da supertennis.tv
Serata da favola per Matteo Berrettini che a Shanghai ha centrato la sua prima semifinale in un “1000”. Nei quarti del “Rolex Shanghai Masters”, penultimo Atp Masters 1000 della stagione dotato di un montepremi di 7.473.620 dollari, che si sta disputando sul cemento della metropoli cinese, il 23enne romano ha eliminato in due ser Dominic Thiem. E’ la seconda semifinale in un “1000” sul cemento di un tennista azzurro dopo quella raggiunta da Fognini a Miami nel 2017 (poi sconfitto da Nadal). Proprio Fabio all’alba italiana era stato stoppato da Daniil Medvedev: russo ingiocabile al servizio con la stratosferica percentuale del 91% dei punti ottenuti con la prima. “Non mi piace perdere nei quarti” ha detto il 23enne moscovita che da Wimbledon in avanti ha giocato solo finali….
Prima semifinale in un “1000” per Berrettini, che fino a Shanghai non aveva mai vinto un match nel main draw della categoria di tornei secondi solo agli Slam. Matteo, numero 13 del ranking mondiale ed undicesima testa di serie, in piena corsa per Londra, ha sconfitto per 76(8) 64, in un’ora e 40 minuti di partita, l’austriaco Dominic Thiem, numero 4 del ranking e 5 del seeding, reduce dal successo di domenica scorsa a Pechino che gli ha garantito il biglietto per le Finals.
Grazie a questo risultato il 23enne romano sale all’undicesimo posto nel ranking Atp scavalcando Monfils e Fognini (da lunedì sarà il nuovo numero uno d’Italia) ma soprattutto si avvicina alla top ten (solo 10 punti lo separano dallo spagnolo Bautista Agut).
L’impresa contro Thiem. Il 26enne di Wiener Nesustadt aveva vinto in quattro set l’unico precedente, disputato al terzo turno del Roland Garros lo scorso anno. La cronaca. Lunga fase di studio nel primo set, con entrambi i protagonisti molto efficaci al servizio ma un po’ meno alla risposta. Il primo momento di difficoltà è arrivato nel settimo gioco quando con due errori di diritto Berrettini ha concesso la prima palla-break del match ma è stato bravo ad annullarla salendo poi 4-3. Un set così combattuto non poteva che decidersi al tie-break. L’austriaco è salito 3-0, l’azzurro lo ha riagganciato (3-3), dal 4-3 Thiem ci sono stati tre punti di fila di Berrettini (compreso un doppio fallo di Dominic) che è arrivato al doppio set-point: il primo lo ha annullato il 26enne di Wiener Nesustadt con un rovescio sulla linea, il secondo lo ha mancato il 23enne romano. Sul 7 a 6 Matteo ha avuto un terzo set-point ma ancora una volta è stato bravo l’austriaco a difendersi, così come è stato bravo l’azzurro sul primo set-point di Dominic (8-8). Al quarto tentativo però Berrettini ha spinto sulla risposta ed ha chiuso per 10 punti a 8.
L’equilibrio è continuato anche nella seconda frazione fino a quando, nel sesto gioco, con un recupero incrociato fantastico su un drop-shot Matteo si è procurato due palle-break ma l’austriaco le ha annullata. Un nastro un po’ tricolore ha regalato una terza opportunità a Berrettini che con una risposta coraggiosa ha centrato il primo break del match e poi è salito 5-3. Nel decimo gioco sono arrivati due match-Point: sul primo Matteo ha “steccato” il diritto, sul secondo risposta mostruosa di Thiem che ha trafitto l’azzurro sceso a rete sulla seconda di servizio. Berrettini ha ritrovato la prima ed ha annullato in due occasioni la palla del 5 pari e poi sul terzo match-point servizio e diritto hanno regalato a Matteo la prima semifinale in un “1000”.
Questa settimana il 23enne romano non ha perso nemmeno un set: dopo due successi piuttosto netti sul tedesco Jan-Lennard Struff, numero 38 Atp, e sul cileno Cristian Garin, numero 32 del ranking mondiale (che a giugno lo aveva battuto nella finale di Monaco di Baviera), si è ripetuto anche ai danni dello spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 10 del ranking ed 8 del seeding, finalista in questo torneo nel 2016 (fermato da Murray) e diretto concorrente per le Finals londinesi, prima di firmare il successo, ancora in due set, contro Thiem. Il tennista allenato da Vincenzo Santopadre, semifinalista agli ultimi Us Open, ha così incamerato la vittoria numero 39 (contro 18 sconfitte) in una stagione che gli ha già regalato due titoli ATP, conquistati a Budapest e a Stoccarda, oltre alla già citata finale di Monaco.
Sabato in semifinale Berrettini troverà dall’altra parte della rete per la terza volta in carriera il tedesco Alexander Zverev, numero 6 del ranking e 5 del seeding. Uno pari il bilancio dei precedenti, curiosamente entrambi giocati al Foro Italico e sempre al secondo turno: nel 2018 si è imposto “Sascha” in due set, quest’anno Matteo si è preso la rivincita, sempre in due set.
E’ finita invece nei quarti di finale – i primi in carriera a Shanghai – la corsa di Fabio Fognini. All’alba italiana il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking mondiale e decimo favorito del seeding, ha ceduto per 63 76(4), in un’ora e 26 minuti di gioco, al russo Daniil Medvedev, numero 4 del ranking e 3 del seeding, il giocatore più “caldo” di questo 2019.
