da supertennis.tv
NEW-YORK –
Matteo e Paolo staccano il pass per il terzo turno degli Us Open. Fabbiano si fa rimontare due set da Bublik, brutta sconfitta per Sonego
di Tiziana Tricarico | 15 ore fa
Si è chiuso con due vittorie e due sconfitte il “super thursday” a Flushing Meadows. Berrettini e Lorenzi si sono infatti qualificati per il terzo turno dello Slam statunitense mentre sono usciti di scena Fabbiano (con molti rimpianti) e Sonego.
Prima volta al terzo turno di Flushing Meadows per Matteo Berrettini: il 23enne romano, numero 25 del ranking mondiale e 24esima testa di serie, alla seconda presenza nel tabellone principale degli US Open (dodici mesi fa fu eliminato all’esordio), dopo il successo in quattro set sul francese Richard Gasquet, numero 36 Atp, si è imposto per 75 76(5) 46 61, in poco meno di tre ore di gioco, sull’australiano Jordan Thompson, numero 55 Atp.
Matteo ha vinto l’unico precedente contro il 25enne di Sydney, disputato negli ottavi del futures di Santa Margherita di Pula quattro anni fa. La cronaca. L’azzurro ha rischiato di pagare a caro prezzo il break subito nel sesto gioco del primo parziale che ha poi consentito a Thompson di allungare sul 5-2: l’australiano però non ha sfruttato il momento favorevole e Berrettini gli ha rifilato un parziale di 5 game consecutivi che gli ha permesso di aggiudicarsi il set. Seconda frazione giocata punto a punto (il romano non ha sfruttato due palle-break nel quinto gioco) e decisa solo dal tie-break vinto da Matteo per 7 punti a 5 dopo essere stato indietro 3-5 (mini-break concesso peraltro con un doppio fallo al quale l’azzurro ha reagito vincendo gli ultimi quattro punti). Thompson ha brekkato il romano in avvio di terza frazione ma il vantaggio è durato poco: nel nono game ha strappato di nuovo il servizio a Matteo al nono gioco e stavolta non ha fatto regali aggiudicandosi il terzo set (6-4). Nel quarto set, però, il 23enne romano è salito in cattedra e non c’è più stata storia: è volato sul 5-0 e poi ha chiuso 6-1.
Prossimo ostacolo per Berrettini – sabato – l’australiano Alexei Popyrin, vent’anni, numero 105 Atp, alla sua prima partecipazione al main daw degli Us Open: tra i due non ci sono precedenti.
Terza volta (in otto partecipazioni), invece, per Paolo Lorenzi, che a Flushing Meadows si trova piuttosto a suo agio (nel 2017 ha raggiunto i suoi primi ottavi Slam in carriera). Il 37enne senese, numero 135 del ranking mondiale – ripescato in tabellone come lucky loser dopo il forfait per infortunio al ginocchio del sudafricano Kevin Anderson – si è aggiudicato un’altra maratona imponendosi per 76(11) 67(2) 76(2) 36 63, in 4 ore e 47 minuti di gioco, sul Next Gen serbo Miomir Kecmanovic, vent’anni, numero 50 Atp.
All’azzurro non sono di certo dispiaciute 24 ore di riposo in più dopo il successo in rimonta in cinque set sullo statunitense Zachary Svajda, 17 anni ancora da compiere, numero 1.415 Atp, in gara con una wild card. La cronaca. Tra i due non ci sono precedenti ed il primo set, durato una settantina di minuti, è servito a mettere subito in chiaro una cosa: l’età è solo un numero, almeno se ti chiami Lorenzi. Il 37enne senese, l’unico ad aver dovuto fronteggiare una palla-break (nel settimo gioco), si è aggiudicato il parziale grazie ad un’incredibile tie-break dove ha salvato tre set-point, ne ha fallito a sua volta uno e poi ne ha cancellati altri due prima di imporsi per 13 punti ad 11 su un Kecmanovic che ha peccato un po’ di inesperienza quando ha cercato solo di tirare sempre più forte. Nella seconda frazione l’azzurro ha salvato una palla-break sia nel quarto che nell’ottavo gioco ma nel nono è invece stato proprio lui a togliere per la prima volta nel match il servizio al 20enne di Belgrado. Nel decimo gioco Lorenzi è arrivato al set-point ma Kekmanovic si è aggiudicato tre punti di fila riagguantandolo sul 5 pari. Ancora una volta a decidere è stato il tie-break che però il serbo ha dominato per 7 punti a 2 pareggiando il conto dei set. Nel terzo parziale Lorenzi è schizzato avanti 3-0, ha difeso il vantaggio fino al 4-1, ha fallito due opportunità per il 5-2 ed ha finito per farsi riagguantare sul 4 pari. Per la terza volta è stato il tie-break a decidere con l’azzurro che si è imposto per 7 punti a 2. Nel quarto set Kekmanovic è salito 3-1, si è fatto riagganciare (3-3) ma poi ha vinto tre giochi consecutivi trascinando il match al quinto set. Paolo ha strappato il sevizio al ventenne serbo al termine di un quarto gioco durato 18 punti (3-1), ha restituito il break ma se lo è ripreso senza colpo ferire allungando poi sul 5-2 prima di chiudere la pratica per 6-3. Con la “freschezza” di un ragazzino.
