da www.federtennis.it
Paradiso e inferno. Due anni fa Melbourne le aveva regalato una delle giornate più belle della sua vita, con le grandissime emozioni per il 23esimo trofeo Slam conquistato quando era già in dolce attesa di Olympia. Stavolta la Rod Laver Arena si è trasformata in un incubo per Serena, ma a differenza di una folle serata newyorkese di settembre non sono successe tragedie. La Williams ha accettato da campionessa il verdetto del campo. Anche se perdere quando hai avuto ben quattro chance di chiudere contro un’avversaria che – per sua stessa ammissione – era già con la testa negli spogliatoi deve bruciare parecchio…. Ma tant’è. Saranno Karolina Pliskova e Naomi Osaka le protagoniste – giovedì – della semifinale della parte alta del tabellone degli Australian Open femminili, primo Slam stagionale in corso sui campi in cemento di Melbourne Park. La ceca ha battuto nei quarti per 64 46 75, in due ore e dieci minuti di partita, Serena Williams, rimontando da 1-5 nel terzo parziale ed annullando alla statunitense 4 match-point (complice anche un problemino alla caviglia dell’americana). Era dai quarti del Roland Garros 2010 contro Sam Stosur che Serena non pedeva una partita dopo aver avuto match-point.
La giapponese, campionessa in carica degli US Open, ha invece sconfitto per 64 61, in un’ora e 12 minuti di gioco, l’ucraina Elina Svitolina (la Pliskova è in vantaggio per 2-1 nei precedenti con la Osaka).
Nell’altra semifinale saranno fronte Petra Kvitova e Danielle Collins (un unico precedente, combattutissimo, vinto dalla ceca al primo turno di Brisbane ad inizio gennaio).
At 5-1 down in the third set against Serena Williams, @KaPliskova’s mind was in the locker room…
Somehow she ended up in the #AusOpen semifinals.
This is how. pic.twitter.com/O8IpYeh27D
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2019
KAROLINA NO LIMIT – Prima semifinale a Melbourne per la Pliskova, che negli ultimi due anni si era sempre fermata nei quarti, la terza in un Major. Stavolta la ceca, numero 8 Wta e settima testa di serie, è riuscita a sfatare il tabù, nonostante un ginocchio sinistro precauzionalmente fasciato, e lo ha fatto contro un’avversaria determinata come non mai. La 26enne di Louny ha battuto per 64 46 75, in due ore e dieci minuti, Serena Williams, numero 16 del ranking e del seeding. Karolina ha messo giù 9 ace contro i 12 di Serena (ma la ceca non ha fatto doppi falli, la statunitense 4), 32 vincenti contro 54 e commettendo solo 15 gratuiti contri i 37 della rivale. Primo set deciso da un solo break, messo a segno dalla Pliskova nel terzo gioco. Anche nella seconda frazione la ceca ha preso un break di vantaggio (quinto game) ma lo ha restituito immediatamente con Serena che nel decimo gioco ha tolto ancora la battuta alla sua avversaria pareggiando il conto dei set. Nella frazione decisiva, dall’uno pari, la Williams ha inanellato quattro giochi di fila strappando per ben due volte il servizio alla ceca. Nel settimo game Serena ha fallito il primo match-point, con il servizio a disposizione, e per lei è stato l’inizio della fine (complice anche un problema alla caviglia sinistra manifestatosi proprio al momento di chiudere). E’ partita infatti la rimonta di Karolina che la riagganciata sul 5 pari dopo aver annullato altri tre match-point nel decimo gioco, stavolta sul proprio servizio, e poi l’ha definitivamente superata strappandole la battuta a zero ed archiviando la pratica nel gioco successivo, alla terza opportunità, su un diritto cacciato in rete da Serena. ”Mi è capitato spesso di recuperare un set ed un break ma questa è stata tutta un’altra cosa” – ha detto una Pliskova raggiante e ancora un po’ incredula -”ma credo che questa resterà la rimonta più incredibile di tutta la mia vita. Prima del match mi ero obbligata a pensare che lei era solo una giocatrice, anche se la più forte di sempre, perché non volevo pensare di non avere chance di batterla, anche se per farlo avrei dovuto giocare davvero bene. Quando però ero sotto 5-1 ammetto che con la testa ero già negli spogliatoi…”. Giovedì la ex numero uno del mondo (per qualche settimana nell’estate dello scorso anno) troverà sulla sua strada la giapponese Osaka, altro ostacolo da battere per provare a conquistare il suo primo trofeo Slam. Ma per il momento si gode questo successo, anche se magari un po’ meno platealmente del suo team….
