Wimbledon 2019 – La finale del Singolare Femminile ha visto prevalere la rumena Simona Halep. Sconfitta Serena Williams per 6-2, 6-2, in appena 55 minuti di partita. È il primo sportivo di nazionalità rumena a vincere il titolo di Wimbledon.
Di Paolo ROSSI
Finale Singolare Femminile : Simona Halep (7) batte Serena Williams (11) 62, 62, in 55 minuti.
Wimbledon – Una finale speciale dai risvolti interiori profondi. Serena Williams voleva conquistare il suo 24esimo titolo Slam della carriera. Simona Halep voleva sovvertire un pronostico che la dava già battuta in partenza considerando i presupposti della vigilia. La classifica mondiale colloca la Williams al numero 10 mentre la Halep occupa il numero 7. Impressionanti i dati statistici: 11 finali disputate a Wimbledon da Serena Williams, nessuna da Simona Halep, 72 tornei vinti contro 18, scontri diretti 9 a 1 a favore della Venere nera, con 7 vittorie a Wimbledon su 11 finali giocate. La Halep detiene un titolo Slam (Roland Garros 2018) e 3 finali: RG 2014 e 2017, Australian Open 2018. Serena Williams rappresenta nell’immaginario collettivo dei fans la campionessa del Tennis per eccellenza. Simona Halep è conosciuta come un’ottima giocatrice con un palmares di tutto rispetto. La previsione pendeva alla vigilia spiccatamente verso i colori della bandiera americana a stelle e strisce.
L’analisi della partita.
Il match inizia con l’ago della bilancia rivolto verso la giocatrice rumena che toglie subito due volte il servizio all’avversaria. Il punteggio diventa di lì a poco 3 giochi a 0 a favore della Halep. Serena Williams pare poco mobile, quasi immobilizzata dalla tensione, e Simona Halep creando traiettorie alternate a destra e a sinistra la mette in seria difficoltà. Il 4-0 giunge dopo appena 11 minuti di gioco. L’americana si sblocca finalmente nel quinto game e tenendo la battuta a zero va al cambio campo con lo score sul 4-1.
La Halep torna a servire e Serena tenta di rispondere con nuova potenza e precisione. La prima palla break arriva spontanea ma la rumena è decisamente determinata a mantenere le distanze e con diagonali perfetti tirati in recupero conquista il 5-1. Serena accorcia per il 5-2 e Simona può andare a servire per il set. Con una prima palla di servizio ogni tanto colpita a velocità limitata deve difendersi dalle risposte violente dell’avversaria ma lo fa in maniera eccellente tanto da conquistare il primo set per 6-2 dopo 26 minuti di scambi.
Serena Williams ha mostrato i primi segnali di gioco efficace soltanto dopo il 4-0. Tuttavia il maggior dinamismo di Simona Halep ha fatto e continua a fare la differenza sostanziale.
La seconda frazione comincia con la statunitense al servizio, tenuto con discreta lena. La Halep mantiene la sua battuta nel game che segue sfruttando gli errori della Williams. Si arriva senza squilibri sul 2 pari. Serena è sotto pressione e continua a commettere errori non forzati. Troppi. Non affonda la palla e non riesce a sfondare il muro difensivo della rumena. Il break è nell’aria ed infatti si realizza nel quinto gioco del set e la Halep va al servizio in vantaggio per 3 giochi a 2.
La tennista di Constanta continua nella sua azione di demolizione degli intenti avversari. Nel momento più difficile del confronto dal punto di vista emotivo la Halep consolida la distanza e passa a condurre per 4-2. Serena torna al turno di battuta e concede un’altra palla break con ha una percentuale di errori sempre più elevata che se non cambierà in meglio segneranno il match in modo univoco. Il rischio viene evitato sul filo del rasoio ma gli errori non cessano. Palle al rimbalzo colpite in ritardo che finiscono irrimediabilmente in rete forniscono una nuova palla break che Simona Halep non si lascia sfuggire.
Il lavoro ai fianchi prodotto la spedisce alla battuta per la conquista dei Championships sul punteggio di 5-2. In un attimo si porta sul 40-0 con tre palle per la conquista del titolo. L’ennesima palla cacciata in rete dalla Williams regala il trofeo alla giocatrice rumena. Dal primo scambio di gioco sino trascorsi appena 55 minuti di gara. Risultato finale Halep batte Williams 62, 62.
La Halep si inginocchia e alza le braccia al cielo incredula. Serena è affranta e delusa. L’americana ha commesso 26 errori non forzati. Non è mai stata veramente in partita. La sorpresa del risultato è evidente ma Simona Halep è riuscita a tenere un livello degli scambi fenomenale concretizzando in pieno dal punto di vista tattico la strategia messa a punto col suo staff.
La cerimonia di premiazione è un inno alla tradizione inglese. Il tappeto steso in diagonale con tutti i raccattapalle schierati ai lati, i fotografi sul terreno di gioco, l’ingresso in campo del Duca di Kent e del Chairman dei Championships che con impasse scambiano alcune parole con i ragazzi, e del Presidente della Federtennis inglese. Si annuncia e si premia per primo l’arbitro di sedia. A seguire viene chiamata Serena Williams, la finalista sconfitta, acclamata dalla folla, con la sorella Venus in tribuna che scatta amabilmente foto ricordo. Poi è la volta di Simona Halep, inneggiata dai tifosi rumeni in tribuna. È lei che può sollevare il piatto del Tennis più famoso al mondo, il Venus Rosewater Dish, usato per la prima volta per premiare la vincitrice del torneo nel lontano 1886. La storia del tempio del Tennis passa anche da questi dettagli non proprio insignificanti. Il rito del giro perimetrale del campo di Simona Halep col trofeo in mano per farsi fotografare dal pubblico ha completato la giornata trionfale. Poi l’ingresso nella sala Vip per ricevere i complementi dei membri della Casa Reale presenti nel Royal Box ed il successivo abbraccio della folla affacciandosi dalla terrazza sopra la South West Hall del Campo Centrale. Rinverdire il mito ogni anno per continuare a perpetuarlo.
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