Al prossimo turno – venerdì – Lorenzi troverà dall’altra parte della rete lo svizzero Stan Wawrinka, numero 24 Atp e 23esima testa di serie, vincitore di questo torneo nel 2016 ma semifinalista anche nel 2015 e nel 2013. Il 34enne di Losanna si è aggiudicato tutte e tre le sfide precedenti senza concedere nemmeno un set ma quello visto fin qui a New York è un Lorenzi da paura.
E’ invece sfumato il possibile derby tricolore al terzo turno. Ha infatti fallito il secondo esame di spagnolo Lorenzo Sonego. Il 24enne torinese, numero 49 Atp, alla seconda partecipazione allo Slam newyorkese (nel 2018 da lucky loser eliminò Gilles Muller e poi cedette a Khachanov), dopo aver liquidato all’esordio in tre set Marcel Granollers, numero 91 del ranking mondiale, ha ceduto per 62 64 62, in un’ora e 54 minuti di partita, a Pablo Andujar, numero 70 Atp, approdato per la prima volta in carriera al terzo turno (in sette partecipazioni). La cronaca. Uno bilancio dei precedenti con il piemontese che ha vinto l’ultimo, giocato a febbraio al primo turno di Cordoba, in Argentina. Un Sonego particolarmente falloso ha ceduto due volte il servizio nel primo set (primo e settimo gioco) con Andujar che se lo è aggiudicato per 6-2. Spagnolo chirurgico anche nella seconda frazione, portata a casa (6-4) grazie ad un break al terzo game. Giornata no per il piemontese che ha ceduto il servizio anche in avvio di terzo set e di nuovo nel terzo gioco riuscendo solo a rendere un po’ meno severo il risultato finale (6-2).
Thomas Fabbiano non è invece riuscito a dare seguito all’impresa dell’esordio. Il 30enne pugliese di San Giorgio Jonico, numero 87 Atp, alla quarta partecipazione nel main draw a Flushing Meadows dove nel 2017 ha raggiunto il terzo turno, protagonista dell’eliminazione dell’austriaco Dominic Thiem, numero 4 del ranking e del seeding (non in perfette condizioni), primo top-five battuto in carriera, è infatti stato sconfitto per 67(3) 57 64 63 63, dopo tre ore e quaranta minuti di lotta, dal kazako Alexander Bublik, numero 75 del ranking mondiale, alla sua prima partecipazione allo Slam a stelle e strisce.
“Dovrò stare attento perché lui è capace di tirare vincenti da ogni parte del campo”, aveva detto Thomas alla vigilia, nonostante il piccolo vantaggio psicologico di aver vinto in tre set l’unico precedente disputato lo scorso anno negli ottavi del challenger di Ilkley (erba). Fabbiano è partito bene allungando sul 4-1: ha difeso il vantaggio fino al 5-2 ma poi si è fatto riagguantare (5-5) prima di imporsi al tie-break per 7 punti a 3 dopo essere stato indietro 1-3. Grande equilibrio anche nel secondo parziale con il 22enne di Gatchina costretto però a salvare palle-break a ripetizione (primo, terzo, quinto e nono game): nell’undicesimo gioco il pugliese è finalmente riuscito a strappargli il servizio e poi, dopo aver cancellato due chance per il contro-break, ha chiuso per 7-5. Una fiammata di Bublik nel decimo gioco della terza frazione, sotto forma di quattro risposte robuste, ha permesso al kazako di strappare il servizio all’azzurro, di aggiudicarsi il set (6-4) dimezzando lo svantaggio. Sostenuto da un servizio a dir poco devastante Bublik ha preso un break di vantaggio anche nel quarto parziale, chiusi poi per 6-3. Nel quinto set il kazako ha tolto la battuta all’azzurro nel quinto game e replicando al nono (6-3) su un diritto d’attacco incrociato tirato furi da Fabbiano, completando così la sua incredibile rimonta. Per Bublik ben 48 ace.
Risultati e tabelloni
“US Open 2019”
Grand Slam
Flushing Meadows, New York, Usa
26 agosto – 9 settembre, 2019
$57.000.000 – cemento
SINGOLARE MASCHILE
Primo turno
(23) Stan Wawrinka (SUI) b. (q) Jannik Sinner (ITA) 63 76(4) 46 63
(LL) Paolo Lorenzi (ITA) b. (wc) Zachary Svajda (USA) 36 67(5) 64 76(4) 62
Reilly Opelka (USA) b. (11) Fabio Fognini (ITA) 63 64 67(6) 63
Grigor Dimitrov (BUL) b. Andreas Seppi (ITA) 61 67(2) 64 63
(24) Matteo Berrettini (ITA) b. Richard Gasquet (FRA) 64 63 26 62
Henri Laaksonen (SUI) b. Marco Cecchinato (ITA) 76(3) 76(6) 26 36 76(2)
Lorenzo Sonego (ITA) b. Marcel Granollers (ESP) 63 64 64
Thomas Fabbiano (ITA) b. (4) Dominic Thiem (AUT) 64 36 63 62
Secondo turno
(LL) Paolo Lorenzi (ITA) b. Miomir Kecmanovic (SRB) 76(11) 67(2) 76(2) 36 63
(24) Matteo Berrettini (ITA) b. Jordan Thompson (AUS) 75 76(5) 46 61
Pablo Andujar (ESP) b. Lorenzo Sonego (ITA) 62 64 62
Alexander Bublik (KAZ) b. Thomas Fabbiano (ITA) 67(3) 57 64 63 63 (320)