US OPEN : Ecatombe azzurra, quattro sconfitte amare

(Foto P.Boren)

Primo turno fatale anche per Travaglia, Lorenzi, Gaio e Cecchinato.

Poca fortuna per i cinque azzurri scesi in campo nella prima giornata degli Us Open 2020 (53.400.000 di montepremi), secondo Slam di una stagione stravolta dalla pandemia, in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. Sono infatti usciti subito di scena Sonego, Travaglia, Lorenzi, Gaio e Cecchinato.

Lotta ma non basta Lorenzo Sonego. Il 25enne torinese, n.46 del ranking ATP, ha ceduto 61 64 26 63, in due ore e 40 minuti, al francese Adrian Mannarino, n.39 ATP e 32esima testa di serie, alla sua decima presenza nello Slam a stelle e strisce (per lui tre terzi turni: 2013, 2014 e 2017).

Due i precedenti, entrambi combattutissimi e favorevoli al tennista piemontese (al primo turno sulla terra di Roma nel 2018 e nei quarti sull’erba di Antalya lo scorso anno, quando poi ha conquistato il suo primo trofeo ATP) facevano ben sperare. Ed invece primo set con un Sonego non pervenuto: nonostante 3 ace ed una buona percentuale di prime in campo (73%) Lorenzo porta a casa soltanto 44% dei punti. Il piemontese subisce tre break – primo, quinto e settimo gioco – con Mannarino che ringrazia (6-1). La seconda frazione è più equilibrata ma Sonego è costretto a salvare palle-break nel sesto e nell’ottavo gioco. Anche nel decimo quando però sul secondo set-point, su un’accelerazione del francese, il rovescio del piemontese finisce fuori ed il 32enne di Soisy-sous-Montmorency sale due set a zero (6-4). Nel quinto game della terza frazione per la prima volta l’azzurro strappa il servizio al francese e poi di slancio chiude il set 6-2 infilando il quinto gioco di fila, complice una percentuale di realizzazione con la prima che arriva al 93%. In avvio di quarta frazione arriva un altro break per l’azzurro (i giochi consecutivi salgono a sei) ma Mannarino se lo riprende immediatamente, concede il bis nel quarto gioco e poi sale 4-1. Sonego recupera (4-3) ma poi, complice una prima di servizio non più così efficace, rovina tutto e Mannarino chiude 6-3 conun rovescio incrociato che si stampa sulla linea.

Il 25enne torinese era alla terza partecipazione allo Slam newyorkhese: aveva raggiunto il secondo turno sia nel 2018 (partendo dalle qualificazioni) che lo scorso anno.

E’ andata male anche a Stefano Travaglia, n.87 ATP, che ha ceduto 64 64 46 62, in due ore e 41 minuti, all’australiano Jordan Thompson, n.63 ATP.

Il marchigiano inizia malissimo il suo primo confronto in carriera con il 26enne di Sydney, che nelle quattro precedenti partecipazioni non è mai andato oltre il secondo turno: perde 11 dei primi 13 punti giocati. Poi piano piano entra in partita, recupera anche il break di svantaggio ma perde nuovamente il servizio ed il set. Travaglia cede ancora la battuta anche in avvio di seconda frazione e quell’unico break gli costa il secondo set condro un Thompson pericolosissimo dal lato del diritto. Nel terzo parziale qualcosa cambia: l’azzurro risponde con più continuità e nel nono game si procura un set-point ma finisce per perdere il servizio. Nel gioco successivo però Travaglia centra il break addirittura a zero assicurandosi il set. Nel quarto set torna a mostrarsi una certa incostanza del 28enne di Ascoli Piceno che commette qualche errore di troppo e nel terzo game questo gli costa il break: l’azzurro ci prova ancora ma al termine di un lunghissimo settimo gioco perde ancora la battuta e poco dopo anche il match.

Il 28enne di Ascoli Piceno, alla sua terza partecipazione al tabellone principale dopo quelle del 2017 e 2018 quando, promosso dalle qualificazioni, ha battuto Fognini prima di arrendersi a Troicki al secondo turno (nel 2019 invece ha disputato le “quali” ma non le ha superate), saluta dunque New York già all’esordio.

Fuori pure Paolo Lorenzi. Il 38enne senese, n.125 del ranking mondiale, si è arreso 63 62 76(3), in poco meno di due ore ed un quarto di gioco, allo statunitense Brandon Nakashima, n.223 ATP, che grazie ad una wild card ha potuto giocare il suo primo match nel main draw di uno Slam. Per Lorenzi era la nona partecipazione al Major della Grande Mela, dove nel 2017 ha raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di finale in uno Slam.

Nella notte italiana stesso destino per Federico Gaio e Marco Cecchinato. Il 28enne faentino, n.132 ATP, ha ceduto 76(3) 46 64 64, dopo una battaglia di oltre tre ore, al lituano Ricardas Berankis, n.65 del ranking, al suo ottavo Us Open (mai oltre il secondo turno). Peccato perché Gaio – alla sua seconda presenza nel tabellone principale degli Us Open (dove non ha ancora vinto un match) mentre nel 2018 e nel 2016 ha giocato le qualificazioni – si era aggiudicato unico precedente, disputato al primo turno del challenger di Eckental nel 2015.

Il 27enne palermitano, n.108 ATP, è invece stato battuto 64 75 62, in un’ora e 54 minuti, dal sudafricano Lloyd Harris, n.95 del ranking, mai affrontato prima in carriera: il 23enne di Città del Capo, alla terza partecipazione nel tabellone principale di Flushing Meadows, ha così colto il suo primo successo. Deve attendere ancora invece Cecchinato, alla quarta presenza (in altre due occasioni aveva disputato le quali), per togliere lo zero dalla casella match vinti.
RISULTATI
“US Open 2020”
Grand Slam
Flushing Meadows, New York, Usa
31 agosto – 13 settembre, 2020
$53.400.000 – cemento

SINGOLARE
Primo turno
Ricardas Berankis (LTU) b. Federico Gaio (ITA) 76(3) 46 64 64
Lloyd Harris (RSA) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 75 62
Jordan Thompson (AUS) b. Stefano Travaglia (ITA) 63 64 46 62
(32) Adrian Mannarino (FRA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 61 64 26 63
(wc) Brandon Nakashima (USA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 63 62 76(3) (538)

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