A. Mastroluca per www.supertennis.tv
(Foto USTA e P.Boren)
Borna Coric batte Stefanos Tsitsipas al quinto dopo quattro ore e mezza di partita.
Denis Shapovalov, sotto 2-5 nel quarto set, batte al quinto Taylor Fritz.
Zverev batte Mannarino: la partita inizia con oltre due ore di ritardo. Il comunicato della USTA, le parole dei giocatori. Novak Djokovic allunga a 26 la serie di vittorie consecutive.
Borna Coric
In una sfida fra ex numeri 1 junior, Stefanos Tsitsipas cede contro Borna Coric dopo quattro ore e 36 minuti di partita. Il croato ha completato il primo confronto in uno Slam conil greco 67(2) 64 46 75 76(4). Coric, campione junior a Flushing Meadows nel 2013, ha eguagliato la sua miglior prestazione nel torneo: nel 2018 perse al quarto turno contro Juan Martin Del Potro, futuro finalista.
Tsitsipas può avere grandi rimpianti, è stato infatti avanti 5-1 nel quarto set, ha servito due volte per il match ma Coric ha salvato sei match point con uno spirito combattivo specchio della sua passione per la boxe. Ha restituito colpo su colpo, ha incassato e contrattaccato. Punto dopo punto, colpo dopo colpo. Ha vinto cinque game di fila, ha allungato al quinto e poi al tiebreak decisivo, che il greco ha chiuso con un dritto diagonale di sinistra fuori di un mezzo metro abbondante. E’ il suo 42mo gratuito che cancella gli effetti dei 59 vincenti. Tsitsipas ha vinto cinque punti in più, ma non è bastato.
Coric ha chiuso con 53 vincenti e 50 errori, il 69% di punti vinti con la prima di servizio e il 63% con la seconda. “Devo essere onesto, sono stato fortunato” ha detto il croato. “Ho messo in campo alcune risposte incredibili. Nel terzo e nel quarto set, Tsitsipas ha giocato benissimo, mi sembrava di non poter avere chance. Nel tiebreak del quinto, ho cercato di tenere la palla di campo e di farlo scambiare il più possibile”. Il greco, che aveva commesso un solo doppio fallo in 29 turni di battuta, ne ha infilati due nel tiebreak.
Quasi un terzo dei punti si sono conclusi con una discesa a rete. Il croato è venuto avanti più del suo avversario, 63 discese contro 54, e ha vinto quattro punti in più, 40 contro 36. Ha vinto la sesta partita sulle 10 in carriera al quinto set, Tsitsipas ha subito la terza sconfitta su quattro.
Il croato giocherà contro Jordan Thompson, che ha centrato il primo ottavo Slam battendo 75 64 61 Mikhail Kukushkin. Si sono affrontati una sola volta, in un ITF in Thailandia nel 2013: vinse Coric in rimonta.
Alexander Zverev ha sconfitto Adrian Mannarino per la terza volta in tre confronti. Rispetto all’anno scorso, quando ha avuto bisogno di 15 set per superare i primi tre turni contro Radu Albot, Frances Tiafoe e Aljaz Bedene, stavolta il suo percorso è stato più agevole. Anche se di set ne ha giocato quattro contro Brandon Nakashima e altrettanti per superare il mancino francese 67(4) 64 62 62.
Mannarino ha contrastato le pesanti accelerazioni del tedesco con il suo peculiare dritto dal movimento abbreviato. Zverev, che ha commesso 37 gratuiti a fronte di 28 vincenti nel primo set, ha ottenuto la prima palla break nell’ultimo game del secondo set. Non l’ha sfruttata ma due punti più in là, sulla seconda ha piazzato il dritto vincente che ha dato un diverso indirizzo alla partita. “Ho ancora molti margini di miglioramento” ha detto Zverev, che ha chiuso il match con 14 ace e 11 doppi falli. “Non sono ancora al massimo, ma sono comunque agli ottavi allo US Open ed è positivo”.
L’avversario sarà Alejandro Davidovich-Fokina. Lo spagnolo, l’unico dei sei under 24 ancora in tabellone a non aver mai giocato prima un terzo turno Slam ha battuto 76(2) 46 62 61 Cameron Norrie, mancino britannico che al primo turno ha rimontato due set di svantaggio contro Diego Schwartzman. Norrie ha pagato soprattutto i 57 errori gratuiti.
La partita, prevista alle 14.30 ora locale, inizia solo alle 17. “L’incontro è stato rinviato – si legge in una breve nota USTA – perché stava procedendo un dialogo collaborativo con i responsabili della gestione sanitaria. Le comunicazioni con i giocatori sono continuate per tutto il pomeriggio per aggiornarli in ogni momento. Data la sensibilità delle questioni mediche coinvolte, la USTA non fornirà ulteriori dettagli”. Mannarino è tra i dieci sottoposti a un più ristretto protocollo di sicurezza alla luce dei contatti sul posto con Benoit Paire, positivo a un primo test al COVID-19, e risultato poi negativo al secondo come ha dichiarato su Instagram.
“La decisione non dipendeva dal torneo né da noi giocatori. Era una questione politica, più grande” ha detto Zverev, che le telecamere hanno pescato a torso nudo, su una chaise longue di quelle usate per i massaggi, sull’Arthur Ashe a godersi Fritz-Shapovalov. “Abbiamo aspettato. Ci hanno detto che le 17 era l’ultima deadline per andare in campo. Ma ho pensato che non avremmo giocato” ha aggiunto.
