da www.supertennis.tv
Sul sito della Regione Veneto, la risposta a una domanda sull’ordinanza del 27 aprile chiarisce che si può giocare nei club che però devono essere chiusi alle attività di aggregazione. In Abruzzo il gioco sarà consentito da lunedì ma senza bar, spogliatoi e docce. Con un’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Siciliana Musumeci “i circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all’espletamento delle loro attività purché in luoghi aperti”. La disposizione si applica a tennis, ciclismo, canoa, canottaggio, vela, golf e altre discipline.
Prima l’ordinanza della Regione Siciliana del 30 aprile, che autorizza la riapertura dei circoli dal 4 maggio.Poi quella della Regione Abruzzo che apre al tennis, sempre dal 4 maggio, ma senza bar, spogliatoio e doccia “preferibilmente all’aperto”, dunque anche potenzialmente al coperto.
Infine la risposta sul sito della regione Veneto, a domanda di chiarimento sull’ordinanza dello scorso 27 aprile, che chiarisce che a tennis si può giocare, anche oggi stesso, in circoli che siano però chiusi “in relazione alle attività di aggregazione”. Il tennis è il primo sport a ripartire in Italia, com’era logico immaginare, viste le caratteristiche della disciplina, individuale, con i due giocatori a più di 20 metri di distanza uno dall’altro e dunque molto sicuri in termini di “distanziamento”, la misura fondamentale di prevenzione dal contagio da Coronavirus.
Ma andiamo con ordine, partendo dalla Sicilia.
Il Decreto governativo del 26 aprile consentirà da lunedì 4 maggio di svolgere in tutta Italia “individualmente attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”. E ridarà accesso, in modo condizionato al rispetto del divieto di ogni forma di assembramento, ai parchi e ai giardini pubblici.
La Regione Sicilia va oltre. Con l’ordinanza n.18, datata 30 aprile 2020, consente, sempre da lunedì 4 maggio, l’attività sportiva in forma individuale e con il rispetto di tutte le norme di sicurezza e regole precauzionali anche all’interno di circoli, società e associazioni sportive, autorizzandole all’espletamento delle loro attività. Dunque autorizzandone la riapertura.
E cita, a titolo di esempio non esaustivo, proprio tennis, ciclismo, canoa, canottaggio, vele, equitazione e golf.
Ma ecco il testo completo dell’articolo 8 dell’ordinanza, quello dedicato all’attività sportiva:
“È consentita l’attività sportiva in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti, compresa la c.d. pesca sportiva, purchè nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio.
I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati all’espletamento delle proprie attività, purchè in luoghi aperti. A titolo esemplificativo e non esaustivo, tale disposizione si applica alle seguenti discipline: tennis, ciclismo, canoa, canottaggio e vela, equitazione, atletica e golf. I rappresentanti legali delle strutture predette sono tenuti a: a) comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio; b) dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli spogliatoi e degli spazi comuni; c) autocertificare la sussistenza dei requisiti di rispetto delle regole precauzionali secondo la circolare che verrà emanata dall’Assessorato regionale della Salute entro 24 dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza”.
Anche in Abruzzo, l’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 52 del 30 aprile 2020, Emergenza COVID 19, Disposizioni in materia di disciplina dell’attività sportiva individuale (firmata dal Presidente Marco Marsilio, dal dirigente del Servizio SPORT Giancarlo Zappacosta e dall’assessore regionale con delega allo SPORT Guido Quintino Liris) allarga in modo ampio la tipologia delle attività sportive che si potranno praticare da lunedì 4 maggio e include esplicitamente il tennis, senza però fare accenno altrettanto esplicito ai luoghi dove queste attività saranno praticabili. Ecco l’estratto dal testo ufficiale:
” IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO (…) ORDINA: 1. che sono consentiti all’interno della Regione Abruzzo, ai residenti o con domicilio nel territorio regionale, allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione individuale e misure di distanziamento sociale, per le seguenti attività sportive: trekking, parapendio in singolo, ciclismo, (bicicletta e mountain bike), bocce, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, english traing sport, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), sport motociclistico, go kart, arrampicata in falesia o esterno – purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura. Per le citate attività sportive è vietato avvalersi delle strutture ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce;
2. che sono consentite le attività sportive paraolimpiche senza necessità di assistente sportivo;
3. che è consentito ai cinofili riconosciuti di praticare l’addestramento agility, la disciplina del cinowork, sleddog;
4. che è consentito svolgere le suddette attività sportive dalle ore 6.00 alle ore 20.00 ed esclusivamente in modalità individuale, preferibilmente all’aria aperto e, comunque, con il rispetto delle misure di sicurezza;
Domanda e risposta sul sito della Regione Veneto sulla possibilità di giocare a tennis
Il tennis può ripartire anche nel Veneto. La notizia è stata lanciata dal Corriere della Sera.
“Teoricamente i circoli possono riaprire oggi stesso – si legge sul sito del quotidiano milanese – e non solo per gli atleti di interesse nazionale come previsto dall’ultimo decreto. È il sito ufficiale della Regione Veneto, con una serie di chiarimenti all’ultima ordinanza regionale, a dare il via libera.
La domanda che il sito riporta è la seguente: «È possibile consentire la pratica individuale del tennis in un centro sportivo chiuso in tutte le parti comuni e di servizio (es. spogliatoi, bar, sala) e in cui è ammessa solo la prenotazione a distanza dello spazio?». Risposta: «Sì, i centri sportivi sono chiusi in relazione alle attività di aggregazione. Laddove sia rigorosamente esclusa ogni forma di compresenza aggregata, si svolge una attività motoria che è consentita».
Secondo la Regione Veneto si può dunque giocare e il tennis è il promo sport a riprendere dopo il lockdown. D’altra parte un recente studio del Politecnico di Torino l’ha indicato come il più sicuro in assoluto in termini di “distanziamento” personale. (669)