Uno pari il bilancio dei precedenti, entrambi piuttosto combattuti, con il ligure a segno nel primo turno del Masters 1000 di Cincinnati nel 2017 ed il 23enne moscovita vincitore in semifinale a Sydney lo scorso anno. La cronaca. Partenza devastante al servizio di Medvedev, che in tutto il primo set ha ceduto appena 4 punti, con una percentuale di prime in campo da paura (83%). Fognini ha tenuto piuttosto bene ma ha pagato caro l’unico passaggio a vuoto con il break per il russo che è arrivato nel sesto gioco, addirittura a zero e confezionato da un doppio fallo dell’azzurro: è bastato al 23enne moscovita per aggiudicarsi il parziale (6-3).
In avvio di seconda frazione Fabio ha lamentato qualche fastidio alla gamba sinistra ma nel terzo gioco è stato bravo ad annullare una palla-break. Al cambio campo, però, ha chiesto l’intervento del trainer (il problema sembra essere all’adduttore). Nel quinto game Fognini ha annullato un’altra palla-break al russo poi, nonostante il problema alla gamba, ha combattuto come un leone fino al tie-break: Fabio ha preso un mini-break di vantaggio (2-0), ha tenuto fino al 3 pari poi Medvedev ha spinto ancora di più (pure un serve and volley sulla seconda di servizio) e si è imposto per 7 punti a 4, confermando una volta di più di essere la vera rivelazione di questo 2019. Da paura il dato dei punti ottenuti dal russo quando ha messo la prima: 91% nel match ma addirittura il 96% nel secondo set e considerando che ha messo in campo tre prime su quattro Fabio è già stato bravo a restargli attaccato nel punteggio.
Questa è stata comunque una settimana ottima per Fognini che ha prima liquidato in due set lo statunitense Sam Querrey, numero 45 Atp: poi con una grande prova di carattere ha sconfitto al tie-break del terzo al termine di una maratona di oltre tre ore il britannico Andy Murray, numero 239 Atp, in gara grazie ad una wild card, reduce dai quarti a Pechino la scorsa settimana – i primi dopo un anno di “digiuno” – e tre volte vincitore di questo torneo (2010, 2011 e 2016), firmando il quarto successo in otto sfide con lo scozzese. Quindi è arrivata la rivincita contro Khachanov, di nuovo in due set. Per fermarlo ci è voluto il giocatore più in forma del momento (“E’ tutta l’estate che questo non perde”, ha borbottato Fabio in campo).
Fabio vanta 28 vittorie (contro 20 sconfitte) in una stagione che gli ha già regalato il fatidico ingresso nei top ten – best ranking numero 9, firmato il 15 luglio – e lo storico successo nel Masters 1000 sulla terra di Monte-Carlo. E c’è ancora l’obiettivo Londra a cui puntare.
Fabio Fognini ha già conquistato anche un giovanissimo tifoso in Cina
Obiettivo Atp Finals
Nella “Race to London”, la classifica che prende in considerazione solo i punti accumulati dal primo gennaio di quest’anno e che designa gli otto partecipanti alle ATP Wolrd Tour Finals di novembre (dal 10 al 17 alla “O2 Arena” – già qualificati Nadal, Djokovic, Federer, Medvedev, Thiem e Tsitsipas) entrambi gli azzurri hanno ambizioni importanti. Berrettini è al momento in ottava posizione, l’ultima utile per partecipare al Masters di fine stagione, con 2.545 punti. Alle spalle di Matteo ci sono lo spagnolo Roberto Bautista Agut (2.485) al nono posto e staccato di 60 punti, il belga David Goffin (2.325 punti), decimo, staccato di 220 punti, mentre in undicesima posizione – con un ritardo di staccato di 310 da Matteo – c’è Fognini a quota 2.235. Il ligure precede il giapponese Kei Nishikori, dodicesimo con 2.180 punti (il 29enne di Shimane ha saltato l’intero swing asiatico per un infortunio al braccio destro), ed il francese Gael Monfils, tredicesimo con 2.170 punti.
RISULTATI
“Rolex Shanghai Masters”
Atp World Tour Masters 1000
Shanghai, Cina
6 – 13 ottobre, 2019
$7.473.620 – cemento
SINGOLARE
Primo turno
(9) Gael Monfils (FRA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 75 67(1) 63
(10) Fabio Fognini (ITA) b. Sam Querrey (USA) 64 62
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. Jan-Lennard Struff (GER) 62 61
Benoit Paire (FRA) b. (q) Marco Cecchinato (ITA) 62 75
Secondo turno
(10) Fabio Fognini (ITA) b. (wc) Andy Murray (GBR) 76(4) 26 76(2)
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. Cristian Garin (CHI) 63 63
Terzo turno (ottavi)
(10) Fabio Fognini (ITA) b. (7) Karen Khachanov (RUS) 63 75
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. (8) Roberto Bautista Agut (ESP) 76(5) 64
Quarti
(3) Daniil Medvedev (RUS) b. (10) Fabio Fognini (ITA) 63 76(4)
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. (5) Dominic Thiem (AUT) 76(8) 64
(338)