Il quotidiano francese L’Equipe ha riportato anche le parole di Mannarino. “Mi stavo riscaldando con il mio coach quando il tour manager è venuto a parlarci. Mi ha spiegato la situazione, mi ha detto che il dipartimento della sanità dello Stato di New York ha preso in mano la situazione e messo in piedi un nuovo protocollo. Secondo il dipartimento, essendo stato in contatto con una persona positiva al test per il Covid-19, avrei dovuto rimanere in camera in isolamento e dunque non essere autorizzato a scendere in campo” ha spiegato Mannarino. “Mi hanno detto che hanno cercato di contattare delle persone per capire se si poteva cambiare questa decisione. E hanno annunciato che il match non era previsto prima delle 17. Io mi sono preparato in modo da essere pronto eventualmente a giocare per le 17. Alle 16.30-16.40, ho appreso che avremmo giocato, e sono contento di aver avuto questa chance anche se ho perso”.
Domenica scorsa, ha aggiunto, “abbiamo tutti firmato il protocollo per giocare che veniva, credo, dal dipartimento della sanità della città di New York” ha detto, “non sapevo che lo Stato potesse cambiare le cose, non conosco tutte queste regole. Non sapevo che le cose potessero cambiare, che la mia situazione potesse evolvere mentre ero in tabellone. Ai giocatori che hanno perso [e sono stati in contatto con Paire], giovedì hanno detto che potevano venire nell’impianto e allenarsi venendo comunque controllati. Venerdì hanno invece detto che dovevano restare nella loro stanza d’hotel per il resto della quarantena”.
Denis Shapovalov era il più giovane alla prima edizione delle Next Gen Finals del 2017. Non giocò l’anno successivo, quando fece il suo esordio Taylor Fritz. Oggi il numero 1 del Canada ha battuto il numero 2 degli USA nel primo confronto diretto in uno Slam. Shapovalov eguaglia così il suo miglior risultato allo US Open, l’ottavo di finale raggiunto da qualificato nel 2017.
Il canadese ha chiuso 36 63 46 76(5) 62 ma nel quarto è stato sotto 2-5. Fritz, che ha servito per il match, non ha mostrato lo spirito necessario per chiudere e raggiungere il primo ottavo di finale nello Slam di casa. Poi ha dato l’impressione di soffrire anche dal punto di vista fisico. Il canadese ha alzato di molto il suo livello di gioco da quel momento in poi. Decisamente più fresco e più esplosivo, ha completato il match con 22 ace.
Shapovalov firma la terza vittoria in tre sfide contro lo statunitense, con cui ha condiviso il trionfo allo US Open da junior nel 2015: lui vinse in doppio e Fritz in singolare. Il canadese l’aveva battuto anche a Delray Beach nel 2018 e l’anno scorso alle finali di Coppa Davis. Il Canada, inserito come gli USA nel girone dell’Italia, è arrivata in finale. In singolare si sono alternati Shapovalov, Auger-Aliassime e Vasek Pospisil, tutti ancora in tabellone a New York. E’ la prima volta che il Canada presenta tre giocatori al terzo turno di uno Slam.
Shapovalov affronterà David Goffin che ha sconfitto 61 76(5) 64 Filip Krajinovic. Il serbo, allenato dall’ex Janko Tipsarevic, non ha mai raggiunto la seconda settimana in uno Slam. Ha lavorato duramente durante il lockdown, ha detto Tipsarevic al sito dell’ATP, e in maniera mirata per migliorare dal punto di vista atletico.
Goffin, battuto due volte su due l’anno scorso sul duro a Indian Wells e Montpellier, ha vinto 16 dei primi 22 punti del match, in cui si sono registrati undici break. Krajinovic ha fatto molta fatica con la seconda di servizio mentre Goffin ha piazzato un altro parziale decisivo, 12 punti a 2, dall’1 pari nel terzo set. Il numero 10 del mondo ha completato il match con 36 vincenti.
Novak Djokovic, numero 1 del mondo, ha esteso a 26 la serie di vittorie consecutive nel 2020. Non ha mai dato chances a Jan-Lennard Struff che ha già sconfitto all’Australian Open e la scorsa settimana nel Masters 1000 spostato da Cincinnati. Djokovic ha chiuso 63 63 61 conquistando la tredicesima qualificazione consecutiva agli ottavi di finale dello US Open. Grazie al suo primo quarto di finale in un Masters 1000, Struff ha raggiunto il best ranking di numero 29 del mondo. A New York, però, non è mai andato oltre il terzo turno.
“Ho giocato molto bene” ha detto Djokovic, contento di come è riuscito a leggere il servizio del tedesco, secondo nel torneo per punti vinti con la prima nei primi due match dietro solo a Matteo Berrettini. “Nel primo set ho salvato due palle break nel primo game, e la partita può andare diversamente se perdi la battuta contro un giocatore come Struff che serve bene e ha un tennis molto potente, aggressivo da dietro”.
Djokovic sfiderà negli ottavi Pablo Carreno Busta, testa di serie numero 20. Lo spagnolo ha superato il lituano Ricardas Berankis, mai negli ottavi in uno Slam, 64 63 62 in meno di due ore. Semifinalista allo US Open 2017, lo spagnolo ha vinto il Masters 1000 “ex Cincinnati” in doppio con Alex De Minaur. Una scelta che lo aiuta a sviluppare la parte offensiva del suo tennis, non a caso ha vinto 14 punti su 15 discese a rete.
Il numero 1 del mondo è in vantaggio 3-0 nei precedenti. “Carreno è un giocatore molto solido” ha detto. “Magari non ha una grandissima arma, però ha due ottimi fondamentali, dritto e rovescio. Gioca bene a rete, serve e risponde bene. Devo essere pronto per una partita con tanti scambi, un match che richiede molte energie, fisiche e mentali”.
Novak Djokovic non è più stato eliminato prima del quarto turno allo US Open dal 200 (642)