da www.federtennis.it
MELBOURNE – Diventano quattro gli italiani al secondo turno degli Australian Open. Ieri si erano qualificati Seppi, Fabbiano e Travaglia, oggi esordio positivo per Fabio Fognini, numero 13 del ranking mondiale e 12esima testa di serie. Il ligure si è sbarazzato del Next Gen spagnolo Jaume Munar, numero 79 Atp, che si è ritirato nel corso del terzo set per un infortunio muscolare (uno stiramento alla coscia sinistra) quando l’azzurro era già in vantaggio di due set: 7-6 3) 7-6 (7) 3-1 dopo due ore e 24 minuti. Equilibrati i primi due parziali in cui Fabio l’ha spuntata al tie break. Nel primo era sotto 3-1 e ha infilato 6 punti consecutivi. Quindi nel secondo set ha sempre rincorso: ha recuperato due volte un break di svantaggio annullando a Munar un primo set point sotto 6-5 con il 21enne maiorchino al servizio (rovescio out su una buona risposta), poi ne ha avuto a favore uno sul 6-5, un secondo contro sul 7-6 e finalmente ha chiuso 9-7 con una bella accelerazione di diritto.
Il 31enne di Arma di Taggia partecipa per la dodicesima volta agli Australian Open: in singolare vanta gli ottavi nel 2014 e lo scorso anno, oltre allo storico il successo in doppio in coppia con Simone Bolelli nell’edizione 2015. Al secondo turno attende l’argentino Leonardo Mayer, numero 53 Atp: Fabio conduce 3-2 nei precedenti contro il coetaneo di Corrientes, ma ha perso gli ultimi confronti entrambi nel 2018 e sulla terra.
Tanta rabbia per Marco Cecchinato, numero 18 del ranking mondiale e 17esimo favorito del seeding, alla seconda presenza nel main draw a Melbourne (nel 2016 uscì al primo turno per mano del francese Mahut) e ottava in un Major. Il 26enne palermitano ha ceduto per 46 06 61 76(8) 64, dopo due ore e 44 minuti di lotta ed un match-point mancato nel tie-break del quarto set, al serbo Filip Krajinovic, attualmente numero 93 Atp ma nell’aprile scorso arrivato al 26esimo posto del ranking, alla terza presenza all’Aus Open (mai andato oltre il primo turno). La cronaca. Partita strana. Il primo a provare l’allungo è stato il serbo che ha strappato la battuta a Marco nel settimo gioco (4-3): immediata, però, la reazione del siciliano, davvero scatenato, che si è concretizzata in un parziale di nove game consecutivi che gli ha permesso di archiviare i primi due set (6-4 6-0). In avvio di terza frazione, però, Marco ha ceduto subito la battuta rimettendo in corsa a Krajinovic che ne ha approfittato subito aggiudicandosi il set per 6-1. Cecchinato ha ricominciato a spingere in avvio di quarto set, ha preso subito un break di vantaggio e lo ha difeso fino a quando è andato a servire per il match, regalando il contro-break con due errori gratuiti (5-5). A decidere il parziale è stato il tie-break: il serbo, avanti 6-3, si è visto annullare tre set-point di fila poi anche un quarto, a sua volta l’azzurro ha fallito un match-point (sull’8-7), e Krajinovic è riuscito a pareggiare il conto dei set. Nella frazione decisiva il siciliano ha perso nuovamente il servizio in avvio, è riuscito ad evitare il doppio break nel terzo game ma non è più stato capace di recuperare lo svantaggio con il serbo che ha chiuso al decimo gioco piazzando ben 4 ace, gli ultimi due consecutivi.
Impresa solo sfiorata anche da Luca Vanni, 33enne di Castel Del Piano, numero 163 del ranking mondiale, alla sua seconda partecipazione al main draw australiano (nel 2017 dopo aver superato le “quali” si ritirò contro Berdych). Partito dalle qualificazioni è stato avanti di due set contro lo spagnolo Pablo Carreno-Busta, numero 23 Atp e 23esima testa di serie, che a Melbourne vanta gli ottavi raggiunti lo scorso anno e che nel 2017 aveva raggiunto le semifinali agli US Open, stagione in cui era entrato anche tra i top ten prima di essere condizionato la passata stagione da una serie di infortuni. Vanni ha ceduto al quinto: 6-7 (5) 6-2 3-6 5-7 6-4 dopo tre ore e 47 minuti per il 27enne spagnolo. Perfetto nei primi due parziali, in cui non ha concesso neppure una palla break, il tennista toscano ha subito il ritorno di Carreno Busta. Il momento in cui la partita è girata dalla parte dello spagnolo nel quarto set: Vanni ha prima annullato una palla break sul 4-4, poi ha ceduto il servizio sul 5-5. Ha provato a restare attaccato al rivale, ma il break decisivo è arrivato sul 2-2. A nulla sono serviti i 25 ace e 67 vincenti del tennista italiano. (440)