Orazio Rotunno per tennis.it
Carlos lavora con Rafa ormai da anni, insieme hanno condiviso gioie e dolori. Il loro rapporto però va’ ben più indietro di questo lustro e lo spagnolo ne parla nel dettaglio.
“Ci vorrebbe un sacco di tempo per raccontare la mia storia con Rafael. Ci conosciamo da quando lui aveva 12 anni, in Germania. Stava giocando un torneo, mentre io un evento del tour professionistico. La nostra amicizia è iniziata allora. Era di dieci anni più giovane di me, proveniamo dalla stessa isola e quindi spesso ci allenavamo insieme quando eravamo a Maiorca. Quando aveva 15 o 16 anni, era già entrato nell’ATP Tour”.
Ecco il ricordo più bello condiviso: “Il miglior ricordo che ho con lui a livello professionale è stata la vittoria in Coppa Davis a Siviglia (nel 2004), che per me era uno dei principali obiettivi. Vincerla accanto a lui è stato incredibile. Poi siamo rimasti amici, abbiamo passato insieme un sacco di tempo, abbiamo avuto bei momenti sia fuori che dentro dal campo. Poi, quando mi sono ritirato dal professionismo (nel 2010), ho continuato a seguirlo ma da un po’ più lontano. Il destino ci ha fatto incontrare di nuovo, nel 2017, e spero per molti altri anni ancora. Il 2017 è stato un anno impressionante. E’ tornato numero uno del mondo, ha vinto grandi titoli tra cui due Grand Slam e in particolare il Roland Garros che è l’obiettivo di ogni anno.Vincere la Decima è stato qualcosa di mai visto nello sport, non credo succederà più. Essere accanto a lui è stata una grande emozione“. (289)