Vekic) e si è assicurata di figurare tra le prime 150 del mondo la prossima settimana. (659)