“Ho iniziato male. Il primo set non facevo le cose giuste ed ho cercato di cambiare tattica. Stavo troppo dietro quando lei spesso mi giocavo corto ed arrivavo in ritardo sulla palla. Ho giocato ogni palla, pensando solo al punto seguente l’importante nel secondo era andare avanti e portare a casa il set in ogni maniera.”
Dopo sei anni di nuovo agli ottavi a Wimbledon Camila Giorgi spiega cosi’ il suo match.
“Mi sono arrabbiata sul set point perché era stato uno scambio lungo, ma ero sicura di vincere il set. Sul match point ho attaccato, ma senza pensarci perché gioco sempre allo stesso modo sia il primo punto che il match-point.”
Senza pensare troppo alla prossima avversaria Ekaterina Makarova, mancina, e n°35 del mondo.
‘Vado avanti partita per partita senza guardare troppo il tabellone. Non cambio gioco per un’avversaria, faro’ qualche aggiustamento, ma dovrò’ stare attenta come sempre.”
e senza nemmeno preoccuparsi per tutte le manfrine, medical time out, fisio ad ogni cambio di campo di cui oggi ha abusato la SIniakova.
“Non commento queste cose. Io non ho questo atteggiamento. Ho avuto degli infortuni e so che se non sei al cento per cento non puoi poi rincorrere tutte le palle. Purtroppo ce ne sono tante che cercano di fare qualsiasi cosa pur di portare a casa la partita.”
Sei anni gli ottavi, ma era un’altra Camila
“Dopo sei anni sono più matura ho tante partite in più e sto giocando meglio. Allora ero una bambina quasi e non mi rendevo conto. Comunque ho una vita fuori dal tennis, tante amiche non dell’ambiente. Questo è un lavoro vengo qua, mi alleno, faccio la doccia e vado a casa. Faccio molto la mia vita. Gli allenamenti sono intensi e non è facile far amicizia con le altre giocatrici.” (639)