Amazing scenes after @KaPliskova stuns Serena Williams. #AusOpen pic.twitter.com/8EpLyxjXac
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2019
SERENA, TANTA AMAREZZA MA NIENTE DRAMMI – Stavolta la Williams si è comportata da vera campionessa. Non ha cercato scuse – nemmeno per quel primo fallo di piede di tutto l’incontro chiamatole proprio sull’unico match-point che ha giocato con il servizio a disposizione – e soprattutto non ha voluto parlare del problema alla caviglia, manifestatosi proprio sul più bello. ”Credo che lei abbia dato il massimo sui match-point, ha giocato benissimo ed ha fatto cose incredibili, ha ammesso la sette volte regina degli Aus Open in conferenza stampa. ”La mia caviglia sta bene ora, vedremo come andrà nei prossimi giorni. Non ho richiesto il trainer perché a quel punto ho solo deciso di andare avanti”), ha aggiunto la Williams, che non perdeva un incontro con match-point a favore da oltre otto anni e mezzo. ”Cosa ho pensato quando lei ha iniziato a recuperare? Francamente che avesse deciso di giocare di nuovo solo dopo aver annullato il primo match-point! Da quel momento in avanti ha dato tutto: credo che arrendersi non fosse assolutamente un’opzione per lei. Non ho nulla da rimproverarmi perché è stata lei che ha tirato tutto sulle linee. Dal suo rientro nel tour dopo la maternità la ex numero uno del mondo non è ancora riuscita a vincere un torneo: ”E’ chiaro che è questo il mio obiettivo. Non è ancora accaduto ma non voglio preoccuparmi troppo perché so che succederà”. Intanto il record Slam (24) di Margareth Court continua a resistere: ”Magari riuscirò a batterlo al Roland Garros, che è il prossimo Major, chissà…”.
“My ankle is fine, maybe I’ll feel it tomorrow. I think she played incredible on match points, just hitting lines. I didn’t call the trainer out because I didn’t feel I needed it.”
– @serenawilliams #AusOpen pic.twitter.com/9yfHbLWIUy
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2019
NAOMI NON SI FERMA PIU’ – Memore delle due rimonte negli ultimi due incontri, stavolta la regina di New York ha fatto alla svelta, soprattutto dopo aver archiviato un primo set dal finale complicato. La Osaka, numero 4 del ranking e del seeding, ha sconfitto per 64 61, in poco meno di un’ora e un quarto di gioco, l’ucraina Elina Svitolina numero 7 Wta e sesta testa di serie, che per il secondo anno di fila si ferma nei quarti a Melbourne (dove è diventata pubblica la nuova love story del tour tra la 24enne di Odessa ed il francese Gael Monfils). Nel primo parziale l’equilibrio si è interrotto al sesto game quando la 21enne di Osaka ha strappato il servizio all’ucraina: il contro-break, però, è arrivato immediatamente e per il resto del set servire è stato solo uno svantaggio. Ad ogni modo Naomi se lo è aggiudicato al decimo gioco. Nella seconda frazione la giapponese ha ritrovato il servizio, l’ucraina no: Naomi è schizzata 5-0, si è difesa anche dall’”attacco” di un insetto molesto e poi ha chiuso 61. La Osaka ha messo a segno 8 ace e 31 vincenti per diventare la prima nipponica in semifinale a Melbourne dal 1994 (Kimiko Date). ”Ti fa sentire davvero bene essere di nuovo in una semifinale Slam”, ha detto Naomi, al dodicesimo match vinto consecutivamente in un Major. ”Ho lavorato duramente per questo cercando di essere solida e concentrata soprattutto nei grandi tornei. E credo di aver cominciato a riuscirci” – ha aggiunto -. Per me ora è già il momento di guardare avanti. Non sono ancora del tutto soddisfatta: sono felice di essere qui ma ci sono ancora delle partite da vincere”. E magari anche un trono da conquistare, visto che Naomi è in pole position per la successione alla Halep (la rumena da lunedì prossimo non sarà più al comando del ranking.
Help!@Naomi_Osaka_ is being attacked by a fly on centre court 😬😅#AusOpen pic.twitter.com/BUEFqbrAv7
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2019
Gotta love the honesty, @Naomi_Osaka_ 😂#AusOpen pic.twitter.com/ciO7BoVkZ1
— #AusOpen (@AustralianOpen) 23 gennaio 2019
RISULTATI MERCOLEDI’ – quarti (parte alta): (7) Ka.Pliskova (CZE) b. (16) S.Williams (USA) 64 46 75, (4) Osaka (JPN) b. (6) Svitolina (UKR) 64 61.
Quarti (parte bassa – martedì): (8) Kvitova (CZE) b. (15) Barty (AUS) 61 64, Collins (USA) b. Pavlyuchenkova (RUS) 26 75 61 (519)