Poi sullo stato di salute del tennis azzurro: “Il 2019 è stato straordinario per l’esplosione di Berrettini e anche di Sinner, forse il più grande talento che c’è a livello mondiale. Per l’exploit di Fognini che ha vinto a Monte Carlo, per il fatto che abbiamo 8 tra giocatori tra i primi 100. E per tantissimi risultati che il nostro tennis maschile ha raggiunto come mai in passato se non con la vittoria della Coppa Davis nel 1976”. Quindi sul futuro: “Cosa può succedere? Credo che Berrettini possa trarne vantaggio perché era infortunato e doveva riprendersi da un infortunio e qualche settimana in più non può che fargli bene. Per quanto riguarda Sinner, Fognini e tutti gli altri è difficile da valutare. Credo che quando si riprenderà nulla sarà come prima e che molto dipenderà da come riusciranno ad allenarsi in questi mesi di pausa. A tal riguardo ieri ho fatto proposta al ministro Spadafora perché si possa studiare insieme, quando lo riterrà opportuno, che i nostri giocatori di vertice, quelli come ad esempio Berrettini che devono difendere una semifinale agi US Open a fine agosto, possano riprendere ad allenarsi appena possibile in totale sicurezza. Si deve dare l’opportunità alle nostre punte di diamante, che possono centrare risultati di prestigio per il paese, di avere una ripartenza differenziata rispetto a tutti gli altri tesserati della nostra federazione